Meteo: é l’ora del Centro-Sud. Follia di Neve pronta a colpire per le feste


di  Redazione, 15-12-2025 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un dicembre partito in modo tutto sommato tranquillo potrebbe cambiare volto proprio quando molti si aspettano solo luci, cenoni e regali: le ultime tendenze meteo lasciano aperta la porta a una massa d’aria gelida in discesa da est, potenzialmente in grado di colpire in pieno l’Italia e di favorire il Centro-Sud con scenari di neve in pianura durante le festività. Al momento resta una possibilità, non una certezza, ma è abbastanza concreta da meritare di essere seguita con grande attenzione.

COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI
* Perché tra Natale e le festività lo schema del meteo potrebbe cambiare, con aria più fredda in arrivo da est.
* In che modo una massa d’aria gelida può impattare sull’Italia favorendo proprio il Centro-Sud.
* Dove una vera “follia di neve” potrebbe arrivare fino in pianura se la configurazione prevista si realizzasse.
* Che cosa potrà significare tutto questo per Puglia e Sud Italia, tra gelo, vento e possibili imbiancate a bassa quota.

Scenario generale: perché il meteo può cambiare proprio per le feste

Fino a ora l’inverno ha mostrato il suo volto più soft, con tante fasi anticicloniche, qualche perturbazione rapida e pochi veri colpi di scena. Ma la circolazione atmosferica non è mai statica: il vortice polare, che governa gran parte della dinamica invernale dell’emisfero nord, sta vivendo una fase più disturbata, e questo apre la porta a configurazioni meno banali. Proprio in concomitanza con Natale e le festività, diversi scenari numerici iniziano a inquadrare la possibilità che l’aria molto fredda accumulata tra est Europa e aree più continentali riesca a trovare un “corridoio” verso il Mediterraneo centrale. In parole semplici, lo schema barico potrebbe passare da uno stile mite e occidentale a un disegno più continentale, con correnti fredde in arrivo da est pronte a investire soprattutto il Centro-Sud.

La massa d’aria gelida da est: come nasce e come arriva su di noi

Quando si parla di “massa d’aria gelida proveniente da est” si fa riferimento a un tipo di aria che ha origine sulle vaste pianure dell’Europa orientale e, in alcuni casi, della Russia occidentale. Si tratta di zone dove il suolo si raffredda molto rapidamente, spesso innevato, e dove le notti sono lunghe e rigide: condizioni ideali per accumulare freddo intenso negli strati bassi dell’atmosfera. Se nel frattempo sull’Atlantico si sviluppano blocchi di alta pressione sufficientemente robusti, il flusso perturbato viene deviato e le correnti iniziano a disporsi da nord-est. È qui che entra in gioco il Mediterraneo: l’aria gelida scende lungo i Balcani, attraversa l’Adriatico e punta dritta verso l’Italia. Quando questo accade, il meteo cambia in fretta: i termometri calano, il vento aumenta e, con la giusta componente umida, la neve può scendere a quote sempre più basse.

Perché questa volta il Centro-Sud è in prima linea

In molti episodi invernali è il Nord ad attirare l’attenzione per la neve in pianura, ma nelle irruzioni fredde da est la musica può cambiare. Le correnti orientali tendono a colpire in pieno il medio-basso Adriatico e il Centro-Sud, che si ritrovano sul lato sopravvento rispetto al flusso gelido. Le regioni tirreniche, al contrario, possono restare inizialmente più riparate, almeno finché non si sviluppano minimi secondari sul Tirreno. In questo possibile scenario per le festività, la “follia di neve pronta a colpire” riguarda soprattutto le regioni centrali e meridionali: Marche, Abruzzo, Molise, parte del Lazio interno e, scendendo più a sud, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia potrebbero diventare vere protagoniste del meteo invernale, con nevicate che, se il freddo sarà sufficiente, potranno interessare anche le pianure e le coste più esposte.

Follia di neve in pianura: dove il bianco può spingersi davvero

Se la massa d’aria gelida da est dovesse impattare sull’Italia nel momento in cui sul Mediterraneo è presente un minimo depressionario “attivo”, l’energia in gioco diventerebbe notevole. I contrasti tra mare ancora relativamente mite e aria molto fredda in quota favorirebbero nubi, rovesci e temporali invernali, con fiocchi che potrebbero spingersi verso le pianure del Centro-Sud. Lungo il medio-basso Adriatico, in particolare, non sarebbe affatto da escludere la neve fino alle zone costiere o di immediato entroterra, con possibili imbiancate da cartolina in località che raramente vedono fenomeni così intensi durante le feste. Anche alcune aree interne del Sud potrebbero assistere a una vera “follia di neve”: accumuli rapidi, strade difficili da percorrere, colline e altopiani trasformati in un paesaggio tipicamente nordico proprio tra Natale e Capodanno. Naturalmente la distribuzione esatta dei fenomeni dipenderà dai dettagli barici, ma la tendenza mette il Centro-Sud al centro della scena.

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