Meteo: prima il caldo di San Martino, poi il freddo e la neve? L’analisi


di  Redazione, 05-11-2025 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il mese di novembre 2025 sembra voler mostrare tutte le sue sfumature. Prima piogge e clima tipicamente autunnale, poi un rialzo termico legato alla classica “estate di San Martino”, e infine la possibilità di un nuovo cambio di scenario che potrebbe riportare il freddo e, in alcuni casi, la neve. Un mese dinamico, variabile e tutt’altro che monotono. Vediamo insieme cosa ci suggeriscono le ultime analisi dei modelli previsionali.

Novembre: il mese della transizione stagionale

Novembre è, per definizione, un mese di transizione. L’autunno entra nella sua fase più piena e matura, il Mediterraneo perde gradualmente calore e l’atmosfera comincia a predisporre i primi veri segnali dell’inverno. Ed è proprio questo alternarsi di masse d’aria diverse che rende il mese spesso imprevedibile e capace di passare da giornate miti e serene a episodi perturbati e freddi in poche ore.

In questa prima parte del mese, l’Italia si trova sotto l’influenza di correnti umide atlantiche, responsabili di piogge intermittenti, nubi diffuse e un clima nel complesso in linea con le medie del periodo. Le regioni tirreniche e del Nord sono le più coinvolte dalle precipitazioni, mentre al Sud si alternano schiarite e annuvolamenti con clima gradevole.

L’arrivo dell’“estate di San Martino”

Intorno all’11 novembre, come tradizione vuole, si farà avanti la cosiddetta “estate di San Martino”. È importante chiarire che questo termine non ha nulla a che fare con un ritorno dell’estate vera e propria: non si prevedono 28 o 30°C, e non si tratta di un’ondata calda eccezionale. In meteorologia, il termine è utilizzato per indicare una parentesi più stabile e mite, favorita spesso da un’area di alta pressione che coinvolge buona parte d’Italia.

Durante questa fase, le temperature potrebbero portarsi di 2-4°C sopra la media, con giornate piacevoli, aria mite nelle ore centrali e cieli più sereni, soprattutto al Centro-Sud. Le ore notturne resteranno comunque fresche, segno che l’autunno rimane saldamente presente.

Dopo San Martino: cosa potrebbe accadere?

Il vero interrogativo riguarda la seconda parte del mese. Dopo la fase stabile, infatti, i modelli matematici mostrano scenari contrastanti. Alcune emissioni lasciano intravedere una possibile irruzione fredda dall’Europa nord-orientale, altre invece mantengono una circolazione più mite e atlantica.

Questa discordanza non è insolita: siamo oltre la soglia temporale in cui la precisione previsionale è garantita dalle dinamiche fisiche; qui entrano in gioco proiezioni probabilistiche, indici climatici e configurazioni di massima. In altre parole, non esiste ancora una verità definitiva, ma possiamo analizzare ciò che appare più plausibile.

I segnali del freddo: dall’Europa nord-orientale arrivano indizi

Le mappe termiche mostrano una progressiva accumulazione di aria fredda sulla Russia e sulle zone baltiche. È un normale processo stagionale, ma ciò che può fare la differenza è come si disporrà il campo barico sull’Europa occidentale.

Se dovesse formarsi un blocco anticiclonico sull’Atlantico o sulle Isole Britanniche, l’aria fredda potrebbe trovare una via di ingresso verso l’Europa centro-meridionale. In questo caso, l’Italia si troverebbe esposta a correnti settentrionali o nord-orientali, con:
    •    Calo netto delle temperature
    •    Prime gelate nelle valli interne
    •    Neve su Alpi e Appennini
    •    E, con la giusta umidità, nevicate a quote basse sulle regioni adriatiche

Questa è una possibilità, non una certezza, ma i segnali meteorologici ci dicono che non è affatto da escludere.

Oppure continuerà un clima più mite?

Non tutti gli scenari, però, mostrano il freddo in ingresso. Alcuni modelli mantengono una circolazione più atlantica, con piogge e temperature vicine alle medie. Ciò significa che la seconda parte di novembre è ancora “aperta”, e dovrà essere monitorata con attenzione emissione dopo emissione.

Conclusione: un novembre “vivo”, e tutto da seguire

Quello che appare chiaro è che novembre non sarà monotono. Ci attende:
    •    Una prima fase piovosa e autunnale
    •    La classica parentesi mite di San Martino
    •    Una seconda parte del mese potenzialmente dinamica, con freddo e neve possibili, ma non ancora confermati

Il mese sta mostrando la sua natura più autentica: mutevole, equilibrato e affascinante.

I prossimi aggiornamenti saranno decisivi per capire se l’inverno deciderà davvero di bussare in anticipo alla porta dell’Italia.

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✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi e Tendenze a lungo termine




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