Influenza aviaria sempre più minacciosa. In Italia tanti gabbiani morti, ci sono rischi anche per l’uomo?


di  Redazione, 04-03-2023 ore 15:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


E’ una situazione davvero preoccupante quella che riguarda l’influenza aviaria in tutto il mondo. Anche in Italia, nelle ultime due settimana, si stanno verificando numerosi casi tra i volatili, specie i gabbiani, vicino al Lago di Garda.

Sono tantissime le carcasse ritrovate e questo non fa altro che accrescere il timore tra gli esperti e non solo. Gli animali morti sono costantemente analizzati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e dalle analisi più dettagliate viene confermato il ceppo H5N1 del virus.

In merito a quanto sta accadendo in Italia è intervenuto il professor Caloger Terregino, dello stesso Istituto, il quale ha affermato: “Nelle ultime settimane stiamo assistendo ad un fenomeno di mortalità di massa senza precedenti in Italia ed è la prima volta che accade per una sola specie in un determinato e breve lasso di tempo”. L'esperto, ha poi aggiunto: “Il fenomeno dovrebbe finire presto, stiamo monitorando che il virus non sia passato ad altre specie di volatili o a carnivori selvatici".

Dunque, la preoccupazione è davvero tanta. Gli scenari sono inquietanti e c'è timore che il virus possa trasmettersi anche all’essere umano.

Ma c’è davvero la possibilità che possa avvenire il contagio anche all’uomo? Nonostante siano stati individuati dei casi nel mondo (due recenti, in Cambogia e in Cina), l’aviaria non rappresenterebbe una minaccia diretta per l’uomo. A preoccupare sono tuttavia le parole di Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che ha affermato: “Penso che il Sars-CoV-2 (e il Covid in generale) sia una zoonosi, e se non sappiamo dirlo oggi faremmo un errore clamoroso nel futuro. Le zoonosi sono le malattie che arrivano dagli animali agli uomini e abbiamo già a che fare con un'altra: guardiamo cosa sta accadendo sul Lago di Garda, con migliaia di gabbiani che muoiono per l'aviaria, che è un'altra potenziale zoonosi futura”.




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