Meteo: ADESSO è davvero BURIAN. Clamorosa ONDATA di GELO PARALIZZERA' l'Italia. BUFERE sulle spiagge e in 27 città. Gli ULTIMI AGGIORNAMENTI


di  Redazione, 27-01-2023 ore 15:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Ed eccoci qui ancora una volta a parlare delle tendenze meteorologiche della stagione invernale 2022/2023 . Dopo un avvio dell'inverno in sordina, questi ultimi giorni del mese di gennaio sono state rilevazioni invece dall'arrivo, sull'Italia, di un ciclone polare che ha portato maltempo per diversi giorni, calo delle temperature e soprattutto la tanto attesa neve a quote basse (abbondante sull'Appennino centro-meridionale).

In questo editoriale, però, vogliamo soffermarci sulla tendenza climatica del prossimo mese: ovvero FEBBRAIO . Negli ultimi aggiornamenti dei giorni scorsi e odierni dei principali modelli matematici ( GFS e ECMWF ) spuntano novità piuttosto eloquenti. Ma andiamo con ordine. Giunti ormai agli ultimi giorni del mese di gennaio, si intravedono cambiamenti a livello emisferico che fino a qualche giorno fa non c'erano. Assisteremo ad una ondulazione, o meglio, una frenata zonale che avverrà proprio tra il 2 e il 5 febbraioo. Si tratta esattamente dell'anticiclone delle Azzorre che riuscirà ad farsi spazio fin sulle medio-alte latitudini e di conseguenza, si attiveranno le correnti fredde di origine polare marittima e artico continentale che non tarderanno a coinvolgere le nazioni del Vecchio Continente. Successivamente, l'aria fredda, un contrasto con aria più mite e umida in risalita dall'Oceano Atlantico porterà alla formazione di una serie di basse pressioni con target prima l'Europa centrale, per poi raggiungere anche il Mediterraneo.

Prevediamo, infatti, così come propone l’ultimo aggiornamento di ECMWF, un inizio di Febbraio piuttosto vivace e molto freddo sull’Italia. Una seconda bassa pressione in formazione tra jonio ed egeo poi, contribuirà ad esaltare i fenomeni precipitativi. In questo frangente, potremo avere piogge e nevicate a bassissima quota, su gran parte del Centro-Sud (specie regioni adriatiche dalla Romagna alla Puglia), comprese le coste. Il nord Italia, invece, verrà risparmiato dalle precipitazioni ma l’aria fredda riuscirà comunque ad investire gran parte delle regioni settentrionali.

Dopo questa parentesi decisamente invernale , ma comunque fugace, avverrà con molta probabilità una frenata zonale più decisa in sede atlantica. Questa configurazione non farà altro che suddivide il vortice polare in due lobi principali, uno in sede canadese e uno in siberia. Con gli aggiornamenti attuali, anche se con le dovute differenze, dei due modelli matematici più in risalto, pare ci siano grosse probabilità che l'alta pressione possa davvero approfittare di questa manovra per risalire fino a toccare il polo, praticamente spaccandolo. Da qui ovviamente partirebbe una retrogressione continentale davvero imponente, capace di generare gelo e neve sul suo cammino. L'aria infatti proverrebbe direttamente dalle pianure sarmatiche percorrendo migliaia di chilometri verso sud-ovest. E’ inutile dire che potrebbe trattarsi esattamente del famigerato BURIAN SIBERIANO, una delle ondate di gelo più potenti che possa esistere, in quanto sarebbe capace di coinvolgere un intero continente e non solo.

Dunque, le probabilità cominciano a crescere e, secondo la nostra ipotesi, il Burian potrebbe approdare sull’Italia tra la fine della prima decade e la seconda decade di Febbraio. Se tutto ciò venisse confermato nei prossimi giorni, si tratterebbe di un’ondata di gelo dai connotati storici per l’Italia. Le conseguenze? Inutile dire che oltre al gran freddo e ai forti venti direttamente dalle steppe siberiane, ci saranno nevicate abbondanti su tutta l’Italia, con il maggior coinvolgimento delle regioni Adriatiche e nevicate fin sulle spiagge. Sembrerà assurdo dirlo ad oggi, ma potrebbe nevicare in ben 27 città come queste: Ravenna, Rimini, Pesaro, Ancona, Macerata, Perugia, Pescara, Teramo, Chieti, Lanciano, L'Aquila, Vasto, Sulmona, Termoli, Isernia, Campobasso, Potenza, Matera, Foggia, Vieste, Peschici, San Severo, Barletta, Andria , Bari, Brindisi e Lecce .

Siamo ancora su ipotesi e tendenza, ma gli scenari che più volte abbiamo annunciato cominciano davvero ad andare in questa direzione.
Come sempre vi invitiamo a restare aggiornati.

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:




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