Primavera da estremi climatici, possibilità di Caldo bollente e il ritorno della Neve


di  Redazione, 13-03-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La primavera 2025 si preannuncia estremamente dinamica e imprevedibile, con la possibilità di ondate di caldo africano alternate a ritorni di freddo e neve tardiva. I modelli meteorologici stanno delineando scenari in cui l’atmosfera potrebbe subire sbalzi termici clamorosi, portando temperature molto sopra la media in alcune fasi e crolli termici in altre.

Cosa sta succedendo all’atmosfera?

Il motivo di questa situazione instabile è legato agli effetti dello stratwarming avvenuto nelle scorse settimane, che ha sconvolto la circolazione atmosferica e potrebbe continuare a influenzare il clima per tutto il mese di marzo e oltre.
    •    Ondate di calore: il riscaldamento della stratosfera ha alterato il vortice polare, favorendo ondate di caldo improvvise sul Mediterraneo
    •    Possibile ritorno della neve: le discese fredde artiche restano una minaccia per l’Europa, con il rischio di colpi di coda invernali anche tardivi
    •    Sbalzi termici estremi: le oscillazioni delle temperature potrebbero portare giorni con oltre 25°C, seguiti da rapide irruzioni fredde

Questi elementi potrebbero rendere la primavera un susseguirsi di fasi calde alternate a repentini raffreddamenti, con un clima spesso fuori controllo.

Marzo e aprile: tra caldo africano e ritorni di freddo

Il mese di marzo sta già mostrando le prime anomalie, con giorni insolitamente miti seguiti da improvvisi cali di temperatura. Ma sarà la seconda metà del mese a destare maggiore attenzione, perché potrebbe riservare nuove sorprese invernali.
    •    Dal 15 al 20 marzo: rischio di una nuova discesa fredda con possibilità di neve anche a quote basse
    •    Ultima decade di marzo: possibile rialzo termico improvviso, con temperature fino a 25-28°C al Sud
    •    Aprile instabile: rischio di estremi climatici, con ondate di calore alternate a ritorni di aria fredda

Se la fase calda dovesse prendere il sopravvento, l’Italia potrebbe sperimentare temperature ben oltre la media stagionale, con punte vicine ai 30°C in Sicilia, Calabria e Puglia. Ma attenzione, perché l’arrivo improvviso di aria artica potrebbe ribaltare tutto in pochi giorni.

Il ritorno della neve: quando e dove?

Il rischio di nevicate tardive non è affatto escluso, specialmente se le correnti fredde riuscissero a scendere fino alle latitudini mediterranee.
    •    Alpi e Appennino settentrionale: possibilità di nuove nevicate fino a 800-1000 metri
    •    Centro Italia: possibili fiocchi sulle colline in caso di irruzione artica intensa
    •    Sud Italia: qualche possibilità di neve sulle cime appenniniche tra Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata

Un evento simile si è verificato nel marzo 2018, quando l’Italia fu colpita da un’irruzione fredda che portò neve fino in pianura su diverse regioni.

Le proiezioni per aprile: cosa aspettarsi?

L’evoluzione di aprile resta molto incerta, ma alcuni elementi fanno pensare a una stagione primaverile più calda della norma, con possibili ondate di calore già a partire dalla prima metà del mese.
    •    Risalite africane sempre più probabili: l’alta pressione subtropicale potrebbe avanzare verso l’Europa
    •    Temperature oltre la media: le prime proiezioni indicano valori fino a 5-6°C sopra la norma stagionale
    •    Instabilità marcata: non mancheranno piogge e temporali, soprattutto al Nord e nelle zone interne del Centro-Sud

Se questa tendenza fosse confermata, l’Italia potrebbe vivere una primavera caratterizzata da episodi di caldo precoce alternati a improvvisi crolli termici, con un meteo mai veramente stabile.

Possibili conseguenze di questi estremi climatici

L’alternanza tra caldo anomalo e freddo tardivo potrebbe avere ripercussioni anche su diversi settori, dall’agricoltura ai trasporti.
    •    Danni alle colture: il rischio di gelate tardive potrebbe danneggiare vigneti e frutteti
    •    Allergie più intense: con un clima instabile, il periodo di fioritura potrebbe essere più lungo del solito
    •    Energia e consumi: gli sbalzi termici potrebbero causare un aumento dell’uso di riscaldamento e condizionatori in pochi giorni

Conclusioni: una primavera fuori controllo?

L’andamento meteo delle prossime settimane sarà estremamente variabile, con il rischio di assistere a un’alternanza continua tra fasi molto calde e improvvise ondate di freddo tardivo.

Il ruolo dello stratwarming e delle anomalie atmosferiche sarà cruciale nel determinare l’evoluzione di aprile e maggio. Se l’aria fredda riuscirà a penetrare nuovamente sull’Italia, potremmo vivere nuovi episodi invernali anche quando la primavera sarà già iniziata.

Viceversa, se il caldo africano prenderà il sopravvento, i primi 30°C potrebbero farsi vedere con largo anticipo. Un mix esplosivo che rende questa stagione una delle più incerte e potenzialmente estreme degli ultimi anni.

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