Meteo Festività natalizie: possibile affondo gelido con neve in pianura. Ecco dove e perché


di  Redazione, 09-12-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime tendenze meteo per le festività natalizie mostrano la possibile formazione di un affondo gelido capace di riportare neve fino in pianura, soprattutto al Centro-Sud e lungo il medio-basso Adriatico, tra il 24/25 dicembre e la fine del mese. Scenario ancora da confermare, ma che merita grande attenzione per l’impatto su viaggi e spostamenti.

SCENARIO METEO DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE: COSA POTREBBE ACCADERE


Le festività natalizie potrebbero essere accompagnate da un cambio di passo importante sul fronte meteo. Dopo una prima parte di stagione spesso condizionata da fasi miti o relativamente stabili, le ultime proiezioni a grande scala lasciano intravedere la possibilità di un affondo gelido verso l’Europa centro-meridionale proprio in concomitanza con il periodo di Natale. Si parla quindi di una possibile fase di meteo invernale più deciso tra il 24 e il 25 dicembre e, in estensione, fino alla fine del mese, con rischio di neve in pianura su alcune aree della nostra Penisola, in particolare al Centro-Sud e sul medio-basso Adriatico. È bene sottolineare che si tratta di una tendenza, non di una previsione definitiva, ma gli elementi in gioco iniziano a essere interessanti.


PERCHÉ SI PARLA DI AFFONDO GELIDO: BLOCCO ATLANTICO E CORRENTE ZONALE


Alla base di questo possibile affondo gelido troviamo due concetti chiave della dinamica atmosferica: il blocco atlantico e il rallentamento della corrente zonale. In condizioni “normali”, la corrente a getto scorre tesa da ovest verso est (corrente zonale) e trasporta sull’Europa masse d’aria relativamente miti e oceaniche, con un meteo spesso variabile ma non particolarmente freddo. Quando però si instaura un blocco atlantico, cioè un’area di alta pressione tenace sull’oceano in grado di deviare le perturbazioni, la circolazione cambia: la corrente zonale rallenta, si ondula e permette alle masse d’aria gelida di origine artica o continentale di scivolare verso latitudini più basse. È proprio questo il quadro che le principali tendenze meteo per le festività natalizie stanno iniziando a suggerire: un possibile blocco atlantico capace di pilotare un affondo gelido verso il cuore del Mediterraneo, con conseguenze significative per il meteo di Natale in Italia.


NEVE IN PIANURA: LE AREE PIÙ ESPOSTE TRA CENTRO-SUD E MEDIO-BASSO ADRIATICO


Nel caso in cui l’affondo gelido dovesse concretizzarsi, le zone maggiormente esposte a freddo e neve in pianura sarebbero in primo luogo quelle del Centro-Sud e del medio-basso Adriatico. In questo tipo di configurazione, con aria fredda che dilaga dai quadranti settentrionali o nord-orientali, le regioni adriatiche tendono spesso a trovarsi sul lato “attivo” del sistema, con nubi, rovesci e nevicate anche a quote molto basse. Parliamo quindi, in linea di massima, di possibili fenomeni su Marche meridionali, Abruzzo, Molise, Puglia, ma in alcuni scenari anche su Campania interna, Basilicata e settori più esposti di Calabria e Sicilia, soprattutto se si attiveranno minimi secondari sul basso Tirreno o sullo Ionio. La possibilità di neve in pianura durante le festività natalizie riguarda dunque soprattutto il Centro-Sud e il medio-basso Adriatico, mentre il Nord, in caso di afflusso molto secco da nord-est, potrebbe rimanere ai margini dei fenomeni, pur con clima freddo e gelate diffuse.


FINESTRA CRITICA TRA 24 E 25 DICEMBRE E FINO A FINE MESE


Il periodo più delicato, dal punto di vista del meteo invernale, sembra collocarsi tra il 24 e il 25 dicembre, con una finestra che potrebbe estendersi fino agli ultimi giorni del mese. Le previsioni meteo per Natale indicano la possibilità che proprio in queste 24–72 ore l’affondo gelido tocchi il suo apice, con l’arrivo dell’aria fredda e l’eventuale formazione di minimi depressionari sul Mediterraneo. È in questa fase che potremmo assistere a piogge, rovesci e nevicate a bassa quota, con la neve che, se le temperature lo consentiranno, potrebbe spingersi fino alle pianure del Centro-Sud e alle coste del medio-basso Adriatico. Nelle giornate successive, fino a fine mese, lo scenario possibile è quello di una prosecuzione di condizioni fredde, con ulteriori impulsi instabili oppure con fasi più secche ma caratterizzate da gelate notturne. Tutto dipenderà dalla persistenza del blocco atlantico e dal modo in cui la corrente a getto deciderà di ondularsi.


AFFIDABILITÀ DELLA TENDENZA METEO E COSA OSSERVARE NEI PROSSIMI GIORNI


È fondamentale chiarire un punto: quando si parla di tendenza meteo per le festività natalizie, specialmente con riferimenti a un affondo gelido e alla neve in pianura, l’affidabilità non è ancora paragonabile a quella di una previsione a breve termine. Gli indici di circolazione, la posizione del blocco atlantico e l’esatto tracciato delle masse d’aria fredda sono tutti elementi in continua evoluzione. Al momento, la probabilità di avere un meteo più invernale tra il 24/25 dicembre e la fine del mese esiste ed è supportata da diversi scenari modellistici, ma i dettagli su dove, quando e quanto nevicherà restano da definire. Nei prossimi giorni sarà quindi essenziale seguire gli aggiornamenti delle previsioni meteo giorno per giorno, con un occhio particolare alle regioni del Centro-Sud e del medio-basso Adriatico, per capire se la tendenza verrà confermata, attenuata o, in alternativa, ulteriormente accentuata.


FOCUS PUGLIA E SUD ITALIA: RISCHIO FREDDO E NEVE TRA ADRIATICO E IONIO


Uno sguardo particolare merita il Sud Italia, e in modo specifico la Puglia, spesso al centro delle cronache meteo quando entrano in gioco affondi freddi da nord o nord-est. In caso di blocco atlantico e rallentamento della corrente zonale, con aria gelida in arrivo dall’Europa orientale, il medio-basso Adriatico può diventare un vero “corridoio” per rovesci di neve fino a quote molto basse. La Puglia, dalle zone del Gargano e del Subappennino Dauno fino al Barese, al Brindisino, al Tarantino e parte del Leccese, potrebbe quindi trovarsi in una posizione favorevole a episodi di neve in pianura, soprattutto tra la vigilia di Natale, il giorno di Natale e i giorni immediatamente successivi, se le temperature al suolo lo consentiranno. Anche le regioni limitrofe del Sud, come Basilicata, Molise, Campania interna e in alcuni casi Calabria, potrebbero vivere fasi di meteo invernale più marcato, con rovesci nevosi fino alle colline o alle pianure interne. È però doveroso ribadire che, al momento, parliamo di una tendenza meteo e non di una previsione definitiva: tutto è ancora da valutare e seguire con attenzione. La redazione di Meteo Puglia continuerà a monitorare l’evoluzione dei modelli e fornirà aggiornamenti mirati su Puglia e Sud Italia, così da capire se questo possibile affondo gelido con neve in pianura diventerà realtà proprio durante le festività natalizie.

👉 LINK: MODELLO WRF-LAM METEOPUGLIA

 

Leggi anche: NEVE su PUGLIA, BASILICATA, MOLISE e ABRUZZO, ma quando?

Che tempo farà a NATALE? ECCO le prime proiezioni dei modelli

VORTICE POLARE in seria difficoltà, ecco le possibili CONSEGUENZE

✍🏻Autore: Redazione Meteo Puglia – analisi meteo a cura di Luca De Martino




LEGGI ANCHE