Vortice Polare in crisi: prepariamoci al ribaltone con Gelo e Neve


di  Redazione, 06-12-2025 ore 15:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime analisi atmosferiche mostrano un Vortice Polare tutt’altro che in salute. Quando la sua struttura si indebolisce, la circolazione atmosferica può cambiare repentinamente, aprendo scenari di gelo, neve e irruzioni fredde anche sulle nostre latitudini. Ecco cosa potrebbe succedere, quando e perché ora il rischio di un ribaltone meteo torna a crescere.

Vortice Polare debole: perché cambia tutto

In meteorologia, un Vortice Polare forte significa correnti occidentali ben strutturate ed energia trattenuta nell’Artico. Quando invece il VP entra in crisi, compaiono distorsioni, onde planetarie più attive e possibili blocchi atlantici. In altre parole: l’aria fredda può iniziare a muoversi verso sud, creando configurazioni invernali anche marcate.

Nelle ultime settimane diversi indici teleconnettivi e variabili atmosferiche stanno suggerendo uno scenario significativo: il Vortice Polare non è in piena forma. Gli effetti non sono immediati ma possono emergere improvvisamente, con un ribaltamento dei modelli matematici.

Modelli matematici pronti a cambiare rotta

Fino a poco tempo fa le proiezioni per dicembre raccontavano un’Italia più mite, spesso perturbata ma con scarse prospettive per ondate fredde strutturate. Adesso, invece, i principali centri previsionali iniziano a mostrare alternative invernali molto diverse, a partire dalla seconda e terza decade del mese.

In più, l’esperienza statistica insegna che quando il VP è debole in novembre e inizio dicembre, la possibilità di incursioni fredde aumenta nelle settimane successive. Il ribaltone modellistico, quindi, non è un capriccio numerico, ma una possibile risposta fisica della troposfera a una stratosfera indebolita.

Verso uno scenario più gelido? Perché ora è possibile

Un Vortice Polare disturbato può fare da grilletto per blocchi atlantici e discese di aria artica continentale. Significa che correnti fredde dalla Russia potrebbero trovare strada libera verso l’Europa centrale e mediterranea.

Non parliamo ancora di previsione certa: siamo nel campo delle probabili tendenze. Tuttavia, le proiezioni dei modelli ensemble iniziano a convergere verso scenari più rigidi, almeno a sprazzi.

Gli elementi che spingono in questa direzione sono:

✔️ onde planetarie attive
✔️ VP disallineato e poco compatto
✔️ possibili retrogressioni fredde dall’Est Europa
✔️ pattern da blocco atlantico più frequente

In meteorologia, queste combinazioni spesso anticipano irruzioni fredde con neve anche a bassa quota.

Cosa potremmo aspettarci nelle prossime settimane

Gli scenari più discussi dai previsori indicano:

* raffreddamento più marcato dell’Europa orientale, con nuclei artici pronti a muoversi verso ovest
* crescente probabilità di afflussi gelidi sull’Italia, soprattutto lungo il versante adriatico
* finestra meteorologica più favorevole verso metà mese e terza decade di dicembre

Se la dinamica trovasse conferma, il ribaltone potrebbe verificarsi nel periodo delle festività natalizie o immediatamente prima.

Gelo e neve: quali rischi concreti?

Se il VP dovesse indebolirsi ulteriormente, potremmo entrare in una fase dominata da:

❄️ irruzioni fredde di matrice russo–siberiana
❄️ neve fino in pianura in diverse aree del Centro–Sud
❄️ temperature decisamente sotto la media per più giorni

Non si tratta di allarmismo, ma della possibilità reale che emerge dalle indicazioni sinottiche.

Focus Sud e Puglia: cosa potrebbe succedere

Come spesso accade in questi casi, il medio–basso Adriatico appare tra i settori più sensibili alle retrogressioni gelide: Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia potrebbero essere nel mirino qualora l’asse del freddo scivolasse verso l’Italia.

La Puglia, in particolare, per la sua esposizione alle correnti da nord-est può ritrovarsi con neve a bassa quota o persino lungo le coste se lo scenario dovesse concretizzarsi. È presto per dirlo, ma il segnale c’è ed è in crescita nelle emissioni modellistiche.

Conclusioni: ribaltone possibile, prudenza necessaria

Il Vortice Polare è debole e ogni volta che accade lo schema atmosferico tende a cambiare. Il ribaltone modellistico con gelo e neve non è fantascienza, ma uno scenario che merita di essere seguito passo dopo passo.

Al momento non parliamo di previsione, bensì di tendenza credibile, alimentata da indici e meccanismi fisici che stanno evolvendo rapidamente. Se tutto andasse nella direzione ipotizzata, il Natale e la terza decade del mese potrebbero riservare sorprese gelide, soprattutto per il Sud e la Puglia.

Monitoreremo costantemente, pronti a confermare o ridimensionare la dinamica.

👉 LINK: MODELLO WRF-LAM METEOPUGLIA

 

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✍️Autore: Redazione Meteo Puglia – Analisi a cura di Marco Ferrante




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