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Gelo siberiano o Natale senza neve? Gli scenari in gioco per l’Italia
In pratica, al momento sul tavolo abbiamo almeno due grandi scenari per il meteo di Natale in Italia. Il primo, più tradizionale, prevede un Natale senza neve per la maggior parte delle regioni, con l’alta pressione in grado di garantire tempo stabile, nebbie in pianura e temperature spesso oltre la media, soprattutto in collina e in montagna. Il secondo, più “estremo”, è quello che vede una maggiore intrusione del freddo da est, con correnti continentali che potrebbero portare gelo e neve non solo sui Balcani, ma anche su parte del nostro territorio. In questo caso, a essere più coinvolte sarebbero le regioni del Centro-Sud e il versante adriatico, che in presenza di aria fredda e mare ancora relativamente più mite diventano terreno ideale per rovesci, fiocchi di neve a bassa quota e gelate diffuse nell’entroterra. Tra questi due scenari esiste una gamma di soluzioni intermedie: è possibile, per esempio, che il gelo siberiano resti in parte defilato, limitandosi a lambire l’Italia e portando solo un calo delle temperature e qualche episodio nevoso più isolato. Le “molte novità” di questi giorni, dunque, non vanno lette come una promessa di inverno memorabile, ma come un aumento di probabilità di vedere condizioni più invernali rispetto a quanto si poteva ipotizzare fino a poco tempo fa.
L’importanza di non forzare le previsioni di lungo termine
Dal punto di vista della comunicazione meteo, il rischio in queste situazioni è quello di correre troppo. Il fatto che i modelli inseriscano il gelo siberiano in qualche run non significa che questo scenario diventerà automaticamente realtà. È fondamentale osservare la ripetitività del segnale: più volte un certo schema circolatorio viene proposto, più aumenta la sua credibilità. Allo stesso tempo, bisogna verificare se anche altri modelli indipendenti mostrano una tendenza simile oppure se si tratta di un’idea isolata. Per ora si può affermare che esistono elementi per immaginare un Natale più freddo, con possibili incursioni da est, ma la linea di confine tra un Natale senza neve e un evento di gelo siberiano al Centro-Sud è ancora sottile. Il consiglio è quello di seguire le prossime emissioni con curiosità ma anche con senso critico: la meteorologia è una scienza, non un desiderio.
Focus Puglia e Sud Italia: dove la svolta natalizia potrebbe farsi sentire di più
Se parliamo di freddo da est e di gelo siberiano, il pensiero va inevitabilmente al Sud e in particolare alla Puglia, spesso in prima fila quando le correnti continentali si tuffano sul medio-basso Adriatico. In uno scenario in cui l’alta pressione allenti la presa e consenta all’aria gelida di scivolare lungo i Balcani, il mare Adriatico può diventare un vero motore di instabilità: il contrasto tra acqua più tiepida e aria gelida in quota favorisce la nascita di nubi e rovesci, che in presenza di termiche basse si trasformano facilmente in neve fino a quote collinari, talvolta anche più in basso. Per la Puglia e per il resto del Sud – pensiamo a Molise, Basilicata, Campania interna e parte della Calabria – la svolta natalizia significherebbe quindi passare da un dicembre mite a giornate con clima pienamente invernale, vento teso, sensazione di freddo accentuato e possibilità di imbiancate localizzate. Al momento, però, non esistono certezze: parliamo di una tendenza meteo, supportata da alcuni run dei modelli matematici, che dovrà essere confermata o ridimensionata nei prossimi aggiornamenti. La redazione di Meteo Puglia continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione, con un occhio particolare alle ripercussioni su Puglia e Sud Italia, così da capire se quest’anno brinderemo a un Natale senza neve o se saremo costretti a fare i conti con un nuovo affondo di gelo siberiano proprio al Centro-Sud.
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✍🏻Autore: Redazione Meteo Puglia – tendenze meteo a cura di Davide Montanaro