Freddo artico a ripetizione. L’Italia sotto la morsa della pioggia e della Neve


di  Redazione, 21-11-2025 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Una lunga fase invernale si prepara a colpire l’Italia in modo deciso. L’aria artica, già affacciatasi sul nostro Paese, darà vita a una serie di impulsi freddi che continueranno a scendere dal Polo nei prossimi giorni, alimentando una vasta lacuna barica sul Mediterraneo e riportando piogge diffuse, temporali e nevicate fino a quote molto basse. Un assaggio d’inverno che si preannuncia intenso e duraturo.

L’inizio della fase invernale: il 21 novembre segna la svolta

La giornata di venerdì 21 novembre rappresenta un vero spartiacque per il meteo italiano. Dopo settimane di alternanza tra fasi miti e periodi più instabili, il clima si appresta a cambiare radicalmente. L’ingresso di una massa d’aria artica ha già cominciato a destabilizzare la situazione atmosferica, generando una lacuna barica sul Mediterraneo occidentale.
Quest’area di bassa pressione, ancora in evoluzione, è destinata a diventare un “serbatoio” per ulteriori afflussi freddi nei prossimi giorni. Ogni nuovo impulso artico non farà che approfondirla e potenziarla, favorendo precipitazioni abbondanti, vento forte e un generale calo termico che metterà sotto pressione l’intera penisola.

Piogge, temporali e un crollo termico invernale

La risposta del Mediterraneo al sopraggiungere dell’aria artica sarà immediata e vigorosa. Le prime ore del peggioramento porteranno piogge diffuse su gran parte del Centro-Nord, ma sarà l’interazione tra il mare ancora relativamente mite e la massa d’aria gelida in quota a generare fenomeni di forte intensità.
I temporali saranno frequenti soprattutto lungo le regioni tirreniche, dove i contrasti termici saranno più marcati. Il vento di Maestrale e Tramontana contribuirà ad accentuare la sensazione di freddo, con temperature massime che faranno registrare un calo repentino fino a 10 gradi rispetto ai giorni precedenti.
In molte zone d’Italia, soprattutto nelle aree interne e collinari, il clima assumerà caratteristiche pienamente invernali, con valori termici che ricorderanno più la prima metà di dicembre che la seconda parte di novembre.

Neve al Nord: anche in pianura

Uno degli elementi più significativi di questa irruzione artica sarà la neve al Nord, destinata a scendere fin sulle pianure in diverse fasi della perturbazione.
Le prime nevicate sono attese già da oggi sulle quote medio-basse delle Alpi, ma sarà durante le prossime 48–72 ore che il Nord Italia vedrà la neve estendersi anche su pianura piemontese, lombarda ed emiliana, con fiocchi che potrebbero raggiungere centri urbani importanti come Torino, Milano e parte della bassa Lombardia.
Il cuore dell’evento sarà favorito dalla presenza del “cuscinetto freddo” creato dall’aria artica nei bassi strati. Quando le nuove perturbazioni raggiungeranno la Pianura Padana, la neve potrà cadere a fiocchi pieni, anche con temperature leggermente positive, grazie all’intensità delle precipitazioni.

Appennino imbiancato: neve a quote basse

La fase invernale non riguarderà soltanto il Nord. Gli Appennini, dal settore tosco-emiliano fino a quello molisano e abruzzese, vedranno nevicate diffuse a quote basse, spesso comprese tra i 500 e i 700 metri.
Scendendo verso il Sud Italia, le correnti fredde continueranno a farsi sentire, anche se con minore incisività. Sull’Appennino meridionale, infatti, la quota neve sarà più alta, generalmente compresa tra 800 e 900 metri, ma non sono esclusi fenomeni occasionali anche più in basso nelle zone più interne e riparate.
Il tutto sarà accompagnato da vento forte, rovesci intensi e un generale peggioramento delle condizioni del mare, con mareggiate lungo le coste esposte.

Un maltempo a ripetizione: nuova settimana ancora instabile

A rendere questa fase particolarmente insidiosa è la ripetitività degli impulsi artici. Non si tratta di una semplice irruzione fredda passeggera, ma di una sequenza continua di discese gelide che continueranno ad alimentare il maltempo anche dopo il weekend.
L’inizio della prossima settimana vedrà ancora piogge, temporali e neve a bassa quota sui rilievi. La lacuna barica sul Mediterraneo agirà come un magnete, attirando verso di sé ulteriori perturbazioni da nord e nord-ovest.
Nonostante qualche breve pausa, il quadro generale rimarrà segnato da freddo persistente e instabilità diffusa, in un contesto che appare pienamente invernale.

Uno sguardo oltre: cosa aspettarci nei prossimi giorni

L’evoluzione di questa fase suggerisce che l’Italia potrebbe restare sotto l’influsso di correnti fredde anche nella parte finale di novembre. La possibilità di nuovi affondi artici non è affatto esclusa, e alcuni modelli mostrano la tendenza a mantenere un asse di alta pressione sull’Atlantico, favorevole a ulteriori discese fredde verso l’Europa.
Per ora, ciò che possiamo affermare con certezza è che l’inverno ha deciso di farsi sentire in anticipo, riportando scenari che mancavano da anni nel mese di novembre.

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✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi e approfondimenti




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