Meteo: scoppia l’inverno sull'Italia, tanta pioggia e anche freddo e neve, ma non dappertutto


di  Redazione, 13-11-2025 ore 12:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La seconda metà di novembre 2025 segnerà la svolta definitiva verso l’inverno. Dopo settimane di clima altalenante, caratterizzato da risalite miti e da fasi più piovose, l’atmosfera è pronta a cambiare passo. Una colata di aria artica investirà l’Europa favorendo, anche sull’Italia, un marcato peggioramento con freddo, piogge e nevicate a quote basse. Non tutto il Paese verrà coinvolto allo stesso modo, ma il Nord vivrà il primo vero assaggio invernale della stagione.

L’attacco artico prende forma

A partire da mercoledì 19 novembre, una massa d’aria artica proveniente dal circolo polare punterà con decisione verso il cuore dell’Europa. Il blocco atlantico che si è formato nei giorni precedenti permetterà alle correnti fredde di scivolare rapidamente sui Balcani, sulla Mitteleuropa e poi gradualmente verso l’area mediterranea, accendendo le condizioni ideali per l’arrivo del primo forte peggioramento invernale della stagione.
Le carte meteorologiche mostrano una discesa di aria molto fredda per il periodo che colpirà in particolare Germania, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Balcani con nevicate fin sulle pianure già nella seconda parte della settimana.

Una depressione si scava vicino all’Italia

L’ingresso dell’aria artica sul continente europeo sarà accompagnato dalla formazione di una depressione sui mari occidentali italiani, in particolare tra Mar Ligure e Mar di Sardegna. Questa bassa pressione fungerà da motore per un peggioramento intenso e organizzato.
Le correnti fredde, entrando dalla Porta del Rodano, si incanaleranno verso il Nord-Ovest italiano, mentre una parte dell’aria più fresca riuscirà a scendere anche lungo l’Adriatico, pur in maniera meno incisiva.
La combinazione tra aria fredda in arrivo e depressione in approfondimento genererà maltempo diffuso: piogge abbondanti, rovesci sparsi e locali temporali colpiranno buona parte del Paese tra mercoledì e venerdì.

Dove pioverà di più

Il maltempo sarà generalizzato, ma non uniforme. Le aree maggiormente esposte risulteranno:
    •    Liguria di Levante, alta Toscana e Appennino tosco-emiliano
    •    Piemonte e Lombardia, specie i settori prealpini
    •    Lazio e Campania, con possibili episodi di forte intensità
    •    Marche, Abruzzo e Molise, con fenomeni più sparsi ma insistenti
    •    Puglia centrale e Salento, in un contesto più variabile

Si tratterà di un peggioramento tipicamente “di stampo invernale”, con precipitazioni alimentate da aria fredda in quota e pressioni in calo.

Nevicate: ecco dove e quanto in basso cadranno

La neve farà la sua comparsa sull’Italia, ma non ovunque.
Le zone più interessate saranno le Alpi, dove gli effetti dell’aria artica saranno immediati. Le prime nevicate sono attese già nella giornata di giovedì, con fiocchi che potranno scendere fino ai 400–500 metri, localmente anche più in basso nelle vallate più riparate e fredde del Piemonte e dell’alto Piemonte.
Possibili accumuli significativi sono previsti su:
    •    Alpi occidentali
    •    Alpi centrali
    •    Alto Adige e Dolomiti
L’Appennino invece vedrà neve solo a quote più alte, inizialmente sopra i 1400–1600 metri, con possibilità di calo fino ai 1200 metri sul settore centrale entro il weekend.

Freddo invernale: il Nord trema, Centro-Sud più protetto

Il vero freddo artico lo sentirà soprattutto il Nord, con valori massimi che difficilmente supereranno i 6–8°C e diffuso sottozero notturno nelle zone di campagna.
Il Centro-Sud, al contrario, sperimenterà un calo più graduale:
    •    massime tra 11°C e 15°C al Centro
    •    tra 13°C e 18°C al Sud
Si tratterà comunque di valori inferiori a quelli registrati nella prima metà del mese, ma ben lontani dall’impatto diretto dell’aria artica che interesserà il Nord.

Neve in pianura? Scenario possibile nei giorni successivi

Il passaggio freddo del 19–22 novembre potrebbe non essere l’unico. Le proiezioni a medio termine mostrano infatti la possibilità che una seconda onda di aria fredda, più continentale, possa raggiungere l’Italia nei giorni successivi, tra il 23 e il 26 novembre.
Se questo scenario trovasse conferma, l’ingresso di aria più secca e gelida da est potrebbe creare le condizioni ideali per nevicate fino in pianura al Nord, soprattutto tra Piemonte, Lombardia e Veneto occidentale.
Al momento questa ipotesi non è la più probabile, ma è presente nei modelli e non può essere esclusa.

Un novembre che si trasforma in inverno

L’episodio atteso dalla prossima settimana rappresenta una delle prime vere manovre invernali del 2025.
La combinazione tra:
    •    aria artica in discesa
    •    depressione mediterranea
    •    calo termico
    •    neve a quote basse
indica chiaramente che la stagione sta cambiando passo.
È possibile che questo evento sia solo il preludio a una seconda parte di novembre molto più dinamica e potenzialmente fredda di quanto visto finora.

Conclusione: l’inverno esplode, ma coinvolgerà l’Italia solo in parte

In sintesi, l’ondata artica colpirà con violenza l’Europa centrale e orientale, mentre l’Italia verrà coinvolta in maniera più marginale ma comunque netta.
Le nevicate saranno protagoniste sulle Alpi, mentre il resto del Paese vivrà un periodo di freddo moderato, piogge abbondanti e venti in rinforzo.
La possibilità di neve in pianura al Nord nei giorni successivi resta aperta, ma richiederà ulteriori conferme. Il mese di novembre 2025 sembra comunque destinato a concludersi in un contesto decisamente invernale.

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✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi a medio-lungo termine




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