Meteo: Natale destinato alla storia? Potrebbe arrivare il Burian siberiano


di  Redazione, 13-12-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un possibile blocco atlantico e un anticiclone russo siberiano in rinascita potrebbero aprire la strada al Burian per Natale 2025: scenario estremo ma da monitorare con grande attenzione.

COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI
* Perché il Natale 2025 potrebbe davvero passare alla storia dal punto di vista meteo, secondo alcune tendenze estreme.
* Come un blocco atlantico poderoso e un anticiclone russo siberiano redivivo potrebbero convogliare aria gelida direttamente dalle pianure sarmatiche e dalla Jacuzia.
* Quali sarebbero gli effetti possibili del Burian siberiano sull’Italia tra gelo, neve e vento, se lo scenario si realizzasse.
* Che ruolo potrebbe avere la Puglia e, in generale, il Sud Italia in caso di irruzione gelida così intensa, e perché è fondamentale seguire passo passo i prossimi aggiornamenti.

 

Scenario attuale: un dicembre apparentemente tranquillo


Al momento l’inverno sembra procedere con il freno a mano tirato. Le mappe meteo mostrano spesso un’alta pressione invadente, capace di garantire lunghe fasi stabili su buona parte d’Europa e dell’Italia. Il meteo Natale 2025, osservato da oggi, sembrerebbe destinato a scorrere senza particolari colpi di scena, con temperature non troppo rigide e solo qualche disturbo di passaggio. Ma guardando oltre la semplice previsione a pochi giorni, le cose si fanno più interessanti: alcuni segnali a grande scala, legati al vortice polare e alle anomalie termiche sull’Eurasia, lasciano aperto uno spiraglio per qualcosa di ben diverso.

 

Un Natale 2025 “storico”? Perché se ne parla


L’idea che il Natale 2025 possa passare alla storia non nasce dal nulla. Alcune tendenze emisferiche, lette dagli esperti attraverso indici climatici e pattern di circolazione, suggeriscono che il vortice polare potrebbe non rimanere compatto per tutta la stagione. Quando il vortice si indebolisce o si deforma, si creano le condizioni per discese di aria gelida verso latitudini più basse. Tra le ipotesi più estreme c’è quella che vede un potente blocco atlantico spingere l’aria freddissima custodita tra Russia e Jacuzia direttamente verso l’Europa centro-meridionale. In questo scenario entrerebbe in gioco il famigerato Burian siberiano, protagonista di alcune tra le ondate di gelo più intense del passato. Non stiamo dicendo che accadrà con certezza, ma che, rispetto ad altre annate, il “campo da gioco” atmosferico sembra più favorevole a una possibile irruzione fredda importante proprio intorno a Natale.

 

Blocco atlantico poderoso: il primo tassello del puzzle


Per capire come potrebbe formarsi un Burian siberiano a Natale bisogna partire dal blocco atlantico. Immaginiamo una vasta cupola di alta pressione che si solleva sull’Atlantico centrale e settentrionale, fino a spingersi verso l’Islanda o addirittura la Groenlandia. Questa struttura barica interrompe il normale flusso da ovest verso est (la cosiddetta circolazione zonale) e costringe l’aria fredda artica e continentale a scendere lungo i suoi bordi. Se il blocco è davvero poderoso, il getto polare si incurva, creando una sorta di “scivolo” lungo il quale l’aria gelida può muoversi verso sud-est. È in questo quadro che l’Europa orientale e il Mediterraneo possono trasformarsi nel bersaglio dell’aria più fredda del pianeta. Il blocco atlantico, quindi, è il primo tassello: senza di esso, l’aria gelida resterebbe confinata sulle alte latitudini.

 

Anticiclone russo siberiano redivivo: il serbatoio del gelo


Il secondo tassello fondamentale è il cosiddetto anticiclone russo siberiano, una figura barica semi-permanente che domina la stagione fredda sulle vaste pianure sarmatiche e sulla Siberia. Quando questo anticiclone si rafforza, l’aria sopra le distese innevate si raffredda in maniera estrema, con valori che in regioni come la Jacuzia possono scendere ben sotto i -40°C. Stiamo parlando di alcune delle zone abitate più fredde del pianeta, dove il gelo è letteralmente di casa per mesi. Se l’anticiclone russo siberiano torna a essere particolarmente attivo proprio mentre in Atlantico si alza un blocco, si crea un corridoio perfetto: l’aria gelidissima accumulata sulle pianure sarmatiche viene spinta verso ovest e sud-ovest, pronta a entrare in Europa spinta da venti intensi di nord-est. È questo mix di blocco atlantico e anticiclone siberiano redivivo che rende plausibile, seppur ancora solo come ipotesi, l’arrivo del Burian a Natale 2025.

 

Burian siberiano: che cos’è davvero e cosa potrebbe comportare


Con il termine Burian (o Buran) si indica un vento gelido, secco e spesso accompagnato da polvere di neve sollevata dal suolo, che proviene dalle steppe russe e dalle regioni siberiane. Quando questo tipo di irruzione raggiunge l’Italia, il meteo assume caratteristiche estreme: crollo termico repentino, sensazione di gelo amplificata dal vento, neve che può cadere anche su coste e pianure, soprattutto se l’aria fredda interagisce con il Mediterraneo ancora relativamente tiepido. In uno scenario di Burian natalizio, il meteo Natale 2025 potrebbe trasformarsi in un evento memorabile: gelate diffuse, fiocchi fin sulle spiagge adriatiche, infrastrutture messe alla prova dal freddo e dal ghiaccio. È bene sottolineare ancora una volta che parliamo di uno scenario possibile ma non ancora inquadrato in modo chiaro dai modelli numerici: al momento si tratta di una tendenza estrema, non di una previsione ufficiale.

SE VUOI SCOPRIRE IL RESTO CONTINUA A LEGGERE
Continua a pagina 2




LEGGI ANCHE