Neve in pianura? Il segnale arriva dai modelli ensemble


di  Redazione, 04-12-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime analisi meteorologiche aprono scenari invernali di grande interesse: un possibile stratwarming, accompagnato da un indebolimento del Vortice Polare, potrebbe innescare scambi meridiani capaci di portare gelo e nevicate fino all’Europa centro-meridionale. Ma cosa potrebbe accadere in Italia durante il periodo natalizio?

Un dicembre che cambia tono: cosa sta succedendo davvero in stratosfera

Le proiezioni delle ultime settimane mostrano un graduale rallentamento della circolazione polare. Secondo le analisi dei principali centri di calcolo, un primo riscaldamento stratosferico — noto come stratwarming — potrebbe attivarsi proprio nella prima metà di dicembre. Quando ciò avviene, la temperatura della stratosfera sopra il Polo Nord aumenta rapidamente.


Neve in pianura? Il segnale arriva dai modelli ensemble
Le analisi dei modelli ensemble iniziano a mostrare un segnale che merita attenzione: la possibilità di un cambio pattern deciso a metà mese, con scenari che potrebbero favorire neve a quote molto basse. Non una previsione, ma una tendenza da monitorare con attenzione.

Analisi dei modelli ensemble: un segnale che cresce

I modelli ensemble, utilizzati per valutare le probabilità di un certo scenario meteorologico, stanno iniziando a convergere su una possibile fase più fredda durante la seconda decade di dicembre. A differenza dei run deterministici – spesso troppo estremi – gli ensemble permettono di capire se un’idea atmosferica “resiste” nella media delle proiezioni.
Al momento, la media mostra un graduale abbassamento delle temperature a 850 hPa e un possibile affondo continentale verso l’Europa centro-orientale.

L’ipotesi del freddo: perché non è campata in aria

Questo segnale non nasce dal nulla: è legato al comportamento del vortice polare, ancora disturbato dal warming di fine novembre, e alla crescente tendenza dei modelli a mostrarsi propensi a blocchi atlantici più solidi.
In presenza di blocco atlantico, l’aria fredda accumulata in Russia può scivolare verso ovest, innescando retrogressioni gelide che spesso sono le uniche in grado di portare neve in pianura anche nelle regioni adriatiche.

Neve in pianura: quando potrebbe accadere?

Le fasce temporali più attenzionate dagli ensemble vanno dall’8-9 dicembre fino al 15-17 dicembre.
Non si tratta di una previsione, ma di una finestra temporale in cui il pattern potrebbe diventare favorevole a episodi nevosi a basse quote, con eventuale coinvolgimento anche delle zone costiere in caso di irruzioni dai quadranti nord-orientali.

Affidabilità: quanto credere a questi segnali?

Siamo ancora nel campo delle tendenze, non delle certezze.
Tuttavia, rispetto ai giorni precedenti, il segnale si sta rafforzando: più cluster degli ensemble indicano l’arrivo di aria più fredda e un indebolimento delle correnti atlantiche.
Un indizio non fa una prova, ma quando i modelli iniziano a “parlare la stessa lingua”, la tendenza diventa più interessante.

🔻 FOCUS FINALE: Puglia e Sud Italia – cosa potrebbe accadere?

La domanda chiave: questo eventuale cambio di pattern potrebbe coinvolgere anche il medio-basso Adriatico?

Al momento, la risposta è: sì, la possibilità esiste.

Ecco i motivi:
    •    Le irruzioni da Nord-Est sono le uniche in grado di portare neve a quote molto basse su Puglia, Basilicata, Molise e alta Calabria.
    •    Gli ensemble mostrano anomalia negativa proprio sull’Adriatico centrale: un segnale tipico dei run che “fiutano” ingressi balcanici.
    •    La media delle temperature a 850hPa scende su valori prossimi o inferiori ai -4°C, soglia compatibile con nevicate fino in collina e localmente più in basso.

Quando?
La finestra più probabile resta quella 19–28 dicembre.

Quali zone sarebbero più esposte in caso di irruzione est-europea?
    •    Gargano
    •    Sub-Appennino Dauno
    •    Tavoliere (in caso di retrogressione più intensa)
    •    Murge
    •    Costa adriatica da Bari a Brindisi e fino al Salento (eventuali rovesci nevosi con isoterme favorevoli)

Non è una previsione certa, ma la tendenza merita monitoraggio continuo.

👉 LINK: MODELLO WRF-LAM METEOPUGLIA

 

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✍🏻Autore: Redazione Meteo Puglia – a cura di Luca Marinelli

(Analisi e tendenze meteo)




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