Meteo: colpo di scena, improvvisa goccia fredda da est. Rischio neve al Centro-Sud. Ecco quando


di  Redazione, 11-12-2024 ore 12:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il quadro meteorologico per la metà di dicembre si arricchisce di un nuovo elemento di incertezza e potenziale sorpresa. Una configurazione emisferica potrebbe infatti favorire il distacco di una goccia fredda dai settori orientali, la quale si metterà in movimento verso l’Italia proprio tra domenica 15 e lunedì 16 dicembre. Questo scenario apre la possibilità di vedere la neve raggiungere inaspettatamente le regioni centro-meridionali, creando un evento meteorologico degno di nota a ridosso delle festività natalizie.

 

Goccia fredda da est: cosa sta succedendo

La goccia fredda, un nucleo di aria gelida in quota che si stacca da un sistema più ampio, è un fenomeno meteorologico spesso associato a condizioni di instabilità. In questo caso, la configurazione emisferica potrebbe disporsi in maniera tale da consentire a questa massa d’aria fredda di provenienza orientale di dirigersi verso l’Italia.

Gli ultimi modelli di previsione indicano che questa goccia fredda potrebbe iniziare a influenzare il nostro Paese a partire da domenica 15 dicembre, con i primi effetti evidenti tra il pomeriggio e la sera. L’instabilità potrebbe intensificarsi ulteriormente nella giornata di lunedì 16 dicembre, portando precipitazioni diffuse, accompagnate da un calo delle temperature su diverse regioni del Centro-Sud.

Rischio neve al Centro-Sud: dove e quando

La potenziale discesa della goccia fredda da est aumenta il rischio di neve sulle regioni centro-meridionali, con un focus particolare sulle aree interne e sulle zone più esposte alle correnti orientali. Al momento, i settori appenninici di Abruzzo, Molise, Puglia settentrionale, Basilicata e Campania potrebbero essere i principali interessati, ma non si escludono sorprese anche per le zone collinari delle Marche e del Lazio.

La possibilità di nevicate a bassa quota dipenderà dalla traiettoria precisa della goccia fredda e dall’interazione tra l’aria gelida in quota e le correnti umide presenti al suolo. Non è escluso che i fiocchi di neve possano raggiungere quote collinari, o persino scendere fino alle pianure più interne se il raffreddamento al suolo dovesse risultare più marcato del previsto.

Un’evoluzione ancora incerta

Nonostante le indicazioni attuali, l’evoluzione di questo fenomeno resta ancora incerta e richiede un’attenta osservazione nei prossimi giorni. La dinamica delle gocce fredde è notoriamente complessa, poiché piccoli cambiamenti nella configurazione emisferica possono amplificare o ridurre gli effetti previsti.

Ad esempio, una deviazione nella traiettoria del nucleo gelido potrebbe spostare il fulcro dell’instabilità verso altre zone o, al contrario, annullare completamente l’effetto sul nostro Paese. Allo stesso modo, un’irruzione più intensa di aria fredda potrebbe amplificare il rischio di nevicate, estendendolo anche a zone che al momento non sembrano coinvolte.

Questa incertezza richiede prudenza nell’interpretazione delle previsioni, ma allo stesso tempo rende ancora più interessante il monitoraggio dei modelli meteorologici nei prossimi giorni.

Temperature in calo: cosa aspettarsi

Se l’ipotesi della goccia fredda dovesse concretizzarsi, le temperature caleranno significativamente su buona parte del Centro-Sud, con valori che si avvicineranno agli 0°C nelle aree interne e sulle colline. Nelle zone più esposte, le minime potrebbero scendere sotto lo zero, favorendo la formazione di gelate e rendendo più probabile la caduta di neve fino a bassa quota.

Le aree costiere, pur risentendo del calo termico, potrebbero vedere prevalere la pioggia, salvo situazioni in cui l’aria fredda riesca a penetrare più in profondità. In ogni caso, il cambiamento sarà marcato rispetto ai giorni precedenti, con un ritorno a condizioni tipicamente invernali.

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Focus sulle regioni più a rischio

Abruzzo e Molise: queste regioni saranno tra le più esposte, grazie alla loro posizione rispetto alle correnti orientali. La neve potrebbe cadere già a partire dai 400-500 metri, con accumuli più significativi sulle aree appenniniche.

Puglia settentrionale: la Daunia e il Gargano potrebbero essere interessati da nevicate a quote collinari, con la possibilità di fiocchi anche più in basso in caso di raffreddamento intenso.

Basilicata e Campania: le zone interne della Basilicata e dell’Irpinia potrebbero vedere nevicate consistenti, mentre le coste resteranno probabilmente sotto la pioggia.

Marche e Lazio: le colline delle Marche e l’entroterra laziale potrebbero essere coinvolti marginalmente, ma le sorprese non sono escluse, soprattutto se il nucleo freddo dovesse posizionarsi più a ovest.

 

Perché seguire l’evoluzione

L’importanza di monitorare questa situazione è legata alla natura stessa delle gocce fredde, fenomeni che possono portare cambiamenti repentini e localizzati nel meteo. Una piccola variazione nella traiettoria o nell’intensità del nucleo freddo potrebbe modificare radicalmente lo scenario, aumentando o riducendo l’impatto previsto.

I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per chiarire i dettagli dell’evoluzione, compresa l’esatta posizione e tempistica della goccia fredda. Per ora, l’invito è a seguire con attenzione le previsioni, soprattutto se ci si trova nelle aree potenzialmente interessate dalla neve.

Conclusioni

L’arrivo di una goccia fredda da est rappresenta un colpo di scena nel quadro meteorologico di dicembre, portando con sé il rischio di neve al Centro-Sud tra il 15 e il 16 dicembre. Sebbene l’evoluzione resti incerta, la possibilità di un evento invernale significativo richiede attenzione e prudenza.

Se le condizioni previste dovessero realizzarsi, ci troveremmo di fronte a un ritorno repentino dell’inverno, con scenari suggestivi e la possibilità di vedere la neve scendere a quote inaspettatamente basse. Per ora, non resta che attendere i prossimi aggiornamenti, pronti a scoprire se questo colpo di scena si trasformerà in realtà.

Ecco le mappe del modello canadese Gem che mostrano l'impatto italico della goccia fredda

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:




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