Puglia: la storica nevicata del 2001 sul Salento! Caddero 20 cm di neve a Lecce!


di  Redazione, 07-02-2019 ore 16:39      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Sembra essere passata un'eternità, ma sono trascorsi "solo" 15 anni da quello storico evento che nelle menti e negli occhi dei salentini avrà lasciato un ricordo mozzafiato, ma anche un po di amaro... da quel 2001, eccetto qualche fugace apparizione non è più tornata. Parliamo della storica irruzione fredda che colpì la Puglia e il Salento nel 2001. Il mese di dicembre 2001 fu è uno dei più entusiasmanti della storia recente della meteorologia Italiana insieme a quello del 2014 (ultima decade) , con continue sfuriate di gelido burian proveniente dalle steppe russe fin verso l’Italia. Un mese di grandi emozioni per gli appassionati di meteorologia anche per i continui rimescolamenti dei modelli di previsione che determinarono una totale sorpresa nelle aree colpite dal gelo e dalla neve, rendendo ancor più entusiasmante l’arrivo degli eventi tanto atteso e sognati a volte per una vita intera.

I primi giorni di quel dicembre di 14 anni fa furono in sordina, con profonde perturbazioni nord Atlantiche e un tenace anticiclone nel Mediterraneo centro/occidentale. Dal giorno dell’Immacolata, però, si era già capito che quello sarebbe stato un mese eccezionale: da est iniziarono ad affluire masse d’aria molto fredde dapprima sui Balcani e poi anche sull’Italia, dove già tra 9 e 10 dicembre era arrivato il grande freddo invernale in netto anticipo, con nevicate fin a basse quote su tutta la dorsale Adriatica degli Appennini. [caption id="attachment_5085" align="alignnone" width="480"] Ruffano (Le)[/caption] In quei giorni tutti i meteo/appassionati, agli albori del web dove erano nati da poco i primi siti tematici di meteorologia, non riuscivano tanto a godersi la situazione meteo in atto – per quanto entusiasmante – in quanto le prospettive delineate dai centri di calcolo mondiali erano davvero stupefacenti e di run in run proponevano una tremenda sfuriata di burian siberiano sull’Italia centro/meridionale tra 13 e 14 dicembre, con nevicate copiose fin sulle coste e pianure di Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Sarebbe stato un evento straordinario, e il 13 mattina tutti aspettavano l’irruzione centrata sul meridione mentre al centro/nord ci si attendeva solo freddo secco. Ma il Mediterraneo sorprese tutti tirando fuori dal cilindro all’ultimo minuto una profonda perturbazione che nessun centro di calcolo aveva previsto. Nella notte tra 13 e 14 dicembre, mentre gli appassionati del sud provavano a prendere sonno per sognare i bianchi fiocchi che – ne erano sicuri – avrebbero visto nei giorni successivi, quelli del nord si assopirono tranquilli e ignari di quanto sarebbe accaduto. L’arrivo di una “bomba” fredda di tale portata sull’Italia e nel Mediterraneo, però, difficilmente può riuscire a incunearsi molto a sud nella prima metà di dicembre, quando le acque del mare sono ancora molto calde e al suolo persistono ancora i tepori autunnali. Il Mediterraneo, infatti, reagì in modo deciso e diede vita improvvisamente a una profonda perturbazione incentrata tra la Sardegna e la Corsica con un centro di bassa pressione profondo 1004 millibàr e venuto fuori dal nulla. La bolla d’aria fredda in discesa dai Balcani, di conseguenza, di proiettò sul nord Italia lasciando il sud completamente all’asciutto (addirittura in Sicilia quel giorno si sfiorarono i +20°C!) e provocando violenti blizzard sull’Italia centro/settentrionale e in modo particolare in pianura Padana, dove ci furono tormente di neve su gran parte del territorio. In quei giorni fece molto freddo su gran parte dell’Europa centrale, con temperature massime fino a -10°C e minime fino a -25°C in molte località della Germania meridionale, dell’Austria, dell’Ungheria, della Svizzera e della Repubblica Ceca, anche in pianura o in collina. Anche in Italia fece molto freddo con minime fino a -10°C in pianura Padana e massime sotto lo zero. Ma quel dicembre fantastico non era ancora finito: neanche il tempo di subire la grandissima delusione di 13/14 dicembre che i meteo/appassionati del sud si videro una nuova “bomba” Siberiana piombare addosso tra 17 e 18 dicembre. Stavolta non ci credeva più nessuno, i giorni precedenti all’arrivo del gelo furono condizionati da grande scetticismo. “Anche stavolta andrà tutto al nord all’ultimo momento“, scrivevano sui vari forum meteo gli appassionati meridionali, tremendamente feriti dal cambio di traiettoria avuto all’ultimo momento dalla precedente irruzione. Ma stavolta non andò così: tra 17 e 18 dicembre la Puglia si imbiancò fin sulle coste. Particolarmente colpita fu Lecce, dove caddero ben 20 cm di neve. Imbiancate furono anche le spiagge di Castro, Gallipoli, Otranto. Nnevicò in pianura anche in Calabria e Sicilia con temperature davvero gelide. E continuò la fase di grande freddo in tutto il Paese.  




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