Meteo: bordata fredda in arrivo, la più forte degli ultimi 30 anni. Si parte


di  Redazione, 01-10-2025 ore 10:45      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’ondata fredda più precoce degli ultimi 30 anni

Il meteo italiano è pronto a vivere un evento eccezionale: una bordata fredda in arrivo dall’Est Europa che sarà la più intensa e precoce degli ultimi 30 anni. Non accadeva infatti dai primi anni ’90 che un’ondata di freddo così marcato interessasse la Penisola già nei primissimi giorni di ottobre. Le mappe meteorologiche mostrano l’arrivo di masse d’aria gelida con isoterme di -4/-5°C a 850hpa pronte a varcare l’Adriatico e raggiungere l’Italia proprio tra oggi mercoledì 1 ottobre 2025 e venerdì 3 ottobre. Sebbene l’ingresso dell’aria fredda sarà parzialmente attenuato nel tragitto verso la nostra Penisola, i suoi effetti saranno comunque da record per il periodo.

Temperature in crollo e valori sotto la media

Le previsioni meteo parlano chiaro: tra giovedì e venerdì le temperature massime difficilmente supereranno i 13/16°C lungo le regioni adriatiche, con un’anomalia negativa che riporterà il clima più vicino a quello di inizio inverno che a un normale inizio di ottobre. In quota, sui monti abruzzesi e sulla Sila, si potranno registrare valori addirittura sottozero, mentre le cime appenniniche vedranno i primi segnali di neve stagionale, con possibili spruzzate sulla Maiella e sui rilievi interni più esposti.

Vento e piogge al Centro-Sud

La bordata fredda non porterà soltanto un calo termico ma sarà accompagnata da forti venti settentrionali che spazzeranno gran parte del Centro-Sud. L’Adriatico centrale e meridionale sarà investito da raffiche intense di grecale e tramontana, con mareggiate sulle coste più esposte. L’instabilità sarà marcata soprattutto sulle regioni del Centro-Sud Italia, dove si prevedono piogge abbondanti e rovesci sparsi che potranno insistere anche per più ore, rendendo il quadro meteo particolarmente instabile e quasi invernale.

Neve precoce e freddo da record

Uno degli aspetti più eclatanti di questa ondata fredda storica è la possibilità di vedere neve a quote medio-alte già nel cuore dell’Appennino. La Maiella in Abruzzo potrebbe imbiancarsi con le prime spruzzate stagionali, un evento rarissimo per i primissimi giorni di ottobre. Anche i monti della Sila in Calabria non sono esclusi da scenari simili, con valori termici che porteranno le temperature minime localmente sotto lo zero. Questo assaggio di inverno rappresenta un evento meteorologico eccezionale che segna un’anomalia termica tra le più forti registrate in autunno negli ultimi decenni.

Weekend ancora instabile ma con graduale miglioramento

L’ondata fredda, seppur storica, non durerà a lungo. Dopo il picco del freddo previsto tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre, il fine settimana vedrà ancora instabilità diffusa con piogge e temporali sparsi, ma allo stesso tempo inizierà una lenta risalita delle temperature. I valori termici torneranno gradualmente più consoni al periodo, riportandosi su livelli autunnali più tipici. Nonostante ciò, la memoria di questa bordata fredda rimarrà impressa come uno degli episodi di freddo precoce più importanti degli ultimi 30 anni.

Un assaggio d’inverno in pieno ottobre

In sintesi, l’Italia sta per affrontare una fase meteo davvero particolare: freddo intenso, piogge, vento e neve precoce saranno i protagonisti dei prossimi giorni. Si tratta di un evento da record, un vero e proprio assaggio d’inverno che riporta alla memoria le grandi irruzioni fredde del passato. Gli esperti confermano che un episodio di questa portata, nei primissimi giorni di ottobre, non si verificava da oltre tre decenni. Un fatto che rende questa bordata fredda non solo eccezionale dal punto di vista meteorologico ma anche significativa per comprendere le dinamiche climatiche che interessano il nostro Paese.




LEGGI ANCHE