La situazione meteorologica cerca di mantenere una sua identità attraverso una dinamica emisferica configurativa pressochè simile, con la corrente a getto molto tesa in ingresso sull'Europa settentrionale che non permette al momento alcun blocco alle correnti miti oceaniche da parte dell'alta pressione, che invece si mantiene tendenzialmente schiacciata e distesa sui paralleli, invadendo gran parte dell'Europa centro-meridionale, Italia compresa.
E' proprio il caso del nostro Paese infatti, che si ritrova in compagnia di un'alta pressione a garanzia di giornate più soleggiate e con temperature anche lievemente al di sopra della norma nei valori massimi sulle regioni meridionali. Ben presto però, questo assetto emisferico sarà destinato a cambiare, perchè i movimenti barici favoriranno uno scambio di masse d'aria più accentuato rispetto ad ora.
Cosa potrebbe accadere?
L'alta pressione così distesa sui paralleli, a partire dal 18/19 gennaio, avrebbe comunque modo di elevarsi verso territori settentrionali, andando a puntare l'Islanda. Tutto ciò anche per un lieve rallentamento della corrente a getto, causato da una sinergia concomitante dell'onda sul pacifico, quella atlantica ed un redivivo anticiclone russo-siberiano (siberian high), una sorta di pattern emisferico a 3 onde. Man mano crediamo che questo assetto emisferico possa essere predominante e ovviamente condizionare la restante parte del mese di gennaio, specie durante la sua terza decade e probabilmente anche buona parte del mese di febbraio, ma su questo ci ritorneremo.
Ecco quindi che l'alta pressione atlantica, grazie al suo movimento verso nord, permetterebbe la discesa di aria molto fredda artica marittima sul suo bordo orientale, andando a conquistare gran parte dell'Europa centro-orientale. Da qui poi, le nuove elaborazioni dei modelli matematici ipotizzano un interessamento diretto anche dell'Italia (specie secondo il modello americano GFS, un pò meno invece per quello europeo di ECMWF), con aria fredda pronta a conquistare il nostro Paese. In particolare, secondo GFS, spunta anche la possibilità dell'isolamento di una goccia gelida sull'est europeo, che avrebbe modo di viaggiare in retrogressione, agganciando e trascinando con sè aria siberiana nel suo percorso verso sud-ovest. Questa dinamica, potrebbe essere propedeutica all'arrivo diretto del vento gelido dai più profondi territori siberiani, il BURIAN (o BURAN) che si paleserebbe sull'Italia nei giorni immediatamente successivi, ovvero dal 22/23 gennaio circa. Inutile sottolineare, che se dovesse avverarsi questa ipotesi, il gelo e le nevicate avrebbero modo di conquistare anche le pianure e le coste italiane, specie adriatiche.
Senza descrivere ulteriori dettagli (al momento non individuabili), pensiamo che la percentuale di realizzazione sia ancora mediamente bassa, soprattutto perchè il modello a nostro avviso più affidabile ECMWF, ancora non sembra sposare l'ipotesi gelida siberiana. Non escludiamo però una rivisitazione della dinamica anche da parte del modello europeo con i prossimi aggiornamenti, tenendo presente che a nostro avviso, la terza decade del mese di gennaio possa comunque regalarci una finestra invernale molto probabilmente più decisa. Seguite i nostri editoriali.
Le TEMPERATURE previste ad 850hpa per GFS ed ECMWF
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di Redazione, 14-01-2022 ore 10:10 
