Meteo: DICEMBRE con il RISCHIO di FREDDO eccezionale dalla SIBERIA. NEVE e GELO alla conquista dell'ITALIA. ECCO perchè


di  Redazione, 02-12-2022 ore 10:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Eccolo arrivato. Il mese più magico dell'anno, dicembre, con il suo carico di sogni per le festività natalizie. Ebbene sì, il Natale, probabilmente la festa più amata dai bambini ma anche dagli adulti, in cui tutto riporta ad un camino acceso, agli affetti riuniti intorno ad una tavola imbandita e ornata di tanto rosso. E poi, quel fiabesco paesaggio, che nell'immaginazione comune ci fa ammirare quel candido e avvolgente manto bianco, con quei fiocchi che indistintamente cadono dal cielo. Per la maggior parte di noi, il mese di dicembre rappresenta tutto questo, oltre a dare l'avvio all'inverno meteorologico sin dal suo primo giorno. Diverso invece l'inizio della stagione invernale con il suo solstizio, che quest'anno ricade mercoledì 21 dicembre, quando partirà a tutti gli effetti la stagione invernale dal punto di vista astronomico.

Come potrebbe trascorrere dicembre sotto il profilo meteorologico analizzando gli indici teleconnettivi?

Il quadro barico dell'emisfero nord, dovrebbe assumere connotati sempre più invernali, a causa di una dinamicità sempre più presente nella nostra troposfera. Questo perchè, gli indici teleconnettivi più importanti per le sorti meteorologiche dell'Europa, sembrano favorire un dicembre più movimentato rispetto agli altri anni. In particolare l'indice NAO (North Atlantic Oscillation), che misura la differenza di pressione tra Islanda e Azzorre, dovrebbe dapprima risultare negativo, favorendo quindi discese fredde sui settori occidentali europei e sulla Gran Bretagna, ma in un secondo momento, ovvero a partire dalla seconda decade in poi, posizionerebbe il suo valore verso una neutralità tendente al debolmente positivo. Se a questo aggiungiamo, un indice AO ( Artic Oscillation), che ci indica la salute del Vortice Polare, tendente al negativo sempre dopo la seconda decade di dicembre, allora tutto ci porta a pensare che le correnti fredde possano giungere a latitudini molto inferiori rispetto alle loro sedi di appartenenza.

Un altro indice molto importante è lo SCAND PATTERN (ovvero la salute delle alte pressioni in area scandinava). Se questo si mantiene positivo, indica la possibilità di un blocco anticiclonico scandinavo, capace di veicolare masse di aria fredda verso sud lungo il suo bordo orientale. Ebbene, anche questo indice tenderà a salire verso la seconda e terza decade di dicembre.

Tralasciando anche gli altri indici, comunque importanti per poter stilare una tendenza, si aggiunge anche uno SNOW COVER (manto nevoso al suolo) che sembra più esteso nelle regioni polari rispetto agli anni precedenti.

Cosa potrebbe accadere quindi?

Dopo questa premessa, ci sentiamo di ipotizzare che una massa di aria fredda di origine artico-continentale, possa interessare il territorio europeo proprio tra seconda e terza decade di dicembre. Se ciò accadesse, ecco che neve e gelo farebbero la loro apparizione su molte aree dell'Europa, Italia compresa. Ad oggi, pur consci che non possiamo giungere a conclusioni affrettate o a previsioni per un periodo ancora non sufficientemente vicino, crediamo che la tendenza sia quella di avere una buona parte di dicembre sotto il respiro freddo della Russia o ancor più della Siberia. Questo avverrebbe appunto in concomitanza della seconda parte di dicembre e se dovessimo ipotizzare un periodo ben preciso con maggiori possibilità di freddo e neve, sarebbe proprio tra il 15 e il 31 dicembre. Continueremo ad analizzare il periodo, aiutandoci con i prossimi aggiornamenti dei modelli matematici. La neve e il gelo potrebbero essere più vicini di quanto si possa immaginare. Vedremo.

Nella mappa sottostante il quadro barico che immaginiamo possa ripresentarsi durante la seconda metà di dicembre




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