Natale gelido: gelo e neve dalla Russia? Ecco cosa può succedere


di  Redazione, 05-12-2025 ore 09:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le analisi dei modelli ensemble iniziano a mostrare un segnale che merita attenzione: la possibilità di un cambio pattern deciso a metà mese, con scenari che potrebbero favorire neve a quote molto basse. Non una previsione, ma una tendenza da monitorare con attenzione.

Analisi dei modelli ensemble: un segnale che cresce

I modelli ensemble, utilizzati per valutare le probabilità di un certo scenario meteorologico, stanno iniziando a convergere su una possibile fase più fredda durante la seconda decade di dicembre. A differenza dei run deterministici – spesso troppo estremi – gli ensemble permettono di capire se un’idea atmosferica “resiste” nella media delle proiezioni.
Al momento, la media mostra un graduale abbassamento delle temperature a 850 hPa e un successivo coinvolgimento dell'Europa.

Natale gelido: gelo e neve dalla Russia? Ecco cosa può succedere


Le ultime analisi meteo a medio-lungo termine mostrano scenari davvero interessanti per il periodo natalizio. Il quadro barico europeo potrebbe cambiare rapidamente, aprendo la porta a correnti gelide dalla Russia. Possibile neve fino in pianura? Vediamo cosa mostrano i modelli e quali sono le aree più esposte.

Un dicembre pieno di incertezze: perché si parla già di gelo russo

Dicembre è appena iniziato e, come spesso accade in questo periodo, l’attenzione degli appassionati si concentra sulle potenziali evoluzioni in vista del Natale. Le prospettive meteo non mancano e, sebbene sia prematuro parlare di “previsioni certe”, le ultime uscite dei modelli meteorologici suggeriscono un cambiamento significativo dello scenario barico europeo proprio durante la seconda metà del mese.
Secondo numerose proiezioni, infatti, la presenza di un Vortice Polare non particolarmente compatto potrebbe rendere più vulnerabile l’assetto climatico. Una condizione del genere aumenta la probabilità di blocchi atlantici e di conseguenti retrogressioni fredde dalla Russia, uno dei motori principali delle ondate di gelo che investono l’Europa.

Cosa mostrano i modelli ensemble: segnali più chiari per il periodo natalizio

Le analisi dei modelli ensemble – cioè una combinazione di molte proiezioni diverse – indicano che proprio nella finestra compresa tra il 20 e il 27 dicembre potrebbe verificarsi un’oscillazione importante nella circolazione atmosferica.
Alcuni cluster mostrano un indebolimento del flusso zonale e una possibile espansione anticiclonica sull’Atlantico settentrionale: una configurazione favorevole a far scivolare verso l’Europa correnti gelide continentali.
Questi segnali non implicano automaticamente un’ondata di gelo, ma quando più ensemble convergono su un pattern simile, significa che la tendenza generale ha un suo fondamento. Per i meteorologi è un campanello da non ignorare.

Gelo dalla Russia: quali sarebbero gli effetti in Italia

Se davvero una massa d’aria gelida proveniente dalla Russia dovesse puntare il Mediterraneo, l’Italia potrebbe ritrovarsi in una situazione da pieno inverno.
L’abbassamento delle temperature sarebbe rapido e marcato, con valori anche di 8-10°C inferiori alla media del periodo.
In uno scenario del genere, non si escluderebbe la possibilità di nevicate fino a quote molto basse sulle regioni più esposte alle correnti orientali:
    •    medio Adriatico
    •    Sud Italia lato adriatico
    •    Appennino centrale e meridionale
    •    zone interne e pianure soggette a venti orientali canalizzati
Questa configurazione, tipica delle retrogressioni fredde continentali, è una delle più efficienti per riportare la neve fino alle coste, specialmente quando il nucleo gelido riesce a entrare in profondità nel Mediterraneo.

Natale con la neve? Non un sogno, ma una possibilità reale (non ancora una previsione)

Molti si interrogano sulla possibilità di vivere un Natale bianco. Non si può ancora parlare di previsione, perché le distanze temporali sono notevoli, ma i segnali teleconnettivi sono certamente rilevanti.
Il rallentamento del Vortice Polare, il possibile blocco atlantico e la predisposizione dell’Europa orientale a ospitare aria molto fredda aumentano le probabilità di un’ondata di gelo proprio nella terza decade del mese.
Le probabilità non sono ancora tali da dare certezze, ma gli ingredienti meteo che storicamente hanno portato situazioni simili stanno comparendo nelle simulazioni dei modelli.

Cosa può succedere nel dettaglio: due scenari possibili

Per ora si delineano due scenari principali:

SCENARIO 1 – Retrogressione continentale forte
    •    blocco atlantico pronunciato
    •    gelo dalla Russia diretto sull’Europa sud-orientale
    •    irruzione fredda anche sull’Italia
    •    neve a quote molto basse o addirittura in pianura su medio Adriatico e Sud
    •    festività natalizie fredde o gelide

SCENARIO 2 – Freddo limitato all’Europa orientale
    •    blocco atlantico solo parziale
    •    irruzione che resta confinata tra Balcani e Grecia
    •    Italia coinvolta solo marginalmente
    •    clima fresco ma non gelido
    •    fenomeni deboli o assenti

Al momento, lo scenario 1 appare leggermente più probabile, ma non abbastanza da costituire una previsione operativa.

Focus Puglia e Sud Italia: cosa aspettarsi se arrivasse davvero il gelo?

Le retrogressioni fredde dalla Russia sono tra le configurazioni più favorevoli per Puglia, Molise, Basilicata e coste adriatiche del Sud.
Se si verificasse lo scenario freddo, la Puglia in particolare potrebbe vivere:
    •    temperature minime molto basse
    •    vento sostenuto da nord-est
    •    neve fino a bassissima quota sulle Murge
    •    possibili fioccate non impossibili su coste adriatiche come Bari, Brindisi, Monopoli, Barletta, Manfredonia
Un’eventuale ondata gelida natalizia colpirebbe quindi in maniera diretta tutto il medio-basso Adriatico.

Conclusioni

Il quadro meteo in vista del Natale rimane aperto, con segnali sempre più concreti ma ancora non definitivi. La possibilità di un’irruzione gelida dalla Russia esiste e non è affatto trascurabile, ma serviranno ancora alcuni giorni per capire se potrà davvero concretizzarsi.
Per ora, la prudenza resta d’obbligo ma l’inverno, quello vero, sembra voler entrare prepotentemente in scena proprio nel periodo delle festività.

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✍🏻Autore: Redazione Meteo Puglia – a cura di Lorenzo De Santis (Analisi Meteo)




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