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Data la situazione coronavirus che pare stia migliorando rispetto alla stagione invernale scorsa dove eravamo perlopiù rinchiusi in casa, quest'anno molti italiani non hanno potuto raggiungere le nostre montagne perché gli impianti sciistici sono rimasti chiusi. Proprio per questo motivo, e visto che ci avviciniamo sempre più all'inverno, stagione amata dai freddofili e nevofili, cresce sempre più il desiderio di sapere come potrebbe evolvere dal punto di vista meteorologico. Le ultime proiezioni meteo stagionali dei principali modelli globali, inquadrano quello che sarà nei prossimi mesi basandosi su alcuni elementi già presenti. Se è vero che alcuni ancora mancano (bisogna vedere infatti come andrà l’autunno) la presenza per il secondo anno consecutivo della Nina, ovvero del raffreddamento anomalo delle acque superficiali del Pacifico, è una dato estremamente importante. Questo fenomeno condiziona la circolazione atmosferica sull’Europa e su tutto l’emisfero boreale. La sua presenza porta a ripercussioni importanti dunque anche in Italia. L’ipotesi più acclarata è che la Nina spinga l‘Anticiclone russo siberiano sull’Europa Orientale. Da qui l’aria gelida arriverebbe in Italia dalla porta della Bora. Questo vorrebbe dire freddo gelido e importanti nevicate, come accadde esattamente nel 2012 quando la neve arrivò copiosa su tutta Italia. Proprio per questo motivo, se gli indici rimarranno tali anche nei prossimi mesi, le possibilità che il famoso BURAN SIBERIANO torni a farci visita ci sonno eccome, soprattutto nella seconda parte della stagione (tra gennaio e febbraio). Insomma, l’arrivo della Nina e la spinta verso Est dell’alta pressione russa sembrerebbe una previsione per l’inverno 2021/22 considerata molto attendibile. SCOPRI le PREVISIONI del TEMPO per la tua CITTA' (CLICCA QUI)