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L’autunno sembra aver deciso di cambiare marcia proprio intorno al periodo di San Martino. Secondo le ultime analisi meteo, quella che tradizionalmente viene chiamata “estate di San Martino” quest’anno potrebbe trasformarsi nel preludio del primo vero colpo di scena invernale. Le mappe mostrano l’inizio di un cambio di pattern atmosferico sull’Europa, con l’arrivo di blocchi atlantici capaci di veicolare aria fredda artica fino all’Italia, dove il freddo e la neve potrebbero fare la loro comparsa già nei giorni successivi alla festività. Un novembre dai due volti: tra stabilità e nuove perturbazioni La prima parte di novembre ha mostrato caratteristiche tipicamente autunnali, con alternanza di giornate soleggiate e fasi grigie e piovose. Le perturbazioni atlantiche hanno fatto sentire la loro presenza portando piogge diffuse su molte regioni e un clima pienamente in linea con la media stagionale. Le temperature, pur con qualche variazione locale, si sono mantenute generalmente nelle medie del periodo, senza eccessi di caldo e senza veri episodi di freddo intenso. Al Nord le nebbie hanno spesso avvolto pianure e vallate, mentre al Centro e al Sud non sono mancate schiarite temporanee. Un quadro quindi stabile ma dinamico, tipico della stagione autunnale, che però sembra destinato a cambiare proprio nel cuore del mese. L’estate di San Martino: quest’anno un’illusione La cosiddetta estate di San Martino, quella breve parentesi mite che cade intorno all’11 novembre, potrebbe quest’anno non concretizzarsi o durare pochissimo. Le ultime elaborazioni modellistiche mostrano infatti un progressivo indebolimento del flusso atlantico e un aumento delle spinte anticicloniche verso l’oceano. In pratica, l’alta pressione non si distenderebbe più sul Mediterraneo come accade negli autunni miti, ma si collocherebbe più a ovest, tra l’Atlantico e la Penisola Iberica. Questa disposizione barica favorirebbe un ricambio di masse d’aria sull’Europa, aprendo la porta alle prime discese fredde provenienti dal nord. Di conseguenza, invece di una fase mite e tranquilla, il periodo di San Martino potrebbe coincidere con l’avvio di un cambio netto di circolazione destinato a influenzare il resto del mese. Il cambio di pattern: blocchi atlantici e porte artiche aperte Gli esperti parlano sempre più spesso di blocco atlantico, una configurazione sinottica che si verifica quando l’alta pressione si espande verso nord fino alla Gran Bretagna o alla Groenlandia. Questo tipo di struttura altera profondamente la circolazione atmosferica e favorisce lo scivolamento dell’aria fredda artica verso sud. È esattamente ciò che potrebbe accadere nella seconda decade di novembre: l’aria fredda accumulata alle alte latitudini avrebbe così la strada libera per muoversi verso l’Europa centrale e il Mediterraneo. In questo contesto, anche l’Italia si troverebbe esposta a flussi settentrionali o nordorientali, capaci di far crollare le temperature e di portare nevicate fino a quote collinari. Si tratterebbe di un cambio radicale, con un passaggio improvviso dall’autunno mite a un clima decisamente più rigido e invernale. Prime proiezioni: aria fredda e rischio neve a bassa quota I principali modelli di previsione, tra cui ECMWF e GFS, iniziano a individuare anomalie termiche negative diffuse su gran parte dell’Europa nella seconda metà del mese. L’Italia potrebbe trovarsi nel mirino di un’irruzione fredda di stampo artico-continentale, con temperature in calo di oltre 6-8°C rispetto alle medie stagionali. In queste condizioni, le regioni più esposte sarebbero il Nord e il Centro, ma non è da escludere un coinvolgimento anche del Sud, specie lungo il versante adriatico. Le nevicate interesserebbero dapprima le Alpi e gli Appennini settentrionali, ma in caso di ingresso diretto della massa d’aria fredda, la neve potrebbe spingersi a quote decisamente basse, localmente fin verso i fondovalle e le pianure interne del Centro-Nord. Anche le coste adriatiche potrebbero assistere a episodi di pioggia mista a neve, un segnale chiaro dell’avvicinarsi dell’inverno. Freddo e inverno alle porte: i presupposti ci sono tutti Sebbene manchino ancora diversi giorni all’evoluzione più marcata, gli ingredienti meteorologici sembrano già ben delineati. Il blocco atlantico rappresenta una delle configurazioni più efficienti nel canalizzare l’aria fredda verso il continente europeo. In combinazione con un vortice polare non ancora compatto e con indici AO e NAO in calo, il rischio di un’ondata fredda precoce è tutt’altro che remoto. In sintesi, l’Europa e l’Italia si troverebbero di fronte a una prima vera svolta stagionale, con un progressivo raffreddamento dell’atmosfera e l’inizio della circolazione invernale vera e propria. Non si tratta ancora della classica irruzione artica del cuore dell’inverno, ma di un antipasto che potrebbe aprire la strada a un dicembre particolarmente dinamico e freddo. Sarà la prima vera ondata fredda della stagione? La distanza temporale rende difficile una previsione di dettaglio, ma i segnali sono troppo coerenti per essere ignorati. Se i modelli confermeranno questa tendenza nei prossimi aggiornamenti, il periodo di San Martino 2025 potrebbe essere ricordato come la data simbolica della svolta stagionale, quando l’autunno ha lasciato spazio all’inverno. Freddo, neve a quote basse e giornate dal sapore invernale potrebbero diventare protagonisti già entro la terza decade di novembre. Gli esperti invitano alla prudenza, ma anche alla preparazione: il cambio d’aria è ormai dietro l’angolo e l’inverno potrebbe presentarsi in anticipo rispetto alla norma. Conclusione: San Martino apre le porte all’inverno Dopo una prima parte di novembre ordinaria, con piogge e nebbie ma clima nella norma, la fase successiva si prospetta decisamente più fredda e instabile. L’estate di San Martino, spesso simbolo di una tregua mite, quest’anno sembra invece diventare il punto di svolta per l’intero assetto atmosferico europeo. Se i blocchi atlantici si consolideranno, l’aria artica farà il suo ingresso nel cuore del Mediterraneo e l’Italia piomberà improvvisamente in inverno. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire la portata e la durata dell’evento, ma una cosa è certa: l’inverno è pronto a partire e lo farà probabilmente proprio da San Martino. Leggi anche: INVERNO alle porte dell'ITALIA? ECCO quando sarà possibile E: il temuto BURIAN, con GELO e NEVE sull'ITALIA ⸻ ✍️ Articolo originale a cura di [Redazione Meteo Puglia] – Analisi e tendenze meteo autunno/inverno 2025-2026