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Le ultime proiezioni del modello europeo ECMWF mostrano un quadro meteorologico estremamente dinamico e pienamente invernale per l’Italia nella terza decade di novembre 2025. Una serie di affondi artici consecutivi potrebbe colpire il nostro Paese con maltempo diffuso, neve a quote sempre più basse e, sorprendentemente, fioccate possibili anche al Sud e sulla Puglia entro fine mese. Uno scenario in rapida evoluzione che merita un’analisi approfondita. Una serie di affondi artici pronti a colpire l’Italia Le simulazioni aggiornate mostrano con sempre maggiore chiarezza che il Mediterraneo centrale sarà esposto, nei prossimi giorni, a una lunga fase instabile generata da ripetuti afflussi di aria artica. Primo impulso freddo: weekend 21–23 novembre, neve al Nord e maltempo altrove Il primo episodio significativo è atteso tra 21 e 23 novembre 2025, quando una massa d’aria artica entrerà con decisione dalla valle del Rodano, scavando un minimo depressionario sul Mar Ligure. Altri affondi artici in arrivo: Italia ancora sotto maltempo Successivamente, tra il 23 e il 26 novembre, altri impulsi d’aria artica scenderanno verso il Mediterraneo, rinnovando condizioni perturbate e favorendo nuovi minimi depressionari sul Centro-Nord Italia. 25–26 novembre: possibile neve in pianura al Nord La fase più interessante e delicata in termini previsionali riguarda proprio le giornate del 25 e 26 novembre. Il vero colpo di scena: neve anche al Sud e sulla Puglia? Lo scenario più sorprendente tra quelli evidenziati da ECMWF riguarda proprio il periodo 27–30 novembre 2025. Proiezione affascinante, ma ancora incerta È importante sottolineare che gli scenari per il 27–30 novembre restano ancora a lunga gittata, dunque soggetti a possibili variazioni. Conclusione: novembre molto invernale, Italia nel mirino Il mese di novembre 2025 si avvia verso una conclusione pienamente invernale per gran parte d’Italia. LEGGI ANCHE: ARRIVA il freddo e la NEVE, ma non in tutta ITALIA, ecco dove Freddo dal POLO che punta l'ITALIA, ecco perchè Giorni tranquilli ma a breve si volta pagina, c'è una svolta Vortice Polare già in Tilt? Ecco le conseguenze ⸻ ✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Tendenze Meteo
Questi affondi, spinti da un Vortice Polare disturbato e da un getto polare ondulato, favoriranno la formazione di depressioni sul bacino italiano, responsabili di maltempo insistente, cali termici decisi e nevicate sempre più diffuse, inizialmente sul Nord e progressivamente anche sul Centro-Sud.
Questo comporterà un netto peggioramento, con:
• neve al Nord a quote basse, localmente fino ai 400–600 metri su Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia occidentale e Liguria interna
• fenomeni intensi sulle Alpi, con accumuli consistenti già dalle medie quote
• maltempo diffuso sul Centro e al Sud, in particolare lungo le aree tirreniche dove temporali, venti forti e rovesci intensi non saranno esclusi
Al momento, la neve in pianura al Nord durante questa prima fase sembra meno probabile, ma la struttura atmosferica sarà già favorevole a un raffreddamento significativo nei bassi strati.
In questa seconda fase, ECMWF vede:
• neve abbondante sulle Alpi, con accumuli importanti sulle Alpi occidentali e centrali
• neve anche sugli Appennini centro-settentrionali, spesso sotto i 900–1000 metri
• continua instabilità sul resto del Paese, con piogge frequenti su Toscana, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia
Sarà un periodo estremamente dinamico, con repentini cambiamenti e forti contrasti termici.
Alcuni run ECMWF evidenziano la possibilità che una massa d’aria artica più compatta riesca a scivolare direttamente sull’Italia settentrionale, mentre un minimo in formazione sul Ligure o sull’alto Tirreno potrebbe richiamare umidità dal mare.
Questa configurazione è tra le più favorevoli per:
• neve in pianura su Piemonte, Lombardia e parte dell’Emilia, specie nelle zone interne più fredde
• fioccate fino al piano durante le ore più fredde, se il raffreddamento dovesse risultare sufficiente
• neve molto abbondante sulle montagne con accumuli significativi
Si tratta di uno scenario ancora da confermare nei dettagli, ma il segnale è presente da più emissioni consecutive, e questo lo rende degno di massima attenzione.
Durante questi giorni, una nuova irruzione artica, più continentale che marittima, potrebbe invadere non solo il Nord e il Centro, ma anche il Sud Italia, scorrendo rapidamente lungo i Balcani e sfondando sull’Adriatico.
In questo caso, ECMWF ipotizza:
• un raffreddamento marcato su medio e basso Adriatico
• aria fredda in ingresso dalla porta della Bora
• possibili condizioni per nevicate a quote basse anche nel Sud
La Puglia, in particolare, risulterebbe una delle aree più esposte se questa dinamica venisse confermata.
Il modello europeo vede la possibilità di accumuli nevosi su:
• provincia di Foggia
• Sub-Appennino Dauno
• Gargano
• Alta Murgia nord-occidentale
In alcune simulazioni, gli accumuli risultano anche moderati, segno che il potenziale per un evento invernale significativo esiste.
Tuttavia, la linea di tendenza appare chiara:
• la presenza di un Vortice Polare disturbato
• l’arrivo di più affondi artici consecutivi
• la predisposizione del Mediterraneo a depressioni ripetute
rendono perfettamente plausibile un’intensificazione del freddo anche sulle regioni meridionali.
La neve in Puglia non è garantita, ma non è nemmeno un’ipotesi remota, e questo rappresenta la vera novità di queste uscite modellistiche.
Neve al Nord, neve sugli Appennini, maltempo diffuso e, potenzialmente, anche nevicate al Sud sono tutti elementi che ECMWF sta continuando a indicare nei suoi aggiornamenti.
Molto dipenderà dai dettagli barici, ma un fatto è certo: la terza decade del mese sarà dominata dal freddo e dal maltempo, con scenari che potrebbero assumere contorni sorprendenti.
Nei prossimi aggiornamenti analizzeremo in modo più preciso le zone coinvolte e la probabilità reale di neve al Sud e in Puglia.