![]() ![]() ![]() |
Gli ultimi aggiornamenti meteo mostrano un cambiamento drastico e potenzialmente storico per il mese di febbraio. La causa principale è lo split del Vortice Polare, che sembra ormai essere un’ipotesi sempre più concreta. Questo evento atmosferico, di portata eccezionale, potrebbe spingere aria gelida verso l’Europa e l’Italia, portando neve in pianura e temperature abbondantemente sotto lo zero. Ma quando accadrà tutto questo? Le ultime analisi indicano che il Vortice Polare si spezzerà in due tronconi principali, uno diretto verso il continente americano e l’altro destinato a riversarsi sull’Europa centro-orientale e sul Mediterraneo. Il periodo chiave per questo cambiamento si colloca dopo il 13/14 febbraio, con conseguenze immediate nei giorni successivi. Se questa dinamica venisse confermata, l’Italia potrebbe trovarsi nel mirino di una colossale ondata di gelo siberiano. Split del Vortice Polare: perché è così importante per il meteo? Lo split del Vortice Polare è un fenomeno raro ma estremamente significativo per il clima dell’emisfero settentrionale. Quando il vortice si divide in più parti a causa di un forte riscaldamento stratosferico, le masse d’aria gelida vengono spinte verso latitudini più basse, influenzando pesantemente Europa, Nord America e Asia. Nel nostro caso, lo split favorirebbe un afflusso diretto di aria gelida siberiana verso l’Europa, con effetti che potrebbero protrarsi per settimane. Le ondate di gelo più intense nella storia meteorologica italiana, come quelle del 1956, 1985 e 2012, sono spesso state precedute da una dinamica simile. Meteo post-14 febbraio: gelo e neve in arrivo anche in pianura? Se il Vortice Polare si dividerà effettivamente come indicato dai modelli matematici, il gelo si diffonderà rapidamente su gran parte dell’Europa centro-orientale, per poi riversarsi anche sull’Italia. Le conseguenze più dirette di questo cambio di circolazione atmosferica includerebbero: Le zone più a rischio per la neve sarebbero inizialmente le regioni del Nord Italia, le aree del medio-basso Adriatico e l’Appennino centro-meridionale, ma con il passare dei giorni il freddo potrebbe estendersi a tutta la penisola, compreso il Tirreno e persino le isole maggiori. Conseguenze immediate per l’Italia: rischio di eventi meteo estremi Se questa dinamica venisse confermata, ci troveremmo di fronte a una fase meteorologica estremamente rigida, con freddo siberiano in ingresso dopo il 14 febbraio. L’eventuale formazione di depressioni sul Mediterraneo potrebbe favorire intense nevicate fino a quote molto basse e, in alcuni casi, addirittura sulle coste. Gli ultimi aggiornamenti indicano che le regioni più a rischio per la neve in pianura sarebbero: Meteo in bilico: l’incognita del posizionamento del freddo Nonostante lo split del Vortice Polare appaia ormai quasi certo, resta ancora da chiarire l’esatta traiettoria dell’aria gelida e il modo in cui interagirà con le strutture bariche presenti in Europa. L’ipotesi più accreditata al momento è che l’aria gelida possa prima colpire in pieno i Balcani e l’Europa orientale, per poi scivolare verso l’Italia, ma c’è anche la possibilità che una parte del gelo si disperda più a ovest, verso la Spagna e la Francia. Se lo scenario più freddo dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe vivere una delle ondate di gelo più significative degli ultimi anni, con nevicate anche a Roma, Napoli e persino in Sicilia. Occhi puntati sugli aggiornamenti: sorprese dietro l’angolo L’evoluzione dei prossimi giorni sarà cruciale per comprendere l’effettiva portata dello split del Vortice Polare e le sue conseguenze sul meteo italiano. Siamo di fronte a un possibile scenario che potrebbe riscrivere la storia meteorologica del mese di febbraio, portando neve e gelo come non si vedevano da anni. I prossimi aggiornamenti dei modelli numerici saranno fondamentali per determinare se e quando il grande freddo colpirà l’Italia e quali regioni saranno più coinvolte. Per ora, la data da segnare è dopo il 13/14 febbraio, quando lo split potrebbe generare le prime conseguenze dirette sul nostro Paese. Se confermato, ci aspetta una seconda metà di febbraio gelida e storica, con neve in pianura e temperature che potrebbero raggiungere valori da record. Leggi anche: Split del Vortice Polare, Neve sull'Italia Leggi anche: Quando arriva la Neve a Foggia, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce? Leggi anche: Ecco la Neve sulla Val Padana, Milano Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Temperature in crollo verticale, con valori abbondantemente sotto lo zero anche in pianura
• Possibili nevicate fino in pianura su diverse regioni italiane, specie su quelle adriatiche e al Nord
• Ventilazione forte e gelida, con raffiche di Burian in arrivo dall’est europeo
• Nord Italia: Pianura Padana, in particolare Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto
• Centro-Sud: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata potrebbero essere colpite da nevicate abbondanti
• Tirreno e Isole: Anche Roma e Firenze potrebbero vedere neve, mentre sulle isole si prevedono venti di Bora e Grecale con possibile formazione di minimi depressionari