Meteo: calma apparente, il gelo siberiano può tornare a colpire, ecco quando


di  Redazione, 10-12-2025 ore 12:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI

* Perché il meteo di dicembre, oggi così tranquillo e mite, nasconde in realtà un potenziale cambio di rotta in stile pieno inverno.
* Che cosa intendiamo quando parliamo di gelo siberiano e perché viene definito il “gigante che dorme” dell’inverno europeo.
* In quale finestra temporale, secondo le ultime tendenze dei modelli matematici, potrebbero aprirsi le porte a un’irruzione gelida verso l’Italia.
* Come potrebbero reagire Puglia e Sud Italia se il gelo siberiano dovesse davvero mettersi in moto proprio durante le festività natalizie.

Dicembre sta regalando all’Italia giornate spesso placide, cieli stabili e temperature chiaramente al di sopra della media stagionale, tanto che in molte città si fa ancora fatica a parlare di vero inverno. Eppure, dietro questa apparente calma atmosferica, qualcosa di decisamente più freddo continua a serpeggiare lontano dai nostri confini: il gelo siberiano, una massa d’aria gelida che per ora resta confinata tra Russia e steppe asiatiche, ma che quest’anno potrebbe avere più di una chance di mettersi in moto verso l’Europa proprio nel periodo delle festività natalizie.

Dicembre di calma apparente: anticiclone e temperature sopra media

L’avvio di questo mese è dominato da un anticiclone robusto e sempre più radicato sul Mediterraneo centrale. Il risultato, dal punto di vista del meteo, è sotto gli occhi di tutti: giornate stabili, poche piogge, inversioni termiche in pianura e massime spesso ben oltre le medie climatiche del periodo. Molti si chiedono se questo pattern anticiclonico possa continuare indisturbato fino a fine anno o se, al contrario, sia il preludio a un cambiamento più deciso. Le ultime emissioni dei modelli matematici – quei complessi sistemi di calcolo che ogni giorno elaborano l’evoluzione dell’atmosfera – iniziano a suggerire che la seconda ipotesi non sia affatto da scartare. In particolare, alcune corse modellistiche mostrano un graduale indebolimento del dominio anticiclonico proprio a ridosso delle festività natalizie, aprendo un varco a irruzioni d’aria molto più fredda proveniente da nord-est.

Il “gigante che dorme”: cos’è davvero il gelo siberiano

Quando parliamo di gelo siberiano, in meteorologia, non ci riferiamo a un singolo evento, ma a un’enorme riserva di aria gelida che si accumula durante l’inverno tra Siberia, Russia europea e parte dell’Asia centrale. È un vero e proprio “serbatoio” termico, un gigante che dorme, alimentato da notti lunghissime, terreno innevato e cieli spesso sereni che favoriscono un raffreddamento estremo degli strati d’aria prossimi al suolo. Finché la circolazione generale resta dominata dall’anticiclone e dalla cosiddetta corrente zonale, questa massa gelida rimane confinata a est. Ma basta un cambio di assetto – per esempio una pulsazione dell’alta pressione verso nord o un indebolimento del vortice polare – perché il gelo siberiano possa mettersi in movimento e prendere la strada dell’Europa, talvolta raggiungendo anche il cuore del Mediterraneo e dell’Italia con effetti ben noti: crollo delle temperature, neve a basse quote, vento teso e sensazione di freddo pungente.

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