Si apre l’inverno, neve precoce e scenario bianco sull’Italia. Ecco dove e quando


di  Redazione, 17-11-2025 ore 12:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il fine settimana del 21–23 novembre 2025 segnerà l’avvio di una fase pienamente invernale sull’Italia. L’arrivo di aria artica dalla valle del Rodano darà vita a un profondo minimo depressionario capace di portare piogge, vento e soprattutto neve a quote insolitamente basse. Le Alpi, l’Appennino settentrionale e alcune aree del Nord-Ovest potrebbero assistere alle prime nevicate stagionali anche a quote collinari. E non sarà finita: da lunedì 24 novembre un nuovo affondo artico potrebbe ripetere il copione e abbassare ulteriormente la quota neve.

L’inverno bussa alla porta: l’irruzione artica del 21–23 novembre

Il weekend che si apre tra il 21 e il 23 novembre rappresenta un punto di svolta nel quadro climatico autunnale dell’Italia. Dopo settimane variabili, spesso dominate da piogge e fasi più miti, un’imponente irruzione di aria artica sta per catapultare il nostro Paese in un contesto decisamente più freddo.
La massa d’aria gelida scenderà rapidamente attraverso la valle del Rodano, una delle porte più efficaci per far entrare in Italia correnti fredde nordiche. L’impatto con il Mediterraneo favorirà la formazione di un profondo minimo depressionario, in grado di generare fenomeni diffusi e a tratti intensi.

Precipitazioni abbondanti al Nord e sulle regioni tirreniche

L’arrivo dell’aria artica, unito al minimo in formazione sul Mar Ligure, determinerà un marcato peggioramento del tempo soprattutto nelle regioni settentrionali e tirreniche.
Il Nord Italia, in particolare il Nord-Ovest, sarà il primo settore a essere investito dalle precipitazioni più abbondanti. Liguria, Piemonte, alta Lombardia ed Emilia occidentale potranno registrare accumuli di pioggia significativi nel corso del weekend, con fenomeni persistenti soprattutto tra sabato e domenica.
Sulle regioni tirreniche, dal Lazio alla Toscana, passando per Campania e Calabria tirrenica, i contrasti termici tra aria fredda e umidità mediterranea daranno vita a rovesci intensi e talvolta temporaleschi. Anche le isole maggiori, in particolare la Sardegna occidentale e la Sicilia settentrionale, saranno coinvolte da precipitazioni diffuse.

Neve precoce: ecco dove cadrà e a quale quota

Il vero protagonista di questa fase sarà la neve, prevista abbondante su diversi settori del Nord Italia.
Le Alpi riceveranno nevicate importanti, con accumuli consistenti già a partire dai 500–700 metri, localmente anche meno nelle vallate più fredde.
Sul Levante ligure e sull’entroterra, la combinazione tra aria fredda e precipitazioni intense potrebbe portare fiocchi fino a quote basse, con episodi di neve o neve mista anche intorno ai 300–400 metri nei momenti più intensi.
L’Appennino tosco-emiliano sarà un altro punto caldo della fase invernale, con neve che scenderà anch’essa fino ai 500 metri, e in alcuni casi anche più in basso grazie all’effetto stau generato dall’aria fredda che impatta su rilievi già pronti a catturare l’umidità in arrivo.
Non sono esclusi fenomeni misti o fioccate sporadiche su alcune aree pianeggianti del Nord-Ovest, soprattutto tra Piemonte e Lombardia, dove la struttura termica potrebbe diventare favorevole in alcune fasi tra sabato sera e domenica.

Calo termico: Nord in modalità invernale

Oltre alle precipitazioni, l’irruzione artica comporterà anche un deciso calo delle temperature, più marcato al Nord dove il termometro scenderà rapidamente su valori invernali.
Nelle pianure del Piemonte e della Lombardia si potranno registrare massime tra 3 e 7°C, mentre nelle ore notturne non saranno da escludere temperature prossime allo zero.
Al Centro il calo termico sarà più contenuto ma comunque percepibile, con massime che scenderanno verso i 10–13°C. Al Sud l’aria più fredda verrà smorzata dal mare, ma il clima sarà comunque più fresco e variabile rispetto ai giorni precedenti.

Da lunedì 24 novembre: nuovo affondo artico in arrivo

La settimana successiva non porterà una stabilizzazione del tempo, anzi.
Da lunedì 24 novembre un secondo impulso artico potrebbe raggiungere nuovamente l’Italia, approfondendo un’altra depressione sul Mediterraneo centrale. Questo nuovo affondo potrebbe replicare lo schema precedente, con un ritorno del maltempo su gran parte del Paese.
Le regioni settentrionali torneranno a essere le più esposte all’arrivo del freddo, con un ulteriore abbassamento della quota neve. Le precipitazioni potrebbero coinvolgere ancora una volta Alpi, Prealpi e Appennino settentrionale, mentre non è del tutto da escludere qualche episodio nevoso fino alla pianura, soprattutto sul Nord-Ovest e su alcune porzioni della Pianura Padana centro-occidentale.
Al Centro-Sud il peggioramento si manifesterà con nuove piogge e temporali, soprattutto lungo il versante tirrenico, dove l’interazione tra aria fredda e correnti umide continuerà a generare instabilità.

Scenario bianco: verso una fine di novembre invernale

Quella che si profila è una fine di novembre 2025 decisamente invernale, con due affondi artici in grado di portare neve precoce su diverse regioni dell’Italia settentrionale.
Lo scenario potrebbe risultare particolarmente suggestivo sui rilievi e sulle colline, che potrebbero imbiancarsi in più occasioni sia nel weekend del 21–23 novembre sia nell’inizio della settimana successiva.
La neve in pianura non è garantita, ma nemmeno esclusa: la struttura atmosferica sembra favorevole almeno a qualche episodio locale, soprattutto in presenza di forti precipitazioni e di un adeguato raffreddamento notturno.

Conclusione: l’inverno apre le sue porte

L’inverno, quello vero, pare voler dare il suo primo segnale già dalla terza decade di novembre.
Tra neve abbondante sui rilievi, possibili fioccate a bassa quota e un marcato calo termico, l’Italia si prepara a vivere un avvio invernale precoce e dinamico.
I prossimi aggiornamenti serviranno a definire meglio la collocazione delle nevicate e l’intensità delle irruzioni, ma la tendenza è chiara: l’inverno è pronto a prendersi la scena.

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✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi weekend




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