Meteo: parte l’inverno meteorologico. Quando arriva la Neve in pianura sul medio-basso Adriatico? Ce lo dice ECMWF


di  Redazione, 01-12-2025 ore 10:20      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Con l’avvio dell’inverno meteorologico aumentano le domande su freddo, gelo e neve. Le ultime proiezioni ECMWF indicano un dicembre potenzialmente dinamico, con la possibilità di nevicate fino in pianura sul medio-basso Adriatico. Ecco cosa aspettarci davvero secondo i modelli e quali sono le date più a rischio freddo.

Inverno meteorologico al via: cosa significa realmente

Con oggi, lunedì 1 dicembre, prende ufficialmente il via l’inverno meteorologico, quello utilizzato nei calcoli climatici e nei modelli previsionali. L’inverno astronomico arriverà invece solo il 21 dicembre, in concomitanza con il solstizio. Queste due date spesso confondono, ma da un punto di vista meteorologico è proprio da dicembre che iniziamo a osservare con maggiore attenzione il comportamento delle masse d’aria e dei grandi indici atmosferici. Ed è proprio l’equilibrio – o squilibrio – di questi fattori a determinare quando potrebbe arrivare la neve in pianura, soprattutto sul medio-basso Adriatico, una delle zone più sensibili alle irruzioni fredde da est.

Le prime indicazioni dei modelli: dicembre non sarà un mese piatto

Le più recenti analisi dei modelli matematici, in particolare il prestigioso ECMWF, offrono uno spunto interessante: dicembre 2025 potrebbe non essere dominato dall’anticiclone, come accaduto in molte annate recenti.
Anzi, emergono segnali di pattern dinamico, con scambi meridiani più frequenti e una certa tendenza dell’aria fredda a scendere dall’Est Europa verso il Mediterraneo.

Tra le parole chiave che meglio descrivono la potenziale evoluzione troviamo:
freddo in arrivo, neve a bassa quota, irruzione artica, proiezioni ECMWF, medio-basso Adriatico, dicembre dinamico, ondata di freddo.

Questi elementi fanno pensare che, nel corso del mese, l’Italia possa essere coinvolta più volte da fasi instabili e fredde, e che le regioni adriatiche – Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia – possano vivere condizioni più favorevoli alla neve fino in pianura.

Perché proprio il medio-basso Adriatico è più esposto alla neve

Le aree affacciate sull’Adriatico, soprattutto nel settore centro-meridionale, sono fortemente sensibili alle irruzioni fredde di matrice artico-continentale. Quando un blocco atlantico si posiziona in modo da deviare la corrente a getto, le masse d’aria gelide possono scivolare lungo i Balcani e raggiungere rapidamente l’Italia.
In questo scenario, la Puglia, l’Abruzzo, il Molise e parte della Basilicata entrano nel vivo del cosiddetto “effetto stau adriatico”, che può generare nevicate a quote molto basse, anche in pianura, soprattutto se il mare è ancora tiepido e alimenta temporali nevosi.

ECMWF: il periodo più a rischio neve

Secondo gli aggiornamenti di ECMWF delle ultime 48 ore, il periodo più favorevole all’arrivo della prima ondata di freddo invernale con neve fino in pianura sembra identificarsi tra:

➡ 8-9 dicembre (inizio finestra favorevole)
➡ 18-19 dicembre (massima potenzialità fredda)

In questa finestra temporale, il modello europeo individua la possibilità di un affondo artico importante, accompagnato da isoterme molto basse a 850 hPa e geopotenziali ben strutturati, elementi necessari per poter parlare concretamente di neve in pianura sul medio-basso Adriatico.

Non parliamo di un evento garantito, ma di una probabilità concreta, superiore rispetto alla media degli ultimi anni.

Può arrivare la neve in pianura? Ecco cosa serve davvero

Affinché la neve arrivi fino al livello del mare in zone come Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, devono instaurarsi condizioni molto specifiche:
    •    irruzione artico-continentale diretta dai Balcani;
    •    temperature a 850 hPa comprese tra -5°C e -10°C sul medio Adriatico;
    •    bassa pressione sullo Ionio o sul basso Adriatico;
    •    ventilazione da Nord o Nord-Est;
    •    adeguata umidità nei bassi strati.

ECMWF, nel suo scenario più freddo, disegna proprio questo tipo di configurazione, rendendo quindi plausibile un episodio nevoso diffuso anche a quote prossime al livello del mare.

Dicembre: un mese da monitorare giorno per giorno

La tendenza generale è chiara: dicembre potrebbe sorprendere, con fasi fredde e nevose anche significative.
Non siamo davanti alla certezza matematica, ma alla probabilità crescente che il primo mese invernale sia tutt’altro che anonimo.

Il fattore chiave sarà il comportamento del Vortice Polare, ancora non perfettamente compatto. Ogni sua oscillazione o indebolimento può favorire discese fredde verso il Mediterraneo.

Conclusioni: quando aspettarsi davvero la neve in pianura

Riassumendo quanto emerge dalle proiezioni ECMWF e dagli indici teleconnettivi:

✔ Periodo più favorevole: 9–18 dicembre
✔ Zone con maggior probabilità: Abruzzo, Molise, Basilicata interna, Puglia centro-settentrionale
✔ Possibilità di neve in pianura: reale, non garantita
✔ Mese di dicembre: dinamico e potenzialmente molto freddo

Le prossime uscite modellistiche ci diranno se la tendenza potrà trasformarsi in una previsione concreta.

 

👉 LINK: MODELLO WRF-LAM METEOPUGLIA

 

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✍️ Autore: redazione Meteo Puglia – Luca D’Amato (analisi e tendenze meteo)




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