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Un gioco di parole che rischia di diventare realtà: proprio durante le feste natalizie il meteo Italia potrebbe essere “stravolto” da freddo intenso e neve diffusa, con correnti gelide pronte a scendere dalla Russia, anzi dalla più profonda Siberia, verso il Mediterraneo e il nostro Paese. Gli ultimi segnali delle tendenze meteo indicano un cambio di passo possibile, tutto da confermare ma abbastanza interessante da meritare grande attenzione. COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI Scenario generale: feste a rischio “gelo” Questo inverno ha iniziato il suo cammino in modo piuttosto anonimo, con tante fasi anticicloniche e poche vere irruzioni fredde. Tuttavia, guardando oltre la semplice previsione di domani, le tendenze meteo a scala europea iniziano a raccontare un’altra storia. Proprio in prossimità delle feste, lo schema del meteo Italia potrebbe cambiare: la distribuzione delle masse d’aria sembra voler favorire una discesa più decisa del freddo verso il Mediterraneo, con un potenziale coinvolgimento di gran parte della Penisola. Non si tratta ancora di una previsione dettagliata, ma il messaggio di fondo è chiaro: il periodo delle festività non è affatto blindato sotto la solita alta pressione mite, anzi, potrebbe essere il momento in cui il vero inverno decide di presentarsi alla porta. Dalla Russia con gelo: il ruolo delle masse d’aria siberiane Quando si parla di freddo che arriva dalla Russia, o più precisamente dalla Siberia, si fa riferimento a uno dei serbatoi gelidi più potenti del pianeta. Sulle sterminate pianure innevate siberiane l’aria, compressa da anticicloni termici molto robusti, può raggiungere temperature estremamente basse, che scendono spesso decine di gradi sotto lo zero. Se la circolazione atmosferica cambia in modo favorevole, questa massa d’aria gelida può mettersi in viaggio verso ovest e sud-ovest, scivolando prima sull’Europa orientale e poi verso l’area mediterranea. In uno scenario del genere il meteo sull’Italia cambia volto in poche ore: i termometri crollano, il vento da nord o nord-est diventa protagonista e la neve smette di essere solo un’ipotesi di montagna per trasformarsi in una concreta possibilità anche a quote più basse. È proprio questo il film che alcune tendenze per le feste stanno iniziando a inquadrare. Pattern configurativo in evoluzione: cosa sta cambiando in alto Il cuore di questa possibile svolta sta nel pattern configurativo, ossia nel modo in cui si dispongono le grandi figure bariche a livello emisferico. Finora la circolazione ha spesso favorito correnti occidentali miti, con il vortice polare relativamente compatto e poche discese fredde verso il Mediterraneo. Per le feste, invece, diversi scenari indicano un vortice più disturbato e ondulato, con la possibilità che una saccatura fredda si allunghi dall’Est europeo verso il centro-sud del continente. In pratica, l’aria gelida che staziona tra Russia e Siberia potrebbe trovare un “corridoio” per scendere di latitudine e avvicinarsi all’Italia. Se a questo si sommerà la formazione di un blocco altopressorio sull’Atlantico, capace di deviare il flusso zonale, lo spazio per un’irruzione fredda di matrice continentale diventerebbe ancora più ampio. Neve sull’Italia: dove la probabilità può salire L’eventuale arrivo di aria fredda siberiana non garantisce di per sé la neve, ma crea il presupposto necessario perché basti un minimo di umidità per imbiancare vaste zone del Paese. In una configurazione con correnti da nord-est o da est, il primo fronte a essere coinvolto sarebbe quello adriatico, dal Nord-Est fino al medio-basso Adriatico, con nevicate che potrebbero raggiungere le coste o l’immediato entroterra se la colonna d’aria dovesse risultare sufficientemente fredda. Anche il Centro Italia, soprattutto i settori interni e appenninici, finirebbe in posizione favorevole, con neve a quote progressivamente più basse. Sul Nord la dinamica dipenderebbe molto dalla posizione dei minimi depressionari: se un ciclone mediterraneo si formasse nel posto giusto, non sarebbe affatto esclusa neve in pianura sulla Val Padana, mentre un flusso troppo orientale lascerebbe il Nord più freddo che nevoso. In ogni caso la frase “la neve sull’Italia ci concia per le feste” non sarebbe più solo un titolo ad effetto, ma il riassunto di un’ondata di freddo capace di farsi sentire davvero. SE VUOI SCOPRIRE IL RESTO CONTINUA A LEGGERE
* Perché le festività potrebbero coincidere con un cambio di circolazione, con freddo e neve in arrivo proprio sull’Italia.
* In che modo l’aria gelida di origine russa e siberiana può raggiungere il Mediterraneo e “conciarci per le feste”.
* Quali aree hanno più probabilità di vedere neve in pianura o a quote molto basse secondo gli scenari attuali.
* Che cosa potrebbe significare questa svolta per la Puglia e il Sud Italia, fra gelo, vento e possibili imbiancate.
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