di Redazione, 12-10-2021 ore 19:30 |
Prosegue la stagione autunnale, dove in genere avviene il passaggio graduale alla stagione successiva invernale. Ovviamente lo scambio del testimone non risulta sempre avere una piega simile tutti gli anni, perchè l'atmosfera presenta spesso delle condizioni diverse a seconda dei vari incastri e delle varie anomalie che si susseguono. Proviamo ora, con l'aiuto degli ultimi aggiornamenti dei modelli, a tracciare una strada di ciò che potrebbe rappresentare climaticamente la stagione autunnale. In base alle elaborazioni matematiche, sembra che durante il proseguo del mese di ottobre, la disposizione barica possa attuare un blocco delle correnti atlantiche più umide e miti e favorire invece discese di aria molto più fredda provenienti dal Nord atlantico o addirittura dall'artico, che dovrebbero condizionare il tempo dell'Europa centrale e anche dell'Italia. Ci aspettiamo infatti un calo termico, anche notevole, specie al Nord e sui settori adriatici dove avremo la prima neve precoce probabilmente già a partire dai 1200/1300 metri su alpi ed appennini. Una fase quindi più fredda e turbolenta del normale. Il proseguo del mese di ottobre però, dovrebbe poi ristabilire termicamente il suo assetto verso condizioni più usuali specie durante la terza decade, con temperature che dovrebbero rientrare mediamente nella norma e con variabilità e qualche precipitazione più frequente sulle regioni tirreniche. Durante il mese di novembre, ciò che ci aspettiamo è una decisamente tendente all'inverno, con un clima quindi piuttosto grigio, nebbie estese, alternanza di variabilità, precipitazioni, nevose sui rilievi anche a bassa quota e fasi più stabili meno frequenti. Un novembre più invernale che autunnale insomma soprattutto nella prima decade. Nella seconda invece ritornerà una fase più stabile con giornate spesso nebbiose. Probabilmente però, verso la sua terza decade, potrebbe palesarsi un nuovo cambio di tendenza, con l'alta pressione atlantica a fare nuovamente da blocco alle correnti atlantiche e favorire qualche scambio meridiano. Maggiormente colpite ovviamente le regioni più esposte a questo tipo di configurazione, ovvero quelle adriatiche. In questa fase, ritorneranno le nevicate a quote piuttosto basse sui rilievi alpini ed appenninici. La prima parte del mese di dicembre (ancora autunnale sotto il profilo astronomico), dovrebbe proseguire con un clima ereditato dalla fine del mese precedente, quindi con scambi meridiani accesi e possibile freddo anche consistente, specie sulle regioni adriatiche. Ribadiamo sempre che questa analisi rappresenta solo una tendenza e come tale soggetta a possibili cambiamenti con i futuri aggiornamenti. SCOPRI le PREVISIONI del TEMPO per la tua CITTA' (CLICCA QUI)