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Ci siamo: l’autunno mite e variabile che ha caratterizzato gran parte del mese di novembre sta per lasciare spazio a una svolta pienamente invernale. L’Europa è ormai nel mirino di un poderoso attacco artico che, a partire da lunedì 17 novembre, affonderà verso sud portando con sé freddo intenso, neve e venti impetuosi. Anche l’Italia verrà coinvolta, almeno in parte, da questo peggioramento, con un calo termico sensibile e le prime nevicate sulle Alpi a quote relativamente basse. Fine del tepore novembrino: cambia tutto In questi giorni di novembre, l’Italia sta sperimentando una fase termicamente mite, con temperature sopra la media e una generale stabilità atmosferica interrotta solo da qualche locale pioggia. Il clima più caldo è dovuto a una risalita di aria temperata di origine sub-tropicale, spinta da correnti sud-occidentali legate all’anticiclone che per giorni ha dominato il Mediterraneo. L’attacco artico prende forma Il nuovo disegno barico previsto per la prossima settimana mostra una colata d’aria gelida artica marittima che, spinta da venti settentrionali, scivolerà lungo l’asse Scandinavia–Europa centrale. L’Italia al margine, ma non del tutto esclusa E cosa accadrà sull’Italia? Nella fase iniziale dell’irruzione, il nostro Paese si troverà sul bordo occidentale della massa d’aria fredda, protetto parzialmente dalla barriera alpina. Tuttavia, parte del nucleo gelido riuscirà a sconfinare al di là delle Alpi, determinando un peggioramento del tempo soprattutto al Nord e un sensibile calo termico. Freddo al Nord, meno incisivo al Centro-Sud Il calo termico più deciso interesserà il Settentrione, dove la colata artica farà sentire tutto il suo peso. Il quadro termico e le prime avvisaglie d’inverno Il cambio circolatorio sarà netto: le isoterme a 850 hPa (circa 1500 metri di quota) passeranno in pochi giorni da valori positivi a -4/-6°C al Nord e sulle Alpi, un chiaro segnale dell’arrivo di aria artica. Possibili evoluzioni a fine mese L’attacco artico della prossima settimana potrebbe rappresentare solo l’inizio di una serie di ondate fredde. Gli indici teleconnettivi come NAO e AO mostrano una tendenza verso valori negativi, tipici dei periodi in cui il vortice polare è disturbato e frammentato. Conclusione: l’inverno bussa con decisione L’autunno mite e tranquillo che ha caratterizzato gran parte di novembre sembra ormai avere i giorni contati. Leggi anche: il temuto BURIAN, con GELO e NEVE sull'ITALIA FREDDO e NEVE per un INVERNO con i FIOCCHI Freddo e neve non tarderanno, sbuca anche il BURIAN AUTUNNO agli sgoccioli, irrompe l'INVERNO, ecco quando e perchè ⸻ ✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi medio-lungo termine
Tuttavia, questo scenario è destinato a cambiare rapidamente. Dopo il 15-16 novembre, le simulazioni meteorologiche mostrano la formazione di un blocco atlantico robusto, ossia un’area di alta pressione che si eleverà verso la Groenlandia e la Gran Bretagna. Questo meccanismo favorirà la discesa di una poderosa massa d’aria artica proveniente direttamente dai Paesi scandinavi, pronta a irrompere sul cuore dell’Europa.
Si tratterà di una discesa molto ampia e profonda, capace di interessare in pieno Germania, Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Balcani, dove si prevedono nevicate diffuse fino in pianura. Le temperature crolleranno in modo sensibile, con valori inferiori anche di 8-10°C rispetto alle medie stagionali, e le prime gelate diffuse interesseranno le pianure europee centro-orientali.
L’impatto sarà notevole, tanto che molte nazioni sperimenteranno il primo vero episodio invernale della stagione, con la neve che cadrà anche sulle grandi città del Centro Europa.
Le Alpi saranno le prime a essere investite dal fronte freddo: già da lunedì 17 novembre sono attese nevicate abbondanti su gran parte dell’arco alpino, con accumuli significativi a partire da 400-500 metri di quota, localmente anche più in basso nelle valli più chiuse e fredde del Piemonte e della Lombardia.
Sulle pianure del Nord, invece, la situazione sarà più secca e ventilata, ma con temperature in forte calo e valori che, al mattino, torneranno prossimi allo zero.
Nelle regioni del Centro e del Sud, l’aria fredda arriverà attenuata, portando un raffreddamento più contenuto e un contesto più variabile che freddo.
Le temperature caleranno anche qui, ma senza raggiungere valori rigidi. Le massime si attesteranno tra i 12 e i 16°C, mentre al Nord difficilmente si supereranno i 7-8°C durante il giorno.
Tuttavia, anche al Centro-Sud non mancheranno episodi di instabilità, con nubi in aumento e possibili rovesci sparsi, soprattutto sul versante adriatico e in Appennino, dove la quota neve potrà scendere fino ai 1000-1200 metri.
Sarà il primo vero assaggio d’inverno per il nostro Paese, dopo settimane di mitezza anomala.
L’aria fredda artica tenderà a stazionare sull’Europa centrale per diversi giorni, mantenendo basse le temperature e favorendo condizioni di gelo notturno diffuso.
Se i modelli confermassero un’ulteriore spinta verso sud di questa massa d’aria, non sarebbe da escludere che nei giorni successivi anche parte della pianura Padana possa sperimentare i primi fiocchi di neve al piano, soprattutto se si attivassero correnti più umide da est o sud-est in grado di innescare precipitazioni.
Questo favorisce il blocco delle correnti atlantiche e la discesa di aria fredda verso l’Europa meridionale.
Pertanto, anche dopo questo primo affondo artico, potrebbero verificarsi nuove irruzioni fredde tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre. Si tratterebbe, in sostanza, di un avvio invernale anticipato, che potrebbe condizionare anche il prosieguo della stagione.
Non è da escludere, infatti, che il mese di dicembre possa esordire con un quadro termico già invernale e con possibilità di neve anche a quote basse, specie sulle regioni adriatiche e sull’Appennino centro-settentrionale.
Dal 17 novembre, l’Europa sarà investita da un’ondata di freddo artico imponente, con nevicate diffuse fino in pianura sul Centro e sull’Est del continente, mentre l’Italia, almeno inizialmente, sarà solo lambita da questa dinamica ma ne sentirà comunque gli effetti.
Freddo in arrivo al Nord, prime nevicate alpine e temperature in calo generalizzato segneranno l’inizio di un nuovo capitolo stagionale, preludio di un mese di dicembre che potrebbe aprirsi con il volto del vero inverno.
Gli scenari restano aperti, ma un fatto appare certo: l’inverno è pronto a fare sul serio, e i prossimi giorni potrebbero rappresentare la svolta tanto attesa dagli amanti del freddo e della neve.