Affondo Artico e Neve diffusa secondo ECMWF. VP in frantumi entro fine mese


di  Redazione, 18-11-2025 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime elaborazioni del modello europeo ECMWF confermano una fase estremamente dinamica e precoce dell’inverno 2025/26. L’Italia sarà investita da una serie di affondi artici ripetuti, in grado di portare neve a quote sempre più basse, piogge e maltempo diffuso. Secondo le proiezioni, il Vortice Polare potrebbe subire un forte deterioramento verso fine mese, aprendo scenari invernali molto più intensi per il Centro-Sud nei primi giorni di dicembre.

Primo passo dell’inverno: affondo artico tra 21 e 23 novembre

Il primo segnale deciso dell’inverno si concretizzerà nel fine settimana del 21–23 novembre 2025, quando una massa d’aria artica farà irruzione sul Mediterraneo attraverso la valle del Rodano. L’ingresso del freddo favorirà la formazione di una depressione sul Mar Ligure, responsabile di un rapido peggioramento del tempo su gran parte dell’Italia.
Il Nord Italia sarà il settore più colpito nella fase iniziale: le temperature scenderanno in modo marcato e la neve tornerà a cadere a quote basse, generalmente intorno a 400–600 metri tra Piemonte, Liguria interna, Lombardia e Trentino occidentale.
Al momento, la neve in pianura non appare probabile in questa prima fase, anche se ECMWF ipotizza la possibilità di qualche fiocco misto a pioggia nelle zone più fredde del Piemonte e della Lombardia occidentale, specie nelle ore notturne e nei momenti di precipitazione più intensa.

Maltempo diffuso sul resto d’Italia: il Tirreno in prima linea

Il resto della Penisola vivrà un fine settimana segnato da piogge, rovesci e temporali, in particolare lungo il versante tirrenico, dove l’ingresso dell’aria fredda incontrerà correnti più miti e umide richiamate dal Mediterraneo.
Toscana, Lazio, Campania e Calabria tirrenica saranno interessate da fenomeni intensi, talvolta accompagnati da vento forte e mareggiate.
Anche le isole maggiori sperimenteranno maltempo: la Sardegna occidentale e la Sicilia settentrionale saranno investite da piogge diffuse, con qualche temporale sul settore tirrenico.

Freddo persistente: scenario completamente invernale

Una volta entrato, il freddo non abbandonerà l’Italia rapidamente. ECMWF conferma che l’aria artica tenderà a ristagnare al Nord e su parte del Centro anche nei giorni successivi, mantenendo le temperature su valori decisamente invernali.
Questa persistenza di aria fredda nei bassi strati sarà fondamentale per ciò che potrebbe accadere tra il 25 e il 26 novembre, quando un nuovo impulso ciclonico potrebbe sovrapporsi al cuscinetto freddo presente sulla Pianura Padana.

25–26 novembre: neve possibile anche in pianura

Il secondo affondo artico, atteso tra il 24 e il 26 novembre, potrebbe rappresentare la fase più interessante per il Nord Italia.
Secondo ECMWF, la formazione di un minimo depressionario sull’alto Tirreno potrebbe richiamare umidità verso le regioni settentrionali, creando le condizioni ideali per la neve in pianura.
Le zone con la maggiore probabilità di vedere fiocchi fino al piano sarebbero:
    •    Piemonte centrale e orientale
    •    Lombardia occidentale e centro-meridionale
    •    Emilia occidentale
In questo scenario, la Pianura Padana potrebbe assistere a una nevicata precoce e diffusa, favorita dal freddo già presente e da precipitazioni moderate.

Il Sud entra in gioco: neve anche a quote basse nel weekend 27–30 novembre

La fase successiva, tra il 27 e il 30 novembre, potrebbe essere quella più sorprendente. ECMWF individua la possibilità che una nuova irruzione fredda, questa volta più continentale, scivoli lungo i Balcani e raggiunga il Sud Italia, entrando attraverso l’Adriatico.
Questa dinamica spesso favorisce:
    •    cali termici repentini sul medio e basso Adriatico
    •    rovesci nevosi a quote medio-basse
    •    episodi di neve sulla dorsale appenninica centro-meridionale anche sotto gli 800 metri
In alcuni run comparsi nelle ultime 48 ore, ECMWF mostra addirittura la possibilità di nevicate a quote molto basse su Abruzzo, Molise e Puglia interna.
Non si tratta di una previsione consolidata, ma di un segnale modellistico che appare sempre più frequente.

Vortice Polare in frantumi: cosa può accadere entro fine mese

L’elemento più delicato dell’intera evoluzione riguarda lo stato del Vortice Polare, che secondo ECMWF potrebbe subire una serie di forcing molto intensi entro la fine di novembre.
Un Vortice Polare disturbato implica:
    •    un aumento delle ondulazioni del getto polare
    •    discesa di aria molto fredda verso le medie latitudini
    •    maggiore probabilità di blocchi atlantici
Ed è proprio questo l’aspetto più significativo: se i blocchi atlantici dovessero consolidarsi, l’Europa si ritroverebbe con aria fredda a spasso e con possibilità di irruzioni gelide anche verso il Mediterraneo.

Inizio dicembre: neve possibile anche al Centro-Sud

Se il Vortice Polare dovesse realmente indebolirsi come indicano gli ultimi run, la prima decade di dicembre potrebbe aprirsi con scenari ancora più invernali rispetto alla fine di novembre.
La neve potrebbe fare la sua comparsa su:
    •    colline del Centro Italia
    •    Appennino meridionale a quote molto basse
    •    aree interne del Sud e del medio Adriatico
ECMWF non esclude che il freddo possa scendere con maggiore decisione, favorendo perfino episodi nevosi in zone insolite per dicembre.

Conclusione: un finale di novembre pienamente invernale

ECMWF dipinge uno scenario chiaro: la terza decade di novembre sarà governata dal freddo e dal maltempo, con neve sempre più diffusa e rischi crescenti anche per il Centro-Sud.
L’inverno 2025/26 sembra intenzionato a partire con largo anticipo, e il Vortice Polare in difficoltà potrebbe aprire la strada a una fase gelida anche a inizio dicembre.
Nei prossimi aggiornamenti seguiremo nel dettaglio l’evoluzione, soprattutto per valutare la possibile neve in pianura e l’estensione del freddo verso il Sud Italia.

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✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi e tendenze meteorologiche




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