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Siamo agli sgoccioli rispetto a questo lungo periodo anticiclonico che ha interessato buona parte di febbraio, succeduta alla prima intensa ondata di freddo che ha interessato i Balcani, la Grecia e la Turchia ed in maniera marginale anche il centrosud Italiano con qualche nevicata e tantissimo freddo. Ora si cambia nuovamente musica con l'arrivo di correnti artiche pilotate dall'espansione di una cellula di alta pressione che si andrà a posizionare sul vicino Atlantico e la Gran Bretagna.
Il particolare movimento di questa cellula di alta pressione, l'assenza di un vero e proprio blocco alla circolazione atlantica evidenziato dalla presenza di un flusso perturbato secondario proprio al di sotto della cellula anticiclonica, farà si che questa aria artica effettuerà una manovra di "aggiramento" rispetto alla cellula stessa, compiendo un movimento perfettamente antizonale dalle vicine regioni nordorientali europee verso l'Europa centrale e l'Italia. In questo episodio saranno colpite in pieno le regioni settentrionali della nostra Penisola e parte di quelle centrali tra cui l'Emilia Romagna, la Toscana e parte delle Marche e l'Umbria. Nell'immagine sotto possiamo vedere il "clou" del peggioramento con il nocciolo di bassa pressione presente sul centro Europa che apporterà molta instabilità e nevicate in pianura su vaste zone dell'Europa centrale e le regioni del Nord Italia. Previsione dei centri di massa previsti per domenica intorno alle 22:00, si nota il "nocciolo" di bassa pressione presente sul centro Europa fioriero di precipitazioni e nevicate in pianura Come potete vedere quel nocciolo freddo appena a nord delle Alpi convoglierà masse di aria molto fredda dalle pianure della Russia europea dando luogo a precipitazioni prevalentemente nevose a quote molto basse se non in pianura... ma ora andiamo a vedere quali regioni dell'Italia saranno interessate da questo episodio attraverso qualche carta ed in particolare la carta successiva mostra gli accumuli nevosi previsti per l'Italia fino alla mattinata di lunedì 27 febbraio. Il periodo che va da tutta la giornata di domenica alla prima parte di lunedì riteniamo sia la fase più importante di questo perggioramento. Dalla cartina si può già notare la zona che avrà maggiori apporti nevosi con accumuli che in qualche caso potranno raggiungere se non superare i 40 centimetri Accumuli nevosi previsti fino alla prima parte di lunedì 27 febbraio Se andiamo a vedere in dettaglio la zona dell'Italia che avrà maggiori apporti nevosi (tutto il nordovest compresa la Liguria) possiamo vedere come la neve scenderà copiosa su gran parte del Piemonte, valle d'Aosta e Liguria fino a Genova, ma anche interessate con accumuli consistenti il Trentino ed il Veneto... le zone meno esposte sembrano la bassa Lombardia e l'alta Romagna dove le precipitazioni saranno meno presenti. Da sottolineare la neve possibile anche copiosa sulla Toscana specie settentrionale fino alle porte di Siena e Firenze. Attenzione particolare alle zone intorno a Cuneo. Accumuli nevosi previsti in particolare sulle zone nordoccidentali dell'Italia fino alla prima parte della giornata di lunedì 27 febbraio Altrove la neve è prevista in montagna o in alta collina mentre al Sud vi saranno le piogge, più presenti e possibili anche a carattere temporalesco o di rovescio sul Lazio, Campania, Basilicata tirrenica, Sardegna, Calabria specie Tirrenica e Sicilia settentrionale. In queste ultime zone presenti venti forti di libeccio tanto che la nostra Puglia, per questioni orografiche sarà un pò saltata da questo episodio. Quindi non avrà importanti precipitazioni e non saranno nemmeno presenti nevicate. Attendiamo il mese di marzo che attualmente promette ribaltoni e pirolette. Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: