Meteo Autunno: PROBABILE coinvolgimento più FREDDO della NORMA per gran PARTE dell'EUROPA. LA TENDENZA


di  Redazione, 25-09-2021 ore 19:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Sappiamo bene che la stagione autunnale è una di quelle che fungono da passaggio, lasciando il testimone con gradualità a quella successiva invernale. Non è detto però che questo passaggio risulti sempre identico, quindi di transizione graduale, perchè a volte può anche palesarsi una situazione piuttosto brusca e meno abituale. Proviamo ora, con l'aiuto degli ultimi aggiornamenti dei modelli, a tracciare una strada di ciò che potrebbe rappresentare climaticamente la stagione autunnale.

In base alle elaborazioni matematiche, sembra che la prima parte autunnale, ovvero durante la terza decade di settembre (inizio astronomico della stagione), possa ancora non subire molti scossoni, dimostrandosi quindi piuttosto stabile ed anticiclonica un pò su tutto il Paese, con le abituali prime più fresche temperature solo durante il mattino.

Durante il mese di ottobre però, specie con il suo ingresso, pare che la disposizione barica possa favorire un blocco delle correnti atlantiche più umide e miti e favorire invece discese di aria molto più fresca provenienti dal Nord Europa, che dovrebbero condizionare il tempo dell'Europa orientale e anche dell'Italia. Ci aspettiamo infatti un brusco calo termico, specie al Nord e sulle regioni adriatiche e la prima neve precoce probabilmente già a partire dai 1100/1200 metri su alpi ed appennini. Una fase quindi più fresca del normale. Il proseguo del mese di ottobre però, dovrebbe ristabilire termicamente il suo assetto verso condizioni più usuali, con temperature mediamente nella norma, variabilità e qualche precipitazione più frequente sulle regioni tirreniche.

Durante il mese di novembre, ciò che ci aspettiamo è una condizione abbastanza in media con il periodo, con un clima quindi piuttosto grigio, nebbie estese, alternanza di variabilità, precipitazioni e fasi più stabili. Un novembre senza grossi scossoni insomma. Probabilmente però, verso la sua terza decade, potrebbe palesarsi un nuovo cambio di tendenza, con l'alta pressione atlantica a fare nuovamente da blocco alle correnti atlantiche e favorire qualche scambio meridiano. Maggiormente colpite ovviamente le regioni più esposte a questo tipo di configurazione, ovvero quelle adriatiche. In questa fase, ritorneranno le nevicate a quote piuttosto basse sui rilievi alpini ed appenninici.

La prima parte del mese di dicembre (ancora autunnale sotto il profilo astronomico), dovrebbe proseguire con un clima ereditato dalla fine del mese precedente, quindi con scambi meridiani accesi e possibile freddo anche consistente, specie sulle regioni adriatiche.

Ribadiamo sempre che questa analisi rappresenta solo una tendenza e come tale soggetta a possibili cambiamenti con i futuri aggiornamenti.

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