Meteo MARZO: si RISCHIA di vivere l'EVENTO GELIDO del 1987 col BURAN di BUFERE di NEVE e GELO. Ecco PERCHE'


di  Redazione, 19-02-2021 ore 07:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La stagione invernale, specie negli ultimi anni, è sempre stata pronta a stupirci proprio sul finire. Ne abbiamo avuto le prove anche negli ultimi anni, con importanti episodi freddi avuti nel 2010 e 2005. Nulla però a confronto con il 1987, anno a cui risale il Marzo più rigido probabilmente da oltre un secolo, con condizioni meteo gelide ma secche al Nord e nevose al Centro-Sud dell'Italia, soprattutto sul lato adriatico. Fu determinante la formazione dell'anticiclone russo-siberiano che fece affluire un nucleo di aria gelida continentale, la cosidetta retrogressione. Le temperature si mantennero decisamente glaciali, tra la prima e tutta la seconda decade del mese, in particolar modo lungo i versanti adriatici, con l'ondata di gelo che durò per più di due settimane (dal 4 al 20 marzo).

Freddo e gelo che si accanirono sul versante orientale italiano con il picco massimo dell'8 marzo 1987 quando le isoterme tra -10°C e -12°C ad 850 hPa (1500 metri circa) ricoprirono tutta la Puglia, Molise, Basilicata e Abruzzo. Furono notevoli gli accumuli di neve, ricordiamo in Puglia, una delle più colpite, dove Gioia del Colle (BA) raggiunse i 72 centimetri di neve e ben 5 giornate di ghiaccio (con massime inferiori a 0 gradi). Anche sulla Murgia barese si contarono ben 15 giorni di seguito con temperature minime negative. Colpito in generale poi tutto il barese con accumuli nevosi compresi tra i 50 e i 70 centimetri e l'alto brindisino (Valle d'Itria) tra i 30 e i 50 centimetri. Addirittura la neve riuscì a spingersi fino a Santa Maria di Leuca dove si contarono circa 4 centimetri. Nevicate anche sul medio adriatico con accumuli abbastanza significativi.

Detto ciò, non escludiamo che la situazione meteorologica possa assumere connotati quasi simili già a partire dalla prima parte del mese. Perché pensiamo questo? Come vi abbiamo già anticipato negli editoriali precedenti, attualmente, alle alte latitudini, il vortice polare risulta essere decisamente debole (anche se proverà a riaccentrarsi nella sua sede di origine) a causa dei continui riscaldamenti in stratosfera (STRATWARMING) che ne hanno destrutturato il suo interno. Le conseguenze potrebbero essere quelle di apportare una dislocazione di un lobo gelido, con aria di estrazione prettamente continentale, a spasso per il continente Europeo. Dunque, non escludiamo la possibilità, che l'Europa (specie orientale) e forse anche l'Italia possano vivere una parte del mese molto fredda, se non addirittura gelida, con tanta neve a bassissima quota. Chissà, magari un evento storico quasi simile al Marzo '87 e non solo al Sud Italia. Ribadiamo però che trattandosi di una tendenza, resta soggetta a continui approfondimenti e a modifiche con i prossimi aggiornamenti. (GUARDA SOTTO LA MAPPA a 500 hpa riferita all'8 MARZO 87' )

SCOPRI le PREVISIONI del TEMPO per la tua CITTA' (CLICCA QUI)




LEGGI ANCHE