Di certo nell'immaginario comune, la nostra mente è portata a contemplare tutt'altro scenario pensando alla primavera, ma con buona probabilità non sarà così. Anzitutto la nuova stagione primaverile ha fatto il suo ingresso astronomico ufficiale nella tarda serata di ieri, lunedì 20 marzo. Quindi, tutto lascerebbe pensare che le giornate cominciano ad essere più miti, le ore di luce ovviamente man mano aumentano (ancora più con il cambio dell'ora tra il 25 e il 26 marzo) e ci si proietta gradualmente verso l'estate.
Quest'anno però qualcosa sembra andare storto. Siamo davvero molto in ritardo nella tabella di marcia, noi avevamo ipotizzato una prima parte di marzo molto più dinamica e fredda, invece il vortice polare così sbilanciato sull'eurasia, non ha permesso sortite verso nord all'alta pressione azzorriana. Questo però non significa che appena se ne creano le occasioni, ciò non possa accadere comunque anche tardivamente, con buona pace degli amanti delle giornate miti.
Ebbene, sembra proprio che la primavera vuole cominciare molto dinamica meteorologicamente, come una stagione che ancora si lascia desiderare, lasciando spazio invece a quella precedente. Ha davvero del clamoroso, se pensiamo che a fine marzo alcuni modelli matematici, in primis ECMWF, disegnano un quadro barico del tutto invernale sull'Europa centro-orientale ma anche in parte di quella meridionale. Una situazione esplosiva, dato il periodo, dove i contrasti vengono ancor più esaltati e le precipitazioni laddove presenti, creano turbolenze più accese. Leggi anche: RIBALTONE con FREDDO e NEVE sull'ITALIA
Ecco le mappe di ECMWF che disegnano un quadro barico invernale, con precipitazioni nevose a quote basse. Di seguito anche la mappa degli accumuli nevosi previsti entro fine marzo.
Dopo il 25 marzo, pare che l'alta pressione delle azzorre possa approfittare di un rallentamento del getto atlantico e fornire una sortita invernale davvero molto impattante. L'aria fredda dal nord Europa infatti, avrebbe modo di scendere su molte nazioni del nostro continente, puntando anche l'Italia. Se ciò trovasse ancora conferme nelle prossime elaborazioni dei modelli matematici, ci ritroveremmo con freddo e neve a due passi da casa. Non proprio temperature primaverili insomma. Ma c'è di più.
La configurazione emisferica che si andrebbe ad instaurare, permetterebbe un continuo afflusso di freddo da est. Probabilmente non esagereremmo a dire che potrebbe addirittura essere l'azione "invernale" più ficcante di tutta la stagione precedente, paradossalmente in primavera.
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Da lunedì 27 marzo fino agli ultimi giorni del mese e forse anche durante i primi giorni di aprile, le condizioni sull'Italia potrebbero presentarsi di stampo invernale, con temperature al di sotto della media, maltempo e precipitazioni che assumerebbero carattere nevoso sin a partire da quote basse su tutti i settori appenninici specie orientali e del Centro-Sud. Questa configurazione, potrebbe appunto condizionare anche la prima parte di aprile, mettendo a serio repentaglio la possibilità di avere una settimana santa (Pasqua e pasquetta comprese) molto turbolenta. La situazione quindi si fa intricata, seguiteci con i prossimi puntuali aggiornamenti.
di Redazione, 21-03-2023 ore 09:15 
