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Capire oggi come sarà il meteo di Natale non è affatto semplice: la distanza temporale è ancora importante, ma le ultime proiezioni dei modelli matematici iniziano a mostrare segnali interessanti, con la possibilità che l’Italia venga coinvolta da correnti più fredde da est proprio in prossimità delle festività. Tra l’ipotesi di un Natale senza neve e il sogno (o incubo, a seconda dei punti di vista) di un vero gelo siberiano al Centro-Sud, la parola d’ordine è prudenza, ma la tendenza merita di essere seguita con grande attenzione. COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI Meteo Natale: perché è così difficile prevedere il tempo con molti giorni di anticipo I Natali storici tra neve, gelo e sorprese all’ultimo momento Le nuove tendenze dei modelli matematici: spunta il freddo da est SE VUOI SCOPRIRE IL RESTO CONTINUA A LEGGERE. pagina successiva
* Perché le previsioni meteo di Natale a molti giorni di distanza sono sempre delicate e soggette a cambiamenti.
* Quali Natali storici hanno già mostrato come l’inverno possa cambiare volto all’ultimo momento, tra neve e gelo.
* Cosa stanno suggerendo oggi alcuni run dei modelli matematici, con l’ipotesi di un afflusso freddo da est verso l’Italia.
* Dove il gelo siberiano potrebbe colpire di più in caso di svolta natalizia, con un focus speciale su Centro-Sud e Puglia.
Ogni anno, appena si entra nel mese di dicembre, la domanda è sempre la stessa: “Che tempo farà a Natale?”. Dal punto di vista tecnico, però, cercare di definire le previsioni meteo a molti giorni, se non settimane, di distanza è una vera impresa. L’atmosfera è un sistema caotico: piccoli cambiamenti nelle condizioni iniziali possono portare a evoluzioni molto diverse, e i modelli matematici, per quanto sofisticati, restituiscono scenari probabilistici, non certezze assolute. Per questo oggi possiamo parlare di tendenze meteo per Natale, di scenari più o meno probabili, ma non ancora di dettagli su dove vedremo neve o se il gelo siberiano raggiungerà davvero il Centro-Sud. La tentazione di semplificare è forte, ma chi fa informazione meteo in modo professionale deve ricordare che la distanza temporale riduce la precisione e aumenta il margine di errore.
Non è la prima volta che il meteo di Natale sorprende tutti. La storia recente ricorda diversi episodi in cui, dopo un inizio di dicembre anonimo o addirittura mite, l’inverno si è risvegliato improvvisamente proprio a ridosso delle festività. Alcuni Natali sono rimasti impressi per la neve in pianura su molte regioni italiane, altri per il gelo intenso che ha colpito soprattutto il Nord e l’interno del Centro-Sud. Altri anni, al contrario, il meteo natalizio è stato dominato dall’anticiclone, con temperature sopra media e zero neve, quasi come se fossimo in autunno. Questa alternanza di Natali freddi e Natali miti è il miglior promemoria del fatto che non esiste una “regola fissa” e che ogni stagione fa storia a sé. Proprio per questo, quando si evocano termini come “gelo siberiano” o “neve a Natale”, è bene farlo tenendo a mente le lezioni del passato: tutto può cambiare anche a pochi giorni dall’evento.
Tornando al presente, le ultime emissioni dei modelli matematici globali – da GFS ad altri centri di calcolo – stanno iniziando a mostrare, in alcuni run, un segnale diverso rispetto ai giorni scorsi. Accanto allo scenario di un Natale senza neve, dominato dall’alta pressione e da temperature oltre la media del periodo, compare la possibilità che l’anticiclone si sposti o si indebolisca quanto basta per permettere a una massa d’aria più fredda continentale di avanzare da est verso il Mediterraneo. Non si tratta ancora di un quadro consolidato, ma di una novità interessante: in alcune simulazioni, le correnti orientali riescono a raggiungere prima l’Europa orientale e poi l’Italia, con un calo termico più marcato e un aumento del rischio di instabilità sulle regioni esposte. È qui che entra in gioco la parola “gelo siberiano”: le mappe a lungo termine inseriscono la possibilità che, in un certo intervallo temporale legato alle festività, aria molto fredda di origine russa o siberiana possa affacciarsi sul nostro Paese, specie verso il Centro-Sud.
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