![]() ![]() ![]() |
La situazione atmosferica sull'Italia vedrà un nuovo cambio di programma a partire già dall'Epifania, quando aria più fredda in arrivo da nord, apporterà un guasto del tempo a carattere sparso, con il ritorno a nche a condizioni climatiche degne della stagione invernale. Dopo il caldo anomalo di fine anno e dei primissimi giorni di gennaio infatti, le temperature dovrebbero assestarsi verso valori più consoni al periodo su tutto il Paese. Anche la neve farà il suo ritorno, specialmente sulle zone alpine ed appenniniche anche a partire da quote di media collina e localmente più in basso (al Nord). Dopo l'Epifania, il tempo si orienterebbe verso un periodo caratterizzato da temperature nelle medie del periodo, precipitazioni in ordine sparso, specialmente al Centro-Sud, con il ritorno anche qui di precipitazioni nevose sui rilievi appenninici. La novità però, non tarderebbe ad arrivare, visto che la disposizione barica, si predisporrebbe all'arrivo di aria più fredda dall'est europeo, che andrebbe già a condizionare il periodo tra il 7 e il 13/14 gennaio, verso un ritorno alla normalità del mese in questione, con clima tendenzialmente freddo e neve sui rilievi. Cosa potrebbe accadere dopo metà mese? Dopo questa fase prettamente con correnti da est, il vortice polare andrebbe incontro ad una forte accelerazione, accentrando molta vorticità sul suo territorio di competenza, ma restando leggermente con un asse allungato verso il Canada. Da questa posizione, aumenterebbero le correnti zonali su tutto il comparto atlantico e sull'Europa ma allo stesso modo, il particolare assetto troposferico, garantirebbe un afflusso sempre maggiore di aria fredda continentale da est, con un anticiclone allungato verso nord est e pressione in aumento anche in area scandinava. Queste particolari condizioni, garantirebbero un afflusso continuo di correnti da est sull'Europa orientale e il mediterraneo centro-orientale. Ecco quindi che tutto questo movimento, creerebbe le condizioni per l'aggancio di aria sempre più fredda da oriente, andando a pescare il gelo presente già sulla Russia e poi sin dalla Siberia. Il BURAN, si renderebbe presente proprio dopo la metà del mese, andando ad interessare anche l'Italia con gelo in intensificazione e temperature rigide. Le zone più colpite sarebbero quelle adriatiche, come di sovente accade in questo tipo di configurazioni, anche se non è escluso un interessamento più diretto e coinvlogente del Paese, che ovviamente a queste distanze non è dato conoscere. La possibilità dell'interessamento del BURAN sull'Italia, continua a prendere consensi nelle elaborazioni dei modelli matematici, ma ovviamente trattandosi sempre solo di una possibile tendenza, non può ancora essere definita per certa. Seguite i nostri aggiornamenti. SCOPRI le PREVISIONI del TEMPO per la tua CITTA' (CLICCA QUI)