di Redazione, 23-01-2023 ore 14:00 |
Una sfuriata fredda e nevosa. E’ così che si può definire l’irruzione polare che ha raggiunto l’Italia gli scorsi giorni e che ancora oggi sta portando tante piogge e nevicate a bassa quota.
Tanta neve è caduta sull’Appennino centrale, tra Abruzzo e Molise principalmente, ma anche sulle alture della Calabria (Sila) e Basilicata. Insomma, sono stati dei giorni difficili per il centro-sud, mentre il nord è rimasto ai margini del peggioramento.
Ma in questo editoriale vogliamo soffermarci su una tendenza piuttosto interessante per il prossimo mese di Febbraio. Da quel che ci propongono i vari centri matematici, il cosiddetto Burian non è da escludere che possa giungere in Europa e investire con i suoi venti gelidi gran parte delle nazioni, compresa la nostra Italia. Partiamo dal vero protagonista di questa ipotetica configurazione da manuale per la stagione invernale, ovvero il Vortice Polare stratosferico. Come precisato diverse volte, Il VP è una grande distesa d’aria rotante che circonda il circolo polare artico, ma in certe occasioni si sposta verso sud e, addirittura, in alcune circostanze, si spezza in due (il cosiddetto split). Questo avviene nel semestre invernale, mentre d’estate il Vortice Polare è alquanto indebolito, e limitato all’area polare.
Il Vortice Polare spesse volte determina le sorti della stagione invernale perché comunque si tratta di una figura di bassa pressione piuttosto importante, dalle dimensioni notevoli. Quest’ultimo, proprio durante l’inverno, viene disturbato dalle ondate di caldo stratosferiche che si propagano fino alle alte latitudini, il così chiamato Strat Warming. Una volta che si verifica si creano i presupposti adatti per mandare in frantumi il vortice polare e il che significa che diversi lobi gelidi partono all’impazzata per tutto l’emisfero boreale.
Dunque, in Europa sono state tantissime le annate in cui il Vp ha causato ondate di gelo considerevoli. Proprio per questo motivo, in occasione di un forte riscaldamento in stratosfera, è possibile che possa concretizzarsi il temibile Burian siberiano direttamente dalla lontana Russia.
Occorre precisare che si tratta di un rischio che al momento ha basse probabilità che possa realizzarsi, ma noi di Meteo Puglia di certo non lo escludiamo. Insomma, gli schemi attuali sono da considerarsi piuttosto interessanti e supponiamo, inoltre, nei prossimi giorni dei movimenti barici sorprendenti in termini di gelo e neve. Ipotizziamo, infatti, un mese di Febbraio 2023 esplosivo che andrebbe a confermare un evento storico sia per l’Europa e sia per l’Italia. Le conseguenze, se venisse confermata una situazione tale, sarebbero: gelo ad oltranza per oltre due settimane e nevicate da record con accumuli di oltre un metro su diverse regioni italiane.
Insomma, i presupposti ci sono e non vi aggiorneremo costantemente con i prossimi editoriali.
Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: