Giorni di bel tempo, ma a breve si volta pagina. Freddo e Neve in arrivo


di  Redazione, 14-11-2025 ore 09:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il secondo weekend di novembre 2025 scorre con condizioni meteo ancora tutto sommato tranquille sull’Italia, con fasi soleggiate alternate a locali annuvolamenti e qualche pioggia concentrata al Nord-Ovest. Ma la calma sta per finire: da lunedì 17 novembre il quadro meteo cambierà radicalmente. Un prefrontale instabile annuncerà l’arrivo dell’aria artica, che successivamente dilagherà verso l’Europa e parte dell’Italia. Il prossimo weekend, quello del 21-23 novembre, potrebbe regalare addirittura le prime nevicate fino in pianura al Nord.

Un weekend ancora tranquillo: gli ultimi scampoli di stabilità

In queste giornate di metà novembre, l’Italia si trova in una fase relativamente stabile. L’anticiclone mantiene ancora una certa influenza, specialmente sulle regioni del Centro e del Sud, garantendo cieli sereni o poco nuvolosi e temperature in linea con la stagione.
Il tempo risulta invece più instabile al Nord-Ovest, dove correnti umide atlantiche determinano qualche pioggia sul Piemonte, soprattutto tra alto torinese, biellese e cuneese, e sul Levante ligure, area spesso esposta a precipitazioni in presenza di flussi meridionali.
Per il resto del Paese il clima resta gradevole per il periodo, con massime che oscillano tra i 14 e i 19°C, mentre le minime si mantengono su valori tipicamente autunnali.

Da lunedì 17 novembre cambia tutto: arriva il prefrontale instabile

La fase più interessante si aprirà con l’inizio della nuova settimana. Da lunedì 17 novembre un marcato cambiamento circolatorio farà irruzione sullo scenario europeo, interessando rapidamente anche il Mediterraneo.
Prima dell’arrivo del grande freddo avremo una fase definita “prefrontale”, alimentata da correnti sud-occidentali più umide che, scorrendo davanti alla massa d’aria artica, porteranno:
    •    aumento delle nubi da Nord a Sud
    •    piogge sparse su gran parte del Paese
    •    temporali isolati o localmente diffusi, specie sulle regioni tirreniche
Questo peggioramento sarà il primo segnale concreto del cambiamento: l’atmosfera inizierà a destabilizzarsi, aprendo la strada a fenomeni che si intensificheranno nelle 24-48 ore successive.

L’ingresso dell’aria artica: il vero stravolgimento

Una volta transitata la fase prefrontale, l’Italia comincerà a essere raggiunta dall’aria fredda artica, che dall’Europa centrale scivolerà verso sud tra il 18 e il 20 novembre.
L’irruzione fredda sarà più incisiva al Nord, che si troverà direttamente esposto alle correnti gelide provenienti dalla porta del Rodano e, in misura minore, dalla valle del Reno.
Gli effetti principali saranno:
    •    crollo termico anche di 10°C in 24 ore al Nord
    •    nevicate sulle Alpi fino a quote molto basse (500-600 metri)
    •    gelate diffuse nelle prime ore del mattino
    •    venti tesi da nord e nord-est
Al Centro-Sud il freddo arriverà più smorzato, ma comunque avvertibile, con un sensibile abbassamento delle temperature e un incremento dell’instabilità soprattutto sul lato adriatico.

Weekend 21–23 novembre: rischio neve in pianura

Il punto più delicato e potenzialmente storico di questa evoluzione si raggiungerà nel prossimo weekend, tra il 21 e il 23 novembre 2025.
Le simulazioni di diversi modelli matematici mostrano la possibile formazione di una depressione sul Mar Ligure, un elemento chiave per l’arrivo della neve al Nord Italia.
Quando aria fredda artica preesistente in Pianura Padana incontra umidità e correnti meridionali in risalita lungo il Ligure, il risultato può essere uno solo: nevicate fino al piano.
Le aree che, al momento, sembrerebbero maggiormente esposte al rischio di neve in pianura sono:
    •    Piemonte centro-orientale (Torino, Asti, Alessandria)
    •    Lombardia occidentale e centrale (Varese, Milano, Lodi, Pavia)
    •    parte dell’Emilia occidentale (Piacenza, Parma)
In queste zone il termometro potrebbe scendere fino a 0°C anche durante le ore diurne, favorendo l’attecchimento della neve al suolo.

Una dinamica tipicamente invernale

L’eventuale neve in pianura non sarebbe un caso isolato, ma il risultato di un meccanismo atmosferico ben definito:
    1.    raffreddamento pre-irruzione del Nord Italia
    2.    arrivo dell’aria artica tra il 18 e il 20 novembre
    3.    chiusura delle Alpi, che intrappolano il freddo nei bassi strati
    4.    formazione del minimo ligure, che richiama umidità dal mare
    5.    precipitazioni attive sulle pianure più fredde
È uno dei Setup più favorevoli alla neve precoce nell’Italia settentrionale, soprattutto quando si verifica in novembre, con suolo già raffreddato e notti lunghe.

Prudenza: la distanza impone cautela, ma il segnale è solido

Sebbene lo scenario sia affascinante, va affrontato con prudenza. L’evento è ancora a diversi giorni di distanza, e ogni dettaglio potrà modificarsi:
    •    traiettoria della depressione
    •    intensità del freddo
    •    quantità di umidità a disposizione
Tuttavia è importante sottolineare che non si tratta più di una singola uscita modellistica, ma di un segnale presente ormai da più run consecutivi. Un’indicazione che merita di essere monitorata con grande attenzione.

Conclusione: l’Italia si prepara al vero inverno

Questo secondo weekend di novembre rappresenta gli ultimi giorni di calma prima della svolta.
La nuova settimana porterà piogge, temporali e l’arrivo del freddo artico, aprendo la porta a un possibile evento invernale precoce durante il weekend del 21–23 novembre 2025.
Il rischio neve in pianura al Nord è reale, anche se non ancora certo al 100%.
Nei prossimi aggiornamenti entreremo nei dettagli, ma la tendenza è chiara: l’inverno sta per esplodere, e potrebbe farlo con i fiocchi.

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✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi a medio-lungo termine




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