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COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI Le prossime giornate sembrano già scritte dalle mappe meteo: l’anticiclone irrompe sull’Italia e si prepara a regnare indisturbato, regalando un dicembre dal sapore più autunnale che invernale. Cieli spesso sereni o poco nuvolosi, piogge ridotte al minimo e termometri stabilmente al di sopra delle medie del periodo: è questo il quadro che molti italiani stanno già sperimentando e che le previsioni meteo confermano per il breve termine. Eppure, dietro questa apparente tranquillità atmosferica, si nasconde un gigante addormentato che potrebbe cambiarci le carte in tavola proprio quando penseremo solo a panettoni, brindisi e vacanze: il gelo siberiano. L’ANTICICLONE REGNA SULL’ITALIA: METEO STABILE MA INGANNEVOLE Il protagonista assoluto dei prossimi giorni sarà quindi l’anticiclone, una vasta area di alta pressione che tende a estendersi dall’Atlantico fin verso il Mediterraneo centrale. Quando l’alta pressione si piazza sull’Italia in maniera così decisa, il meteo assume un aspetto apparentemente tranquillo: poche nubi, scarse precipitazioni, atmosfera spesso limpida soprattutto in montagna. Nelle pianure e nelle valli chiuse, però, questa configurazione può favorire la formazione di nebbie, inversioni termiche e ristagno di inquinanti. Nel complesso, però, il messaggio è chiaro: rispetto alle classiche immagini di dicembre con freddo intenso e neve, questo inizio di mese appare piuttosto soft, con massime che in molte città superano la media climatica anche di diversi gradi. Proprio questa calma apparente rischia di far abbassare la guardia, dando l’idea di un inverno “mancato”. PERCHÉ DICEMBRE SEMBRA COSÌ MITE: COSA STA ACCADENDO IN QUOTA Guardando alle carte in quota, si nota come la corrente a getto – il famoso “jet stream” – stia scorrendo piuttosto tesa alle alte latitudini, tenendo lontane dal Mediterraneo le masse d’aria più fredde di origine artica o continentale. L’energia perturbata si concentra su altri settori dell’emisfero, mentre sul nostro Paese prevale una circolazione più placida, con aria mite che risale da sud-ovest o da ovest. Questa situazione è tipica dei periodi dominati da un forte anticiclone, ma non è detto che debba durare per tutto l’inverno. Anzi, proprio il fatto che il vortice polare e le riserve di freddo sulla Siberia rimangano, per ora, “congelate” lontano da noi, lascia aperta la porta a possibili ribaltoni di circolazione nelle settimane successive. Ed è qui che entra in gioco l’ipotesi di un ritorno del gelo siberiano verso fine mese. IL “GIGANTE CHE DORME”: IL GELO SIBERIANO PRONTO A RISVEGLIARSI? Mentre in Italia si parla di anticiclone e di meteo quasi primaverile in alcune ore del giorno, sulla Siberia continua ad accumularsi un’enorme quantità di aria gelida, con valori termici tipicamente invernali. Questo serbatoio di freddo è il “gigante che dorme”: resta confinato lontano dalla Penisola finché le correnti in quota non cambiano direzione, ma può risvegliarsi improvvisamente se la circolazione emisferica si riorganizza. Le ultime tendenze meteo, basate sugli aggiornamenti dei modelli matematici, iniziano a fiutare proprio questa possibilità. Alcuni scenari, infatti, suggeriscono che durante le festività natalizie il disegno barico potrebbe mutare, con un indebolimento dell’anticiclone sull’Europa occidentale e una maggiore intrusione di aria fredda di matrice siberiana verso il Mediterraneo. Non si parla ancora di previsione certa, ma la “strada” imboccata dalle simulazioni sembra orientarsi verso un periodo più dinamico e potenzialmente più freddo. FESTIVITÀ NEL MIRINO: QUANDO POTREBBE ARRIVARE LA SVOLTA METEO Secondo le tendenze attuali, il periodo statisticamente più favorevole a una svolta sarebbe proprio quello compreso tra la seconda parte delle festività e i giorni immediatamente successivi a Natale. Dopo una prima fase dominata dall’anticiclone e da temperature sopra media, i modelli iniziano a mostrare la possibilità che flussi più continentali, collegati al gelo siberiano, possano trovare una via di fuga verso l’Europa centro-meridionale. Se questo disegno venisse confermato, l’Italia potrebbe passare nel giro di pochi giorni da un meteo stabile e mite a un contesto nettamente più invernale, con freddo più incisivo, aumento del vento e rischio di neve a bassa quota soprattutto sulle regioni esposte alle correnti orientali. Proprio il periodo delle festività natalizie diventa quindi la finestra da tenere maggiormente sotto osservazione: chissà che il cambio di scenario non coincida con le giornate in cui le famiglie programmano viaggi, cenoni e spostamenti su lunga distanza. SE VUOI SCOPRIRE IL RESTO CONTINUA A LEGGERE
* Perché l’anticiclone sta dominando il meteo Italia con cieli spesso sereni e temperature sopra la media.
* In che modo, dietro questa calma apparente, il gelo siberiano potrebbe tornare a colpire proprio durante le festività natalizie.
* Qual è il periodo più favorevole, secondo le ultime tendenze meteo, per un possibile cambio di rotta con freddo e neve anche a bassa quota.
* Che impatto potrebbe avere questa svolta su Puglia e Sud Italia se gli scenari freddi venissero confermati dai modelli matematici.
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