Meteo: Non finisce qui. FEBBRAIO promette altro GELO e tanta NEVE. All'orizzonte c'è ancora il BURIAN. SORPRESE anche a MARZO. Ecco la TENDENZA


di  Redazione, 06-02-2023 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Siamo ancora pienamente inseriti in un contesto totalmente gelido a livello climatico, d'altronde non potrebbe essere altrimenti quando parliamo del Burian. Il vento siberiano che spazza letteralmente tutto, con le sue sfuriate bianche e dal respiro ghiacciato. La configurazione su scala emisferica, continua ad essere predisposta all'arrivo di masse d'aria dall'est, pronte a dar battaglia a suon di freddo e neve.

Non è ancora passata difatti l'ondata che ha colpito il nostro Paese in questa parte del mese e continuerà a produrre i suoi effetti soprattutto in termini di gelo, con temperature anche sotto lo zero. Ma non solo, perchè anche le precipitazioni nevose si faranno davvero più intense nei prossimi immediati giorni, a causa della risalita di un minimo depressionario dal nord Africa, che si posizionerà ad est della Sicilia, da dove creerà un mix perfetto per l'esaltazione dei fenomeni. Leggi: La TENDENZA del MESE di FEBBRAIO    e

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Aria più umida infatti scorrerà alle quote medie, inserendosi al di sopra del gelo presente nei bassi strati, modificando di fatto la colonna d'aria e aggiungendo quindi benzina utile alla formazione più corposa delle nubi. Ecco quindi che le precipitazioni si mostreranno particolarmente intense tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio su diverse regioni del Centro-Sud, con tanta neve sui rilievi ma anche in pianura su Romagna, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e nord della Calabria. Neve oltre i 300 metri tra Sicilia, Calabria centro-meridionale e Sardegna. Solo mercoledì 8, anche la Puglia verrà raggiunta da fenomeni precipitativi, nevosi fino in pianura, ma meno intensi che altrove, mentre giovedì su quest'ultima si avrà poi un tempo più variabile.

Come continuerà febbraio?

Il vortice polare stratosferico (VPS), subirà un attacco ben mirato. In stratosfera appunto, un riscaldamento davvero importante, avrà il suo compimento proprio durante la seconda decade del mese. Questo comporterà un condizionamento probabilmente significativo fino in troposfera, dove il VPT (vortice polare troposferico) verrà quasi indiscutibilmente sezionato in due lobi principali. Sussistono infatti le possibilità di uno split del vortice polare, sin durante il mese in questione. Il VIDEO del TERREMOTO in TURCHIA con il CROLLO delle PALAZZINE

Se questa dinamica andrà a buon fine, gli effetti di questo sconquasso non potranno che portare ad ulteriori attacchi freddi direttamente dalla Siberia fino alle porte dell'Italia. In particolare, ci aspettiamo ancora almeno due avvenimenti freddi importanti. Un primo step, possiamo collocarlo tra il 20 e il 27/28 febbraio, quindi nella sua ultima parte, quando andremo molto vicini all'arrivo del Burian, che consideriamo abbastanza verosimile, pur se non ovviamente certo. Sarà in questo periodo, che una massa d'aria gelida dalla Siberia potrebbe esondare su tutta l'Italia con una magnitudo davvero importante.

Non escludiamo comunque una possibile ondata fredda (non gelida) anche nel periodo collocabile tra il 12 e il 16 febbraio, quando uno stacco di aria artico continentale potrebbe approfittare di una media ondulazione per colpire parte dell'Italia.

 

Il secondo step invece (anche se non saremmo ormai più in febbraio) ce lo aspettiamo durante il mese di marzo. In particolare, la concomitanza dello sconquasso creato precedentemente al vortice polare e la sua normale decadenza stagionale, contribuirebbero ad una nuova disposizione emisferica molto fredda a livello configurativo. Questa fase potremmo collocarla indicativamente tra il 5 e il 15 marzo, quando appunto la probabilità dell'arrivo del Burian potrebbe nuovamente prendere piede.

Ecco le possibili anomalie per il meso di marzo del centro di calcolo Ecmwf

In sunto ci sentiamo di dire che il freddo vero non è terminato. Febbraio promette altro gelo e neve con il Burian pronto a spuntare all'orizzonte. Ma anche marzo non resterà a guardare, con una predisposizione non di certo mite e primaverile. Come sempre ribadiamo che il periodo in essere, si annovera nel campo delle tendenze, pertanto soggetto a variazioni, bensì comunque riteniamo possibile la riuscita degli step menzionati in precedenza. Seguite i prossimi aggiornamenti.

Ecco le mappe dei possibili assetti configurativi per i due step menzionati in precedenza per febbraio e marzo (da prendere solo come linea generale dell'impianto barico di riferimento)




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