Meteo GENNAIO: RISCHIO concreto di una SECONDA parte del MESE con GELO e NEVE sull'ITALIA. ECCO la TENDENZA AGGIORNATA


di  Redazione, 12-01-2022 ore 16:45      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La situazione atmosferica e climatica della seconda parte del mese di gennaio potrebbe essere fortemente condizionata dal VORTICE POLARE, che gradualmente diverrebbe molto indebolito a causa di continui flussi di calore sollecitati dalla troposfera, di risposta ad un raffreddamento stratosferico (ESE COLD). Questa sua particolare predisposizione, porterebbe spesso a diverse e frequenti ondulazioni che ovviamente finirebbero per condizionare la restante parte del mese su tutto l'emisfero nord, in particolare dopo il 17/18 gennaio, precedute però da una fase temporanea di alta pressione. Date anche le possibili sovrapposizioni di indici teleconnettivi favorevoli a tale scenario e la sua collocazione più favorevole ad ondate fredde sull'Europa, ecco che molto probabilmente potrebbe presentarsi quasi all'improvviso un vero e proprio cambio di tendenza. Il GELO infatti, laddove andrebbe ad interessare, potrebbe picchierebbe davvero duramente, con freddo intenso e nevicate anche in pianura. RIBADIAMO che il nostro intento è quello di analizzare la possibile evoluzione della restante parte del mese soltanto come linea di tendenza, pertanto sempre soggetta a nuove dinamiche con i nuovi aggiornamenti.

Come potrebbe essere quindi la seconda parte di gennaio?

Verso la fine della seconda decade del mese, le condizioni climatiche dovrebbero risultare leggermente differenti rispetto alla sua prima parte caratterizzata da alta pressione e presentarsi con un disturbo ripetuto del vortice polare causato da flussi di calore più insistenti, con aria gelida che proverebbe a riprendere le redini e governare il clima dell'Europa dell'est, restando in agguato per riconquistare anche la restante parte dell'Europa. Proprio a partire dal 17/18 gennaio infatti, si fa avanti la possibilità di un aumento di pressione sull'atlantico a fungere da blocco alle correnti zonali e di un rientro freddo artico marittimo anche sull'Italia con temperature in calo e freddo da nord(al momento ancora non identificabile in quanto a magnitudo ed intensità). Una fase invernale quindi con sussulti continui, con precipitazioni nevose sin dalla basse quote, ma immediatamente preparatoria e propedeutica ad un possibile arrivo di correnti addirittura gelide siberiane.     

Nella terza decade infatti, i movimenti atmosferici potrebbero riproporre nuovi concreti blocchi atlantici, con un aumento di pressione più insistente anche sulla Scandinavia e il probabile rinforzo dell'anticiclone russo-siberiano. Il tutto potrebbe andare a compiere uno di quegli incastri molto favorevoli all'arrivo del gelo sull'Europa e sull'Italia (il PONTE di WOEIKOFF). Ci aspettiamo quindi la possibilità di incursioni gelide siberiane in retrogressione (il BURAN) verso gran parte dell'Europa centro-meridionale. Ecco che si presenterebbe quindi l'occasione per un clima davvero molto freddo anche su tutta l'Italia, con la possibilità di nevicate in pianura su gran parte del territorio. Temperature quindi tendenti al di sotto delle medie e con freddo molto intenso.

CONCLUSIONI.

IL MESE di GENNAIO, dopo una partenza non di certo esaltante in quanto a temperature davvero elevate ed anomale, specie in montagna, ed un rientro graduale in media durante i giorni dell'EPIFANIA e buona parte di quelli successivi, proseguirebbe il suo percorso probabilmente verso un sottomedia dopo il 18/20 del mese, per un finale di gennaio che si preannuncia molto freddo e con dettagli ancora tutti da valutare. SEGUITE i NOSTRI AGGIORNAMENTI.

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