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Una fase di maltempo severo sta per colpire il Centro-Sud italiano. L’aria artica in arrivo dal Nord Europa scaverà una depressione molto profonda sul Mar Ionio, riportando una dinamica atmosferica che mancava da anni: la famigerata “Jonio Low”. Tra piogge abbondanti, vento forte, neve in Appennino e temperature invernali, il quadro previsto per fine novembre appare particolarmente insidioso. Una settimana carica di eventi: l’aria artica cambia tutto La settimana in corso sarà dominata da un drastico cambio di scenario. Dopo le prime avvisaglie di freddo, tra giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29 novembre 2025, l’ingresso di aria artica dal Nord Europa diventerà il motore principale dell’evoluzione meteorologica. Ritorna la “Jonio Low”: una figura del passato Chi osserva la meteorologia da molti anni ricorderà le celebri e temute Jonio Low, depressioni che negli inverni di una volta si formavano spesso a ridosso del Golfo di Taranto e rimanevano semi-stazionarie per giorni, scaricando piogge, vento e neve su gran parte del Centro-Sud. Perché la Jonio Low è così pericolosa Una depressione ionica collocata in quella posizione genera due effetti combinati: Piogge abbondanti sul medio-basso Adriatico e al Sud Durante la fase più attiva del vortice, soprattutto tra giovedì 27 e venerdì 28, le precipitazioni saranno frequenti e talvolta insistenti. Neve in Appennino: scenari invernali già a fine novembre Il freddo in arrivo non sarà sufficiente a portare neve in pianura al Sud, ma la quota neve scenderà comunque in maniera considerevole. Temperature invernali su tutto il Sud L’arrivo dell’aria artica porterà un vistoso calo delle temperature: Una fase da seguire con attenzione La Jonio Low potrebbe rimanere attiva per diversi giorni, alternando momenti di maltempo intenso a fasi più variabili ma comunque fredde. 👉 LINK: MODELLO WRF-LAM METEOPUGLIA LEGGI ANCHE: Quando arriva la NEVE al Centro-Sud? Gelo a DICEMBRE? NEVE su ABRUZZO, MOLISE, BASILICATA e PUGLIA, ECCO quando sarà possibile ⸻ Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: ⸻ ✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi e previsioni meteo
La massa fredda si tufferà nel Mediterraneo centrale entrando dal versante balcanico e poi piegando verso i mari meridionali. Qui, l’interazione tra aria gelida e acque ancora relativamente miti favorirà la nascita di una depressione profonda proprio sullo Ionio.
Il quadro attuale sembra riproporre esattamente questa dinamica.
I modelli indicano che la depressione tenderà a:
• posizionarsi sul Mar Ionio,
• stazionare per diverso tempo appena sotto il Golfo di Taranto,
• approfondirsi gradualmente fino a diventare il perno della circolazione atmosferica del Mediterraneo meridionale.
Una configurazione potenzialmente esplosiva, capace di generare fenomeni persistenti e localmente intensi.
1️⃣ Risalita di aria umida meridionale, che trasporta piogge abbondanti verso le regioni adriatiche e meridionali.
2️⃣ Richiamo di correnti fredde orientali, che scendono dai Balcani e si innestano sul lato settentrionale del vortice, raffreddando ulteriormente la colonna d’aria.
Il risultato è un mix esplosivo che può portare:
• piogge persistenti e ripetute su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria;
• temporali marittimi intensi sulle coste ioniche;
• neve in Appennino a quote relativamente basse;
• un crollo termico in pieno stile invernale.
Le aree più esposte saranno:
• Abruzzo, soprattutto il settore costiero e pedemontano;
• Molise, con rischio di piogge persistenti;
• Puglia adriatica, in particolare Bari, Brindisi e il Foggiano;
• Basilicata jonica e materana;
• Calabria settentrionale, affacciata allo Ionio.
Il richiamo sciroccale in quota e l’aria fredda da est nei bassi strati creeranno forti contrasti termici, aumentando il rischio di fenomeni intensi.
Le altitudini previste sono:
• 700–800 metri sull’Appennino centrale (Abruzzo e Molise),
• 1000–1100 metri sull’Appennino meridionale (Basilicata, Campania interna e Calabria settentrionale),
• possibili fiocchi oltre i 900 metri anche sulle cime più elevate della Murgia e del Sub-Appennino Dauno nelle fasi più fredde.
Il manto nevoso potrà crescere rapidamente nelle zone appenniniche più esposte alle correnti orientali, dando vita a un primo vero scenario invernale della stagione.
• massime tra 7 e 10°C nelle zone interne del Centro-Sud,
• valori intorno ai 10–13°C lungo le coste adriatiche,
• venti orientali e nord-orientali che amplificheranno la sensazione di gelo.
Un clima tipico di dicembre pieno, non certo della fine di novembre.
Non si esclude che nuovi impulsi artici arrivino a ricaricare la depressione anche nella giornata di sabato 29, prolungando gli effetti del freddo e delle precipitazioni.
Il quadro è dinamico e i prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire se questa fase potrà avere ripercussioni anche nei primi giorni di dicembre.