PORTO CESAREO: col SUV sulla SPIAGGIA, poi si INSABBIA. Multa di 2.700 euro. I dettagli


di  Redazione, 12-04-2021 ore 19:44      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Denuncia penale e multa salata per una famiglia cosentina che ha scelto la spiaggia bianca dell'Approdo di Porto Cesareo per un insolito «rally» domenicale. I quattro – padre, madre e due figli minori - come accertato dalle immagini delle telecamere di sicurezza dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e da alcuni testimoni oculari, a bordo di un potente suv Range Rover modello Evoque, si sono introdotti nella spiaggia approfittando di un varco creatosi in un muretto a secco, apertosi a causa delle mareggiate invernali. L'auto, schiacciando il cordone dunale, ha iniziato a scorrazzare sulla sabbia bianca, apparentemente indisturbata, proprio sino al lido Tabù, dove tra l'altro si è poi insabbiata costringendo gli occupanti a scendere e con impegnative manovre di disostruzione durate oltre un’ora, a liberarla, lasciando sull’arenile un fosso di diversi metri di diametro. Il tutto naturalmente in spregio alla normativa vigente che salvaguarda e tutela litorale costiero, arenile e soprattutto flora a e fauna. Per diversi minuti il Suv ha percorso in lungo ed in largo la spiaggia a grande velocità, attirando l'attenzione di cittadini che filmavano e condividevano sui social la bravata. 
 

Non solo la violazione delle restrizioni per contenere l’epidemia da Covid19 e che impedivano gli spostamenti tra regioni, ma anche e soprattutto una bravata senza nessuna logica spiegazione, che è costata cara ad un’intera famiglia calabrese, padre madre e due figli entrambi minori, originaria precisamente della provincia di Cosenza, sorpresi ed immortalati dalle telecameree da diversi residenti a scorrazzare su dune e spiaggia.

I carabinieri della stazione di Porto Cesareo, avvisati da diversi testimoni hanno rintracciato l’uomo che è stato denunciato sia per non aver rispettato le restrizioni anti-covid lasciando la Calabria senza motivi validi sia per deturpamento ambientale. La sanzione amministrativa è di 2700 euro per violazione al codice della navigazione, all'ordinanza balneare della Regione Puglia, a quelle riferite al decreto istitutivo dell'Area Marina Protetta Porto Cesareo per danneggiamento ambientale. E’ bene ricordare infatti, che l'accesso dei mezzi a motore sul demanio è vietato in tutta Italia con tolleranza zero sulle spiagge sabbiose e in aree ad elevata sensibilità ambientale, come il caso di Porto Cesareo.

 




LEGGI ANCHE