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Le ultime elaborazioni dei modelli matematici confermano in maniera sempre più netta l’arrivo della prima vera irruzione artica della stagione. Il weekend del 21–23 novembre 2025 segnerà un passaggio storico, con neve fino in pianura al Nord Italia e un coinvolgimento anche del Centro-Sud, Puglia compresa. I valori termici gelidi in quota e la formazione di una depressione sull’Italia daranno vita a un episodio pienamente invernale e sorprendentemente precoce. Un’irruzione artica in piena regola: le basi del peggioramento Dopo diversi giorni di clima relativamente tranquillo, l’atmosfera è pronta a cambiare radicalmente. A partire da venerdì 21 novembre, una massa d’aria artica scivolerà dal Polo verso l’Europa centro-occidentale, andando a inserirsi nel Mediterraneo. Venerdì: la neve scende rapidamente di quota La giornata di venerdì 21 novembre segnerà l’inizio dell’evento. Le prime precipitazioni nevose si faranno vedere sulle Alpi, dove i fiocchi scenderanno rapidamente fino alle quote basse, localmente già intorno ai 300–400 metri. Sabato 22 novembre: neve diffusa al Nord e maltempo al Centro-Sud Nella giornata di sabato, con la depressione ancora ben organizzata sul Nord Italia, il maltempo continuerà a insistere in diverse regioni settentrionali. Domenica: aria fredda verso Sud, neve anche in Centro e Sud Italia Domenica 23 novembre sarà la giornata della traslazione verso sud del minimo depressionario. Lo spostamento dell’area di bassa pressione porterà con sé l’aria fredda accumulata sul Nord e la riverserà lungo la Penisola. Puglia coinvolta: quando e dove cadrà la neve Il passaggio della depressione e l’arrivo dell’aria fredda lungo l’Adriatico permetteranno anche alla Puglia di vivere un assaggio di inverno vero. Un inverno precoce ma non sorprendente Il quadro che emerge conferma l’avvio di una fase pienamente invernale, coerente con un Vortice Polare disturbato e con ondulazioni del getto polare che favoriscono discese fredde verso l’Europa. LEGGI ANCHE: ARRIVA il freddo e la NEVE, ma non in tutta ITALIA, ecco dove Freddo dal POLO che punta l'ITALIA, ecco perchè Giorni tranquilli ma a breve si volta pagina, c'è una svolta Vortice Polare già in Tilt? Ecco le conseguenze ⸻ ✍️ Articolo originale a cura della Redazione Meteo Puglia – Analisi e previsioni
L’ingresso del freddo sarà accompagnato dalla formazione di una depressione sul Nord Italia, una classica configurazione ligure in grado di massimizzare i contrasti termici tra aria gelida in quota e aria più mite nei bassi strati, generando condizioni ottimali per la neve anche molto in basso.
In quota, ai 500 hPa, i valori attesi sono estremamente significativi: le temperature potrebbero scendere fino a –35/–34°C, un valore che nelle dinamiche invernali rappresenta un vero e proprio spartiacque per la neve al piano, soprattutto se accompagnato da precipitazioni organizzate. È proprio questa combinazione a rendere plausibile l’arrivo dei fiocchi fin sulle pianure del Nord.
Nel corso del pomeriggio e poi soprattutto tra sera e notte, l’abbassamento delle temperature nei bassi strati e l’intensificarsi delle precipitazioni permetteranno alla neve di raggiungere la pianura piemontese e lombarda, con accumuli che in alcune zone potrebbero risultare già significativi.
Si tratta della prima imbiancata stagionale, un evento precoce sì, ma non rarissimo per il Nord Italia, che storicamente non è nuovo alla neve novembrina. Tuttavia, ciò che colpisce è l’intensità del flusso freddo e l’organizzazione della struttura depressionaria, elementi che aumentano la portata dell’episodio.
La neve resterà protagonista sulla Pianura Padana, soprattutto tra Piemonte, Lombardia e ovest Emilia, con possibili fioccate intermittenti anche nelle ore centrali della giornata.
Il Centro e il Sud entreranno nella fase pre-frontale, caratterizzata da un aumento delle nubi e dalle prime precipitazioni sparse, che tenderanno ad intensificarsi entro sera. Le temperature, pur diminuendo, non saranno ancora sufficientemente basse per consentire nevicate al piano.
Il calo termico risulterà marcato anche sulle regioni centro-meridionali, dove la neve potrà scendere a 500–600 metri:
• sull’Appennino centrale (Abruzzo, Lazio interno, Marche e Molise);
• sull’Appennino meridionale (Campania interna, Basilicata, Calabria);
• e anche in Puglia sulle aree più esposte.
In particolare, secondo le attuali proiezioni, il Gargano potrebbe vedere delle spolverate, mentre l’alta Murgia e il sub-Appennino Dauno potrebbero assistere a episodi nevosi intermittenti, soprattutto tra la tarda mattina e il pomeriggio, dove la quota neve potrebbe oscillare tra 550 e 650 metri.
Non si tratta di un evento eccezionale, ma sicuramente è molto precoce, soprattutto considerando che parliamo ancora della terza decade di novembre.
Secondo gli scenari più probabili:
• Gargano: fioccate leggere e spolverate sulle cime più alte;
• Sub-Appennino Dauno: neve possibile tra 500 e 700 metri, con locali accumuli;
• Alta Murgia: possibili episodi di neve debole o mista in caso di rovesci più intensi;
• Bari e coste: fenomeni esclusivamente piovosi, con aria fredda ma senza rischio neve.
L’episodio in arrivo mostra un’Italia divisa, ma allo stesso tempo coinvolta in toto dal cambio di circolazione: neve in pianura al Nord, neve in collina e montagna al Centro-Sud, con un assaggio inaspettato anche sulla Puglia.
I prossimi aggiornamenti chiariranno l’estensione delle nevicate pianeggianti e l’intensità del freddo in ingresso, ma una cosa è certa: l’inverno 2025/26 è pronto a partire con il piede sull’acceleratore.