Meteo: da martedì 30 a giovedì 1 Freddo e Neve in pianura. Obiettivo Adriatico


di  Redazione, 29-12-2025 ore 15:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Tra martedì 30 dicembre e giovedì 1 gennaio 2026 una decisa azione artica punta il medio-basso Adriatico: attesi gran freddo, vento e possibili nevicate fino in pianura su Abruzzo, Molise e parte del Sud, con Puglia sotto stretta osservazione.

COSA SCOPRIRAI IN 30 SECONDI
* Perché il meteo sta cambiando bruscamente tra martedì 30 e giovedì 1, con obiettivo principale il versante adriatico.
* Come l’aria fredda in arrivo dall’Artico e dai Balcani potrà portare neve in pianura su alcune regioni tra Centro e Sud.
* Quali saranno le giornate e le zone più a rischio di neve e gelo, in particolare tra Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia.
* Che cosa potrebbe succedere nei giorni successivi e perché la Puglia e il resto del Sud restano i territori da monitorare con più attenzione.

Azione fredda sull’Adriatico: perché cambia tutto

Dopo una fase relativamente più tranquilla, il meteo sul Mediterraneo entra in una nuova dinamica invernale proprio in corrispondenza della fine dell’anno. Una colata di aria artica, in discesa verso l’Europa e i Balcani, è pronta a lambire con decisione anche l’Italia, colpendo in modo particolare il medio-basso Adriatico e parte del Sud. Tra martedì 30 dicembre e giovedì 1 gennaio 2026 le previsioni meteo individuano un chiaro obiettivo: il versante adriatico, dall’Emilia-Romagna fino alla Puglia, dove freddo, vento e neve a bassa quota rischiano di diventare protagonisti. Non parliamo di un semplice calo delle temperature, ma di una vera azione artica, con isoterme molto basse in quota e condizioni favorevoli a nevicate fino in pianura su alcune zone.

Dall’Artico ai Balcani: la strada del freddo

L’aria fredda che sta per investire il meteo Italia non nasce sulle nostre latitudini. La massa d’aria prende forma alle alte latitudini, in ambito artico, e viene poi spinta verso sud da un cambiamento nella disposizione delle alte e basse pressioni a scala europea. Il blocco di alta pressione in area atlantica e nord-europea costringe il nucleo freddo a scivolare verso i Balcani, dove si intensifica ulteriormente. Da qui, sospinta da correnti di tramontana e maestrale, l’aria gelida raggiunge il medio-basso Adriatico, andando a impattare su Abruzzo, Molise, Puglia e sulle regioni limitrofe. È questa traiettoria, tipica delle irruzioni artiche adriatiche, che rende il versante est della Penisola il bersaglio principale dell’ondata di freddo, mentre il lato tirrenico ne risente in modo più attenuato.

Martedì 30 dicembre: ingresso del freddo e prime nevicate

La giornata di martedì 30 segnerà l’avvio dell’azione artica. L’aria fredda inizierà a guadagnare terreno sull’Europa centro-orientale e a spingersi verso l’Italia, ma nella prima parte del giorno il freddo non sarà ancora al suo apice. Le previsioni meteo per martedì indicano un aumento della nuvolosità sul lato adriatico, con precipitazioni sparse dal Nord-Est alle regioni centrali e, a tratti, fino al Sud. La neve farà la sua comparsa inizialmente in montagna e in collina, con quota neve attorno ai 400/500 metri sul medio Adriatico, in particolare tra Marche, Abruzzo e Molise. Nel corso della serata, con l’aria fredda in ulteriore avanzata, la quota neve tenderà a scendere, specie su Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Gargano, dove non si esclude qualche fioccata fino a ridosso delle pianure interne e dei litorali più esposti. Il freddo si farà percepire più chiaramente nelle ore notturne, con venti tesi di tramontana e maestrale e primi episodi di gelo nelle zone interne.

Mercoledì 31 dicembre: il giorno clou di freddo e neve in pianura

La giornata di mercoledì 31 dicembre sarà il cuore di questa irruzione artica. Secondo le ultime tendenze meteo, il gran freddo avrà ormai conquistato buona parte del Centro-Sud, con temperature abbondantemente sotto la media e un campo di vento sostenuto che accentuerà la sensazione di gelo. Sul medio-basso Adriatico e sulle regioni interne del Centro-Sud le condizioni saranno ideali per nevicate a bassa quota: Abruzzo e Molise in particolare potranno vedere neve fino in pianura e sui litorali, specie nelle ore più instabili del giorno, con possibili accumuli anche nei centri abitati. In Basilicata e sui rilievi interni della Campania e della Calabria sono attese nevicate diffuse a quote molto basse, localmente fin quasi al piano. La Puglia, dal canto suo, vedrà nubi irregolari e rovesci sparsi, con la concreta possibilità di rovesci nevosi fino al livello del mare nelle fasce orarie più fredde, soprattutto su Gargano, Subappennino Dauno e Murge, ma con episodi a tratti anche tra Barese, Brindisino, Tarantino e parte del Salento. Il veglione di San Silvestro si annuncia al gelo: chi trascorrerà la notte all’aperto dovrà fare i conti con vento forte, valori termici rigidi e, in alcune località adriatiche e del Sud, con la suggestione di qualche fiocco di neve spinto dalle raffiche. Ovviamente si tratterà di rovesci sporadici e localizzati.

Giovedì 1 gennaio 2026: freddo persistente ma tempo in miglioramento

Il primo giorno del nuovo anno vedrà ancora il freddo protagonista, ma la struttura perturbata tenderà gradualmente ad attenuarsi. Giovedì 1 gennaio il meteo sull’Italia resterà invernale, con gelate diffuse nelle pianure e nelle valli interne e temperature ancora basse su tutto il Centro-Sud. Tuttavia, il quadro dei fenomeni sarà più tranquillo: il cielo si presenterà in prevalenza sereno o poco nuvoloso su gran parte del Paese, a eccezione di alcuni settori del basso Adriatico. Sulla Puglia e, localmente, su Basilicata e Calabria adriatica, persisteranno nubi irregolari e qualche debole rovescio possibile, che nelle prime ore del giorno potrebbe ancora presentarsi a carattere nevoso fino a bassa quota. Nel complesso, però, il peggioramento avrà già dato il meglio (o il peggio) di sé nella giornata precedente, lasciando spazio a un Capodanno freddissimo ma via via più stabile.

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