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Affidabilità della tendenza: cosa possiamo dire oggi e cosa no
È fondamentale, però, mantenere un approccio equilibrato. La botta siberiana per le feste è, ad oggi, una tendenza meteo supportata da diversi run modellistici, non una previsione al dettaglio. I modelli matematici sono strumenti potentissimi per individuare il cambio di regime, ma la loro affidabilità cala man mano che si guarda più avanti nel tempo. Piccoli spostamenti nella posizione di un anticiclone o nella traiettoria di una saccatura possono determinare differenze enormi sul campo: un’Italia investita in pieno dal freddo, oppure solo lambita, con gli effetti maggiori spostati verso i Balcani o l’Europa orientale. Quello che si può affermare con buona sicurezza è che il pattern configurativo sembra voler cambiare rispetto alle scorse settimane e che il Centro-Sud ha buone probabilità di trovarsi sul percorso di masse d’aria più fredde. Per capire se da tendenza si passerà a un evento di rilievo serviranno gli aggiornamenti dei prossimi giorni, quando le scadenze diventeranno più ravvicinate.
Impatto pratico delle feste con la botta siberiana
Se la configurazione ipotizzata dovesse concretizzarsi, le festività assumerebbero un volto molto diverso da quello di un inverno tiepido e anticiclonico. Chi ha in programma viaggi verso il Centro-Sud, soprattutto attraverso i valichi appenninici, potrebbe trovare condizioni più difficili: neve in carreggiata, ghiaccio nelle ore notturne e mattutine, possibili rallentamenti su alcune tratte autostradali e ferroviarie. Nelle città interne, specie a quote collinari, l’arrivo del freddo intenso porterebbe a gelate diffuse e alla necessità di proteggere tubature, veicoli e persone più fragili. Le località turistiche di montagna vedrebbero invece un importante contributo di neve naturale, un elemento positivo per il paesaggio e per la stagione sciistica. Anche le coste, spesso abituate a inverni più miti, sperimenterebbero un clima più aspro, con vento forte, mare agitato e temperature rigide per diversi giorni consecutivi.
Focus Puglia e Sud Italia: al centro della scena invernale
Un capitolo a parte merita la Puglia, insieme al resto del Sud Italia. In uno schema di botta siberiana sul Centro-Sud, le regioni meridionali non sarebbero affatto spettatrici, ma protagoniste. La Puglia, posizionata tra medio-basso Adriatico e Ionio, è notoriamente sensibile alle irruzioni da est: quando l’aria fredda scivola lungo i Balcani e si tuffa in Adriatico, il mare fornisce l’umidità necessaria per innescare nubi e rovesci. Se le temperature in quota scendono quanto basta, questi rovesci possono facilmente trasformarsi in nevicate fino a quote molto basse. Gargano e Subappennino Dauno sarebbero in prima linea per vedere neve, ma le Murge e parte delle zone interne del Barese e del Brindisino potrebbero ritrovarsi con fiocchi fitti, soprattutto nelle fasi più intense dell’irruzione. In scenari più estremi non è da escludere qualche episodio nevoso fin quasi alle coste, con brevi ma suggestive imbiancate. Anche il resto del Sud – dal Molise alla Basilicata, passando per Campania interna e Calabria – potrebbe vedere colline e altopiani imbiancati, con implicazioni sia sul traffico locale che sulla vita quotidiana. In ogni caso, la Puglia e il Meridione nel loro complesso si confermano aree da monitorare con attenzione in presenza di irruzioni fredde da est, perché spesso è proprio qui che l’inverno decide di mostrare il suo lato più spettacolare. La redazione di Meteo Puglia continuerà quindi a seguire passo dopo passo gli sviluppi modellistici, pronta ad aggiornare quadro e mappe qualora la botta siberiana pronta a colpire il Centro-Sud si trasformasse in un evento concreto durante le feste.
👉 LINK: MODELLO WRF-LAM METEOPUGLIA
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✍🏻Autore: Redazione Meteo Puglia – tendenze meteo a cura di Federica Lorusso