Meteo, Europa spaccata in due con aria CALDA africana e GELO siberiano. Sale il RISCHIO di FREDDO e NEVE anche sull'ITALIA. Ecco quando


di  Redazione, 07-03-2023 ore 11:05      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Siamo in un periodo meteorologico molto particolare, dove l'Europa vive distintamente due fasi totalmente opposte, si potrebbe dire, due vere e proprie stagioni differenti. La colpa è del riscaldamento stratosferico che tanto ha fatto parlare di sè in queste settimane, sbilanciando in troposfera il vortice polare sul comparto euroasiatico e inibendo i blocchi atlantici capaci poi di veicolare il freddo verso latitudini più meridionali. Invece l'aria gelida siberiana, sosterà a lungo oltre il 50esimo parallelo.

Sì, avremo un'Europa letteralmente spaccata in due. Probabilmente questo discorso si potrebbe anche estendere alla politica, ma non è nostro compito farlo, pertanto restiamo nell'ambito della meteorologia. L'inverno scorazzerà allegramente su molte nazioni nord europee, mentre al di sotto della Germania, una rimonta calda nord-africana farà schizzare le temperature tra il 9 e il 14/15 marzo su valori praticamente estivi tra Spagna e baleari, ma anche molto miti tra sud della Francia ed Italia.

Ecco le temperature previste ad 850hpa

 

Mentre le nevicate e le bufere invaderanno la scandinavia, la Germania, la Polonia, L'olanda, la Gran Bretagna, e parte della Russia, una primavera travestita da estate interesserà, la Spagna, il sud della Francia, la Svizzera, l'Austria e l'Italia. Il freddo quindi ha preferito starsene più a nord. La configurazione emisferica infatti non è stata più favorevole ai blocchi atlantici come detto in precedenza. La massa polare troppo sbilanciata verso est, non ha permesso l'equilibrio di vorticità su entrambe le parti dell'emisfero (asiatica e americana) consono a risalite dell'alta pressione in atlantico, ma di contro invece ha permesso un aumento di pressione sulla Groenlandia facendo percorrere al freddo vie più alte di latitudine.

Come proseguirà marzo?

Abbiamo modo di credere che non è davvero ancora detta l'ultima parola per chi è amante del freddo. E' vero anche che in questo periodo della stagione è preferibile che il clima prosegua secondo le sue caratteristiche più verosimili, ma non siamo noi a governarlo. Ci sono possibilità concrete che tra la seconda decade e la terza di marzo, un anticiclone di blocco possa inserirsi in atlantico, permettendo al freddo di guadagnare vie più basse di latitudine. Il rischio sale. Questa fase potrebbe concretizzarsi in qualunque momento nella seconda parte del mese, ribaltando di fatto le sorti climatiche del periodo. Leggi: MARZO tra CALDO africano e GELO siberiano, aumenta il RISCHIO di FREDDO sull'ITALIA

 

Abbiamo spesso detto che in alcuni momenti della stagione (marzo è uno di questi) gli aggiornamenti dei modelli matematici possono subire dei ribaltoni quasi improvvisi, perchè gli scambi meridiani si fanno più accesi dato il cambio stagionale, ma anche più imprevedibili e repentini. A nostro avviso, l'inverno non è ancora finito, le configurazioni emisferiche (a parte le fasi temporanee di caldo) non sono ancora di stampo primaverile. Se lo fossero ovviamente non avremmo problemi a dirlo. La realtà meteorologica ci indica ancora che il freddo e la neve possono colpire. Lo vogliamo definire colpo di coda? magari l'ultimo come in ogni anno? Forse sì, ma non con certezza, perchè il quadro barico emisferico ci racconta che il tempo invernale non è ancora finito e nulla vieta che possa ancora palesarsi in periodi tardivi e soprattutto ancor più data la particolarità troposferica assunta dal vortice polare di quest'anno. Seguiteci.

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Ecco la possibilità di blocchi atlantici e freddo alle porte dell'Italia




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